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giovedì, Aprile 18, 2024

    Dall’Alta Valle del Po verso il rifugio Giacoletti

    In terra occitana nelle Alpi Cozie

    In terra occitana nelle Alpi Cozie

    La via ritenuta più veloce per l’accesso al luogo dell’escursione di questo mese è quella che prevede di raggiungere per tangenziale e superstrada la periferia di Pinerolo, per poi seguire le indicazioni per Paesana, ormai in Provincia Granda. Inoltrandoci sempre più in terra occitana ci dirigiamo a Calcinere e a Crissolo dove seguiamo la SP 234 per raggiungere il Pian della Regina (Pian Melzè in occitano) ed al fondo dell’alta Valle Po il Pian del Re (1880 m).

    32_IMG_0212La scelta di lasciare l’auto sul lato sinistro della strada, che termina allargandosi in ampio parcheggio, ci riserva la piacevole sorpresa di vedere trasformarsi il parabrezza in suggestivo quadro paesaggistico dove sullo sfondo dell’immacolato cielo azzurro il primo piano è occupato dall’albergo – rifugio “Pian del Re”, mentre in secondo piano spicca il maestoso Re di pietra. La montagna più alta delle Alpi Cozie: il Monviso (3841 m).

    32_IMG_0215Seguendo le paline indicatrici ci incamminiamo sul sentiero V13 il quale diretto al  ponte di legno supera il letto o meglio, la culla del neonato Po. L’itinerario segue il percorso del GTA superando con diagonali il ripido versante erboso per sbucare nella pittoresca valle sospesa e raggiungere (30’) il lago Fiorenza (2153 m), la cui profondità raggiunge i quindici metri. Ne percorriamo la riva, poco oltre il lago lasciamo il GTA per il sentiero che si stacca alla destra in direzione ovest, attraversa l’avvallamento ed inizia l’ascesa verso il pianoro situato a 2313 m di quota ospite del  lago Lausetto e del lago Superiore (40’/70’).

    Ci concediamo una breve sosta per osservare ed immortalare in più scatti il fortunato incontro con la Salamandra Nera di Lanza, viviparo endemico delle Alpi Cozie. Passando tra i due specchi d’acqua il sentiero nella sua ascesa devia verso sud per immettersi, a quota 2450 m circa, sul sentiero V14.

    Rimangono poco meno di trecento metri da affrontare in costante  progressione percorrendo diagonali e traversi poi un tratto rettilineo si fa pianeggiante conducendo alla spianata del Colle del Losas di fronte alla parete nord del Monviso, proprio sotto la cresta est della Punta Udine dov’è situato il rifugio Giacoletti (2741 m) (65’/135’).

    32_IMG_0236Ricavato da una dismessa casermetta della Guardia di Finanza, nonostante il limitato panorama verso valle, al quale è comunque possibile rimediare salendo in pochi minuti ad est alle Rocce Alte (2837 m) per avere un fantastico panorama di tutta la Valle del Po, è il più alto rifugio delle Cozie. Per gli escursionisti rappresenta un’appagante meta di alta montagna ai piedi di ambite cime alpinistiche come le Punta Udine (3022 m), Punta Venezia (3095 m), Punta Roma (3070 m). 

    Che siano ambite ne riceviamo conferma dal nostro punto di osservazione, sdraiati su comodi sdrai seguiamo il progredire di minute macchie colorate impegnate alla conquista delle scoscese pareti e dalle  parole che ci giungono, tipo “diedrino, fessura strapiombante, cengia, diedro verticale, spigolo, bombè, reglettes, placconate” espresse con riverenza dai commenti dei nostri vicini. Riposati, dopo l’ottima la polenta taragna e spezzatino servitaci,  proviamo ad alzarci: tanto ormai il Re  è nascosto tra le nuvole… Sì,  è tempo del rientro.

    32_IMG_0257Riprendiamo il percorso del mattino per ritornare al lago Superiore (42’) dove si decide di deviare a sinistra per variare la parte terminale dell’escursione. Il sentiero che ora seguiamo costeggia la riva orientale del lago, scende in direzione nord sul strapiombante balcone che dall’alto domina il lago Fiorenza. In breve scendiamo a quota 2200m circa dove ci imbattiamo in una spumeggiante cascatella che ci impone, con l’ausilio di provvidenziale corda fissa, un cauto attraversamento alla sua base su viscide rocce di serpentino. Senza ulteriori imprevisti proseguiamo sino alla prima traccia di sentiero che staccandosi sulla destra scende in costante diagonale a mezzacosta sul pendio erboso dove più in basso vediamo il ponte di legno il quale riattraversandolo ci condurrà al punto di partenza (53’/95’).

    Cartografia: IGC 1:50000 Monviso

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