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martedì, Maggio 14, 2024

    Notre Dame de Paris

    Sculture gotiche dalla grande cattedrale ferita

    A Palazzo Madama, nella suggestiva Sala degli Stemmi, è stata inaugurata la mostra “Notre-Dame del Paris. Sculture gotiche dalla grande cattedrale” che sarà visitabile sino al 30 settembre. La mostra è dedicata alla scultura gotica francese della prima metà del secolo XIII e al grande cantiere (tornato purtroppo alla cronaca a seguito dell’incendio dello scorso 15 aprile) della cattedrale di Notre-Dame di Parigi.

    È un’esposizione innovativa, multimediale e interdisciplinare che, senza modificare la collezione permanente, si articola in due momenti ben distinti.

    Nel primo si possono ammirare le quattro sculture provenienti dalla cattedrale parigina: la Testa d’Angelo (1210-1215) che ornava il portale, in facciata occidentale, dell’Incoronazione della Vergine, dove nelle strombature erano allineati i Santi venerati a Parigi; uno di essi, S. Dionigi, era tra due angeli e la testa apparteneva a uno dei due. Le altre tre sculture, la Testa del Re Mago, la Testa di uomo barbuto e la Testa femminile, allegoria di una virtù teologale provengono dal portale del braccio settentrionale del transetto, che nel Duecento immetteva nel chiostro di Notre-Dame; queste ultime sono state realizzate tra il 1250 e 1258 dallo scultore Jean de Chelles.  Le quattro sculture, conservate al Musée de Cluny –musée national du Moyen Age di Parigi, pare che abbiano aperto un dialogo storico con gli stemmi e le antiche sculture della sala. Infatti, nel secondo momento espositivo, si ha la sensazione di essere immersi in una rappresentazione teatrale (della durata di 15 minuti, riproposta ogni mezz’ora, dalle 10,30 alle 17,30): sulla parete di fondo della sala sono proiettate le immagini evocative che accompagnano le voci narranti delle quattro sculture. Queste sembra prendano vita raccontando, l’una dopo l’altra, i momenti salienti della loro vita e della cattedrale di Notre-Dame: dalla costruzione, al saccheggio durante la Rivoluzione francese, alla rinascita grazie al romanzo di Victor Hugo, all’imponente restauro di gusto neogotico dell’architetto Eugène Viollet-le-Duc.

    Lunedi 15 aprile alle 18,50 si è aperto un nuovo (nefasto) capitolo per la cattedrale di Notre-Dame: uno spaventoso incendio l’ha scoperchiata e in parte sventrata. L’orditura lignea del tetto non c’è più; l’alta guglia (realizzata nel 1860 da Viollet Le Duc), anch’essa con struttura in legno è crollata; sono andate perdute alcune reliquie e opere d’arte, ma complessivamente la cattedrale ha retto. La facciata, le due torri, l’abside, i possenti, meravigliosi contrafforti sono integri, molti tesori in essa custoditi sono salvi; pare che le sontuose vetrate non abbiano subito gravi danni. Si teme invece, che il calore delle fiamme possa aver danneggiato l’acustica degli organi.

    Quando è divampato l’incendio erano da pochi giorni iniziati interventi di ristrutturazione e di consolidamento del tetto, che è crollato. È probabile che le fiamme si siano sviluppate in cantiere, forse su un ponteggio; non è la prima volta che accade! E il nostro pensiero corre immediatamente al rogo che nell’aprile 1997 ha devastato la Cappella del Guarini a Torino e il torrione nord-ovest di Palazzo Reale; senza dimenticare episodi analoghi al teatro Petruzzelli di Bari, alla Fenice di Venezia.

    Notre-Dame (proprietà dello Stato dal 1905) non solo rappresenta il simbolo della cristianità francese, ma è stata luogo di importanti eventi storici: qui è stato incoronato Napoleone, beatificata Giovanna D’Arco, qui sono stati celebrati i funerali di De Gaulle, Pompidou…

    La cattedrale parigina, capolavoro dell’architettura gotica, patrimonio dell’umanità è il monumento più visitato in Francia e forse anche in Europa. L’arte medievale è una forte componente costitutiva dell’identità culturale europea, tanto che tra la seconda metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento sorgono diversi musei dedicati a questo periodo con la missione di continuare e rinnovare la conoscenza del Medioevo.  Dal 2011 alcuni fra i più importanti musei europei hanno avviato un progetto finalizzato allo sviluppo di azioni congiunte per condividere con il vasto pubblico la bellezza di questo patrimonio culturale.

    Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino è entrato a far parte di questa rete museale nel 2015.

     

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    Elis Calegari
    Elis Calegari
    Elis Calegari è nato a Caselle Torinese il 24 dicembre del 1952. Ha contribuito a fondare " Cose Nostre", firmandolo sin dal suo primo numero, nel marzo del '72, e, coronando un sogno, diventandone direttore responsabile nel novembre del 2004. Iscritto all' Ordine dei Giornalisti dal 1989, scrive di tennis e sport da sempre. Nel corso della sua carriera giornalistica, dopo essere stato collaboratore di prestigiose testate quali “Match Ball” e “Il Tennis Italiano”, ha creato e diretto “Nuovo Tennis” e “ 0/15 Tennis Magazine”, seguendo per più di un ventennio i più importanti appuntamenti del massimo circuito tennistico mondiale: Wimbledon, Roland Garros, il torneo di Montecarlo, le ATP Finals a Francoforte, svariati match di Coppa Davis, e gli Internazionali d'Italia per molte edizioni. “ Nuovo Tennis” e la collaborazione con altra testate gli hanno offerto la possibilità di intervistare e conoscere in modo esclusivo molti dei più grandi tennisti della storia e parecchi campioni olimpionici azzurri. È tra gli autori di due fortunati libri: “ Un marciapiede per Torino” e “Il Tennis”.

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