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Comune di Caselle Torinese
venerdì, Marzo 29, 2024

    La natura incontaminata del New England e le grandi metropoli americane

    lettoriInViaggio02Scegliere una meta per le vacanze di agosto è sempre un bel dilemma, quasi tutto il mondo che ci attrae maggiormente è off-limits a causa delle condizioni meteo, così quest’anno decidiamo di tornare negli States.
    Questa volta visiteremo la costa nord-orientale, che ancora non conosciamo, ad eccezione di New York.

    ORGANIZZAZIONE DEL VIAGGIO

    Partiamo il 13 agosto da Malpensa, con scalo a Copenhagen e destinazione finale Boston.
    Lo scalo all’aeroporto di Copenhagen è lungo, arriviamo alle 23 e ripartiamo il mattino dopo. Proviamo a cercare una sistemazione per la notte, ma i prezzi sono esageratamente alti, troppo per passare solo qualche ora. Così decidiamo di passare la notte sulle poltroncine dell’aeroporto e non siamo gli unici! Troviamo la zona del gate D2 molto confortevole, tutto sommato riusciamo a dormire un po’.
    Il 14 agosto partiamo per Boston, dove arriviamo nel primo pomeriggio.

    PRIMA TAPPA – Boston 14-16 agosto

    Boston

    Il Logan International Airport è collegato gratuitamente al centro città con i mezzi pubblici. Noi prendiamo la metropolitana (la linea Silver). Scendiamo alla fermata di Park street e, a piedi, raggiungiamo l’appartamento di Amanda, prenotato tramite un sito.
    L’appartamento si trova in Beacon Hill, è grazioso, piccolino ma confortevole. Amanda è una ragazza molto gentile, ci troviamo bene!
    Dopo esserci rinfrescati, usciamo alla scoperta della città. Iniziamo con una passeggiata nel centro storico e vediamo già alcuni edifici del Freedom Trail. Arriviamo fino al Quincy Market, dove decidiamo di cenare. Al Quincy Market infatti ci sono tantissimi stand, tipo streetfood, che vendono di tutto, dal pollo fritto ai panini con l’aragosta, dagli hamburger ai dolci.

    Il mattino successivo iniziamo la giornata piuttosto presto. Dedichiamo la mattinata al Freedom Trail, https://www.myusa.it/guida-stati-uniti/guida-viaggio-boston/attrazioni/freedom-trail.html iniziando dal Boston Common, il parco che si trova proprio vicino a casa, e dalla State House, l’edificio con la cupola dorata sede del governo del Massachusetts. Visitiamo l’Old South Meeting House, una vecchia chiesa dove nel 1773 iniziarono le proteste contro la tassazione britannica,  e l’Old State House, edificio del 1713 che ha avuto un ruolo fondamentale nella storia degli Stati Uniti. Di fronte a questo edificio ci fu il Massacro di Boston, mentre dal suo balcone venne letta la Dichiarazione d’Indipendenza nel 1776.
    Proseguiamo la nostra passeggiata per la città, superiamo il Quincy Market e ci addentriamo nel quartiere italiano, North End, addobbato per la festa patronale. Questa parte della città è sensibilmente diversa dal resto della città, disseminata di bar tipici e signori seduti davanti alle vetrine a fare quattro chiacchiere. Si sente parlare qualche dialetto mischiato con l’italiano e l’inglese. C’è una bella atmosfera. Arriviamo alla casa di Paul Revere, un patriota molto conosciuto dagli americani, colui che, avvistato il segnale delle 2 torce accese sulla Old North Church, partì al galoppo per avvertire i compatrioti di Lexington dell’arrivo delle truppe inglesi. La casa è l’edificio più antico di Boston, risale infatti al 1680. È possibile visitarla e ci si può fare un’idea di come vivevano nel ‘700 le famiglie americane.

    Dopo la casa di Paul Revere, arriviamo alla Old North Church, la chiesa più antica di Boston, famosa poiché l’8 aprile 1775 il sagrestano Robert Newman accese le due famose lanterne che diedero il segnale a Paul Revere, avvertendolo degli spostamenti delle milizie inglesi verso Concord e Lexington.

    Attraversiamo il fiume Charles per arrivare alla USS Constitution, la nave più antica della Marina statunitense. Purtroppo ci sono dei lavori di restauro in corso e non si può visitare. Torniamo indietro verso il centro. Pranziamo al Quincy Market con lobsterroll e patatine.
    Dopo pranzo passeggiamo fino a Beacon Hill, il quartiere dove alloggiamo. Questa zona residenziale è molto carina, edifici bassi in mattoni che si affacciano lungo piccole vie alberate, è una zona tranquilla. Continuiamo la nostra camminata, arriviamo a Copley Square, una delle piazze più importanti di Boston. Qui c’è la Trinity Episcopal Church e la Boston Public Library, che visitiamo.
    Continuando verso sud raggiungiamo Back Bay, il quartiere che si affaccia sul fiume Charles con case basse, molti negozi e locali.
    Per concludere la giornata, saliamo sulla Prudential Tower da dove scattiamo un po’ di foto della città.

    HarvardIl mattino successivo prendiamo la metro e andiamo a vedere i campus di Harvard e del MIT, entrambi così diversi dalle nostre università. Interi quartieri completamente dedicati all’università e agli studenti. Edifici storici e moderni, laboratori, biblioteche. Una bella passeggiata in una realtà elitaria d’America. Ritorniamo in città dove gironzoliamo ancora un po’ prima di prendere i bagagli e andare a ritirare l’auto a noleggio.

     

    SECONDA TAPPA – Maine 17-18 agosto

    Nibble-LighthouseCarichiamo le valigie e partiamo in direzione Nord.
    Prima tappa Salem, la città delle streghe. Facciamo due passi, visitiamo il sito “storico” con la dogana e il piccolo porto, poi però inizia a piovere così risaliamo in macchina e continuiamo la strada lungo la costa dove ci fermiamo di tanto in tanto per fotografare i fari. I più carini sono il Nubble Lighthouse, che si trova su un’isoletta e il Portland Head Lighthouse, il faro più antico.
    La pioggia continua per tutto il pomeriggio. Arriviamo a Brunswick dove alloggiamo in  in un classico motel americano. Per cena scegliamo uno dei pochi ristoranti aperti.
    Quando ripartiamo il mattino successivo splende il sole! Iniziamo a percorrere la US-1 verso nord, direzione Acadia National Park. https://www.nps.gov/acad/index.htm
    Facciamo qualche deviazione e ci spingiamo il più possibile sulla costa. Il paesaggio è meraviglioso: boschi, insenature, paesini piccolissimi, case completamente immerse nella natura. È davvero un luogo magico.

    Ci fermiamo al Pemaquid Point Lighthouse, un faro adagiato su lunghe scogliere rossastre a ridosso del mare.
    Lungo la strada ci fermiamo a mangiare aragosta e gamberi in un “fast food” dell’aragosta. Ordini, ritiri il tuo lobster roll e ti siedi in un tavolino libero. Ottima mangiata!
    Proseguiamo il viaggio e vediamo altri fari, altre insenature, altri boschi. Arriviamo a Bar Harbor, dove abbiamo prenotato un motel estremamente essenziale. Lasciati i bagagli, andiamo subito a fare un giro della cittadina. Bar Harbor è carina e molto turistica. Lungo la via centrale i ristoranti si alternano a negozi di souvenir. Passeggiamo fino al porticciolo, da dove godiamo di un bellissimo e rossissimo tramonto. Per concludere la serata ceniamo a base di aragosta.

    Il mattino dopo usciamo presto dal motel, entriamo nel parco nazionale e iniziamo a percorrere la loop road. Ci sono moltissimi parcheggi in prossimità dei punti di interesse, quindi è una visita davvero alla portata di tutti. Prima fermata: Sand Beach, una bellissima spiaggia incastonata tra le rocce. Proseguendo lungo il percorso, si possono ammirare le bellissime scogliere, modellate dal mare e dal vento nel corso dei millenni. I punti più belli sono Thunder Hole e Otter Cliff. Proseguendo sempre in macchina si può raggiungere la cima di Cadillac Mountain, da dove si può godere di un panorama a 360°.
    Finiamo il nostro giro dell’Acadia verso l’ora di pranzo e partiamo alla volta del New Hampshire.

    TERZA TAPPA – New Hampshire 19-20 agosto

    New-Hempshire-flume-gorge2Il viaggio verso Conway dura qualche ora, arriviamo nel tardo pomeriggio al White Mountains Hostel, dove abbiamo prenotato una camera privata. L’ostello è una tipica casa americana, in legno bianco su più piani e con tantissime finestre. Lasciati i bagagli andiamo a fare un primo giro sulla  Kancamagus Highway, una strada panoramica tra le più belle degli Stati Uniti. Viaggia a ridosso dello Swift River, immersa in una natura splendida. Purtroppo è quasi sera e dobbiamo rientrare in città.
    Per cena andiamo al Black Cap Grille dove mangiamo piuttosto bene.

    Il giorno dopo ci alziamo presto e iniziamo il nostro giro dalla zona nord di Conway, ci fermiamo all’Echo Lake. È ancora chiuso, lasciamo la macchina nel parcheggio esterno e a piedi raggiungiamo il lago. Bellissimo, circondato da colline ricoperte di alberi verdissimi che si riflettono sulle acque calme. Siamo soli in questo piccolo paradiso, un luogo davvero magico.

    Riprendiamo la Kancamagus Hgw e ci fermiamo di tanto in tanto per scendere sulle rive del fiume. Il sole comincia ad alzarsi in cielo e i riflessi sono stupendi. L’acqua limpida scorre tra i boschi e il sole inizia ad accendere il verde brillante degli alberi. Arrivati a Passaconaway prendiamo la Bear Notch Road e sbuchiamo sulla strada 302, ne percorriamo un bel pezzo. Facciamo il trail per vedere le Ripley Falls, mezzora di cammino in mezzo ai boschi per raggiungere questa bella cascata. Dalla strada principale poi è possibile vedere le Flume e Silver Cascade. Arriviamo fino al Mount Washington Resort, un magnifico hotel costruito nel 1902, circondato a 360 gradi dai boschi, sede di importanti eventi storici durante la seconda guerra mondiale. Torniamo indietro e rieccoci sulla Kancamagus Hgw.
    Lungo questa strada ci sono diverse cascate da vedere, noi scegliamo di andare a vedere la Sabbaday Falls. Il trail è molto semplice, in 40/50 minuti si riesce ad andare e tornare.

    Arriviamo fino a North Woodstock e imbocchiamo la US3 verso nord, vogliamo andare a Flume Gorge. https://www.nhstateparks.org/visit/state-parks/flume-gorge.aspx Lasciamo la macchina nel parcheggio del Visitor Center, prendiamo il biglietto di ingresso e iniziamo il trail. Per fare tutto il percorso a piedi ci vuole circa un’ora e mezza. Vediamo grossi massi erratici portati a valle dai ghiacciai, passiamo nei tipici ponti coperti, visti tante volte nei film. Passiamo poi da Table Rock, una distesa di granito su cui scorre il fiume. Arriviamo infine al Flume Gorge, una gola di circa 250 metri, profonda oltre 20 e larga tra i 3 e i 6 metri. Al lato della gola, una passerella sospesa di legno permette di percorrerla nella sua interezza e vedere le acque del fiume che scorrono impetuose. È davvero uno spettacolo camminarci dentro! Arriviamo in cima e vediamo le Avalanche Falls, dove le acque del Flume Brook entrano nella gola.

    Finito questo bellissimo giro, riprendiamo l’auto e puntiamo ancora verso nord. Decidiamo di vedere qualche paesino della provincia americana. Passiamo attraverso Bethlhem, Franconia, Easton. Tutti paesini estremamente piccoli, non particolarmente interessanti. al di là di qualche le tipica casa enorme di legno, e presenza di molti ebrei ortodossi, strani per noi da vedere, soprattutto gli uomini, con i loro lunghi boccoli che scendono ai lati della fronte.

    Ormai è tardo pomeriggio, abbiamo visto parecchio, è ora di rimettersi in marcia. Raggiungiamo la cittadina di Concord, dove alloggiamo in un Days Inn. La sera facciamo una passeggiata nel centro di Concord e ceniamo in un ristorante greco.

    QUARTA TAPPA – Cape Cod e Newport 21-22 agosto

    Partiamo presto da Concord in direzione Cape Cod. Purtroppo è sabato e avvicinandoci a destinazione il traffico è sempre più intenso. Dopo un po’ di coda riusciamo a superare il ponte che unisce l’isola alla terraferma e decidiamo di uscire dall’autostrada e percorrere la vecchia strada 6A che passa in mezzo ai paesini. Con questa strada il viaggio scorre lento, probabilmente come in autostrada visto il traffico, ma è più piacevole! Si può assaporare l’atmosfera di questi luoghi. Proseguendo verso nord il traffico aumenta e spesso ci ritroviamo in coda. Finalmente, dopo qualche ora, riusciamo ad arrivare nel punto più a nord dell’isola.

    Andiamo subito in spiaggia, ci fermiamo ad Herring Cove Beach. Purtroppo il tempo non è granché e così non ci fermiamo molto. Riprendiamo la macchina e ci fermiamo a Provincetown. Riusciamo a trovare un parcheggio, rigorosamente a pagamento, e facciamo una passeggiata nel centro del paese. È pieno di turisti e di gente che passeggia. Ci sono tanti negozi e locali, un posto carino e allegro e si respira un’aria frizzantina.
    Nel pomeriggio ci rimettiamo in macchina e torniamo verso sud. Abbiamo prenotato il motel vicino a Hyannis.

    Il mattino dopo decidiamo di non tornare a nord ma di partire subito per Newport, dove arriviamo dopo un’ora e mezza di macchina.
    La città è molto bella, case stupende immerse in giardini enormi e affacciate sul mare. Alcune di queste case-castello http://www.newportmansions.org/explore si possono visitare, noi ne vediamo 4: The Elms, Rosecliff, Marble House e Breakers. Sono tutte case appartenute a ricche famiglie di New York, costruite a fine ‘800 usando come modelli castelli europei come Versailles o ville rinascimentali italiane. All’interno si possono vedere le ricche decorazioni e l’arredo originale. Si tratta di case usate per trascorrere le vacanze, quindi immerse nel verde e vicino al mare. Passeggiamo poi su parte della Cliff Walk, un sentiero a picco sul mare da cui si possono ammirare alcune case bellissime, molte private e abitate.
    La sera, per cena, andiamo nella zona del porto, qui ci sono tanti locali e ristoranti. È una zona molto movimentata e vivace.

    Il mattino successivo partiamo alla volta di New York, dove lasceremo la macchina a noleggio. Non prendiamo subito l’autostrada, percorriamo un tratto di strada US1 che passa di fianco alla costa. Lungo la strada ci fermiamo a vedere un po’ di spiagge (Scarborough State Beach, Roger Wheeler State Beach) e passiamo attraverso tranquilli paesini affacciati sull’oceano.

    QUINTA TAPPA – New York 23 agosto

    NY3Arriviamo al JFK intorno all’ora di pranzo. Consegniamo la nostra auto al autonoleggio, prendiamo la metro e arriviamo a Manhattan.
    Abbiamo prenotato vicino a Times Square, hotel molto carino e comodissimo. Lasciati i bagagli in camera, usciamo. Eccoci di nuovo nella Grande Mela!
    Cos’altro possiamo dire di New York? È la quarta volta che torniamo e non ne abbiamo mai abbastanza! È una città davvero magica!
    Gironzoliamo un po’ nella zona della 5° Avenue e Times Square, facciamo un po’ di shopping. Il mattino dopo iniziamo la giornata con la visita del museo dell’11/9. http://www.911memorial.org/ Avevamo già visto le vasche di marmo nero circondate da cascate che sono state costruite dove sorgevano le Torri Gemelle, ma il museo è ancora più impressionante. Racconta la storia di quel giorno, delle Torri, delle quasi 3000 persone rimaste uccise. È un viaggio attraverso una tragedia che tutti ricordiamo come se fosse successo ieri. I ricordi di quei giorni riaffiorano nitidi nelle immagini che vediamo e nelle parole che ascoltiamo. Attraverso il percorso è possibile vedere reperti recuperati dal luogo della tragedia: fogli che trovati nelle strade, oggetti appartenuti alle vittime, pezzi degli aerei, camion dei vigili del fuoco che arrivarono a prestare soccorso… È una visita davvero commovente e angosciante, una tragedia che ha cambiato le nostre vite e che non potremo mai dimenticare. Usciamo dal museo un po’ scossi.
    Passeggiamo ancora per New York e alle cinque prendiamo il treno per Philadelphia.

    SESTA TAPPA – Philadelphia 24-25 agosto

    PhiladelphiaArriviamo puntuali a Philadelphia, il pomeriggio è bello e caldo e così ci incamminiamo a piedi verso la casa nella zona di Rittenhouse Square. La zona è carina e ricca di locali e ristoranti. Proprio davanti all’appartamento c’è un supermercato. Dopo cena usciamo per fare due passi, la zona vicino casa è vivace. Avvicinandosi verso il centro città incontriamo tantissimi senzatetto e non ci sono molte persone in giro.

    Il giorno successivo lo sfruttiamo per andare a visitare i luoghi storici degli Stati Uniti. Compriamo due biglietti giornalieri per i mezzi pubblici e con la metro arriviamo all’Independence National Historical Park Visitors Center dove prendiamo i biglietti (gratuiti) per la visita all’Independence Hall. https://www.nps.gov/inde/index.htm

    Di fronte al Visitor Center è possibile entrare nell’edificio dove è ospitata la Liberty Bell, la campana simbolo dell’indipendenza americana. La campana venne realizzata in una fonderia londinese nel 1751 per celebrare l’anniversario della Carta dei Privilegi stilata dal fondatore della città, William Penn. Ma, una volta giunta nel Nuovo Mondo, la campana presentava una crepa, ancora oggi visibile.

    Successivamente, la campana fu posizionata in cima alla State House e suonata per avvenimenti importante di pubblico interesse. L’ultimo rintocco avvenne nel 1846 in occasione del compleanno di George Washington, da allora giace silenziosa, con la sua crepa, nel Liberty Bell Pavilion.
    Dopo le foto di rito con la campana, usciamo e andiamo alla visita guidata dell’Independence Hall. Questo è un luogo molto importante nella storia degli Stati Uniti, infatti fu proprio in questo posto che venne firmata la dichiarazione d’indipendenza e stilata la Costituzione Americana.
    Proseguiamo la nostra passeggiata nel centro storico e vediamo altri edifici, come la Carpenters’ Hall, costruito per ospitare la corporazione dei carpentieri, ma poi divenuto sede del primo congresso americano e ospedale per i feriti della Guerra d’Indipendenza, la Second Bank of the United States e la Franklin Court.

    Lasciato il centro storico, raggiungiamo la piazza dove c’è il City Hall. Prendiamo un bus e raggiungiamo il Philadelphia Museum of Art, reso celebre anche dal film di Rocky.
    Il museo ospita opere d’arte provenienti dall’Europa, dalle Americhe e dall’Asia. Molto bella la parte degli impressionisti francesi.
    Usciti dal museo andiamo a vedere il Rodin Museum, dove ci sono diverse statue del famoso pensatore.
    Continuiamo a girovagare un po’ per la città e per negozi fino a sera.

    SETTIMA TAPPA – Washington 26-27 agosto

    Abbiamo il treno Amtrak che parte da Philadelphia a mezzogiorno. Intorno alle 14 siamo a Washington. https://www.nps.gov/nama/index.htm

    Arriviamo a Union Station e con la metro raggiungiamo Dupont Circle, dove si trova il nostro hotel. Lasciati i bagagli in camera, riprendiamo la metro e arriviamo nella zona del National Mall, il grandissimo giardino su cui si affacciano tutte le principali attrazioni di Washington. Vediamo il Campidoglio da una parte, ma decidiamo di incamminarci verso il Washington Monument, l’altissimo obelisco che domina la città. Da qui proseguiamo fino al National WW2 Memorial, un memoriale dedicato ai cittadini statunitensi che servirono il paese durante la Seconda Guerra Mondiale.
    Continuiamo la passeggiata di fianco all’enorme vasca e arriviamo al Lincoln Memorial, probabilmente il monumento più celebre. Un enorme edificio a forma di tempio dorico e al suo interno la gigantesca statua di Abraham Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti. Questo monumento è stato spesso sede di famosi discorsi storici come quello di Martin Luther King “I have a dream”. Continuiamo la passeggiata sotto il sole cocente, vediamo il Memoriale della guerra del Vietnam, prendiamo Constitution Avenue e arriviamo nel punto da cui si può vedere la Casa Bianca.

    Il mattino successivo andiamo a vedere la Biblioteca del Congresso, un edificio neoclassico riccamente decorato, dove sono esposte alcune importanti collezioni, tra cui la biblioteca originale di Thomas Jefferson. La sala lettura è enorme. Una sala ottagonale che è possibile vedere solo da una balconata.
    Usciamo dalla biblioteca e andiamo al Campidoglio. All’ingresso ci illustrano tutti i vari tour che si possono fare, scopriamo anche che è possibile prendere dei pass per vedere in autonomia la Camera dei Rappresentanti e il Senato, optiamo per quest’ultima opzione.

    Viste le due sedi del Congresso, ci incamminiamo verso lo Smithsonian, http://www.si.edu/ il più grande complesso di musei al mondo. Entriamo nel National Air and Space Museum,  davvero bellissimo e interessante.
    Usciamo da un museo ed entriamo in un altro, la National Gallery of Art. Si tratta di uno dei musei d’arte più grandi al mondo, con collezioni ricchissime che spaziano dall’arte europea a quella americana coprendo quasi 700 anni di storia. Vediamo opere di Raffaello, Tiziano, Canaletto… e poi l’impressionismo francese.
    Finita la visita, cambiamo museo! Entriamo per un rapido giro nel Museo di Storia Naturale, peccato che la parte dei dinosauri sia chiusa per restauri.

    Abbiamo visto abbastanza musei, quindi affrontiamo il caldo del pomeriggio per andare fino ad Arlington, http://www.arlingtoncemetery.mil/ dall’altro lato del Potamac. Il cimitero di Arlington è uno dei luoghi simbolo del patriottismo americano, qui sono sepolti oltre 350.000 soldati morti in guerra. È una distesa di lapidi bianche, immerse in un giardino sconfinato. Facciamo qualche passo e arriviamo alla tomba di J.F. Kennedy, sepolto insieme alla moglie e al fratello Robert.
    Il caldo è esagerato, torniamo al visitor center, dove ci rinfreschiamo prima di tornare in città.
    Per l’ultima sera a Washington, decidiamo di restare nella zona dell’hotel, mangiamo in un fast food greco.

    È arrivato così l’ultimo giorno di vacanza. Usciamo dall’hotel per fare ancora una passeggiata. Giusto il tempo di arrivare alla Casa Bianca, dove scattiamo alcune foto. Torniamo in hotel, ci prepariamo per il viaggio e usciamo con i bagagli. Per raggiungere l’aeroporto Dulles prendiamo la metropolitana silver line fino alla stazione Wiehle-Reston East e da lì ci sono i pullman che portano in aeroporto in circa 15 minuti.
    Il nostro volo parte in orario da Washington, arriviamo sotto una pioggia battente a Copenhagen, dove riusciamo a prendere la coincidenza per Milano senza intoppi.

    Ed eccoci di nuovo a casa, pronti a programmare i prossimi viaggi!

    Cry e Enzo

     

    Un po’ di prezzi…

    Volo Scandinavian Airlines Malpensa-Boston / Washington-Malpensa – 650 euro a persona

    Stanza in appartamento condiviso a Beacon Hill (Boston) – 235 euro per 2 notti su internet

    Motel a Brunswik (Maine) – 80 euro circa per 1 notte su internet

    Motel Bar Harbor  (Maine) – 70 euro circa per 1 notte su internet

    Ostello a Conway (New Hampshire) – 60 euro circa per 1 notte su internet

    DaysInn Concord (New Hampshire) – 54 euro per 1 notte su internet

    Motel a Cape Cod (Massachusetts) – 115 euro per 1 notte su internet

    Ramada a Newport (Rhode Island) – 60 euro per 1 notte su internet

    Hotel Cambria – Times Square (NY) – 149 euro per 1 notte

    Appartamento intero a Philadelphia – 189 euro per 2 notti su internet

    Hotel St. Gregory a Washington –215 euro per 2 notti su internet

    Autonoleggio per 7 giorni 430 euro (inclusi 100$ di tassa one way) per un’auto di categoria intermedia

    Treno Amtrak New York – Philadelphia – 39 $ a persona acquistati sul sito

    Treno Amtrak Philadelphia – Washington – 39 $ a persona acquistati sul sito

     

     

     

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    Elis Calegari
    Elis Calegari
    Elis Calegari è nato a Caselle Torinese il 24 dicembre del 1952. Ha contribuito a fondare " Cose Nostre", firmandolo sin dal suo primo numero, nel marzo del '72, e, coronando un sogno, diventandone direttore responsabile nel novembre del 2004. Iscritto all' Ordine dei Giornalisti dal 1989, scrive di tennis e sport da sempre. Nel corso della sua carriera giornalistica, dopo essere stato collaboratore di prestigiose testate quali “Match Ball” e “Il Tennis Italiano”, ha creato e diretto “Nuovo Tennis” e “ 0/15 Tennis Magazine”, seguendo per più di un ventennio i più importanti appuntamenti del massimo circuito tennistico mondiale: Wimbledon, Roland Garros, il torneo di Montecarlo, le ATP Finals a Francoforte, svariati match di Coppa Davis, e gli Internazionali d'Italia per molte edizioni. “ Nuovo Tennis” e la collaborazione con altra testate gli hanno offerto la possibilità di intervistare e conoscere in modo esclusivo molti dei più grandi tennisti della storia e parecchi campioni olimpionici azzurri. È tra gli autori di due fortunati libri: “ Un marciapiede per Torino” e “Il Tennis”.

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