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mercoledì, Dicembre 4, 2024

    Caselle, verso la “Notte Bianca” e un commercio solidale

    Intervista al  Vicesindaco e Assessore al Commercio Paolo Gremo

    “…A settembre ci ripenseremo. Buone ferie a tutti.

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    Questo era il bell’augurio del Direttore Elis Calegari a luglio, che diceva “lasseme stè”.

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    È stato poco più che un attimo, e siamo nuovamente qui: pronti via.

    Settembre un mese importante, e non solo per Caselle, che da sempre deve fare i conti con la festa patronale, il settembre casellese, e tutto ciò che gravita intorno alle iniziative del vivere in una comunità come questa, diciamolo pure, criticata, snobbata, ma pur sempre amata: Caselle.

    Eccoci allora seduti davanti all’assessore al commercio Paolo Gremo.

    • Assessore, andando per ordine di tempo, cosa può dirci sulla prossima “Notte Bianca”?

    “Intanto annuncio che la Notte Bianca è programmata per sabato 14 settembre, coinvolge tutte le categorie merceologiche, e come ormai consolidato da alcuni anni, è stata una iniziativa atta a creare divertimento e aggregazione, specie fra i giovani, coinvolgendoli in attività ludiche, e creando così un volano di interesse economico anche per i commercianti del centro storico.”

    • E sulle iniziative del “settembre casellese”?

    “Non abbiamo ancora il calendario definitivo pronto, ma sono in cantiere molte iniziative, alcune delle quali saranno delle vere e proprie sorprese.

    Abbiamo la preziosa collaborazione dei ragazzi dell’AEGIS, il supporto dell’ANPI, e lo staff di “Non solo contro” di Borgaro.

    L’evento clou, che credo possa dare molta visibilità al “Settembre casellese” è certamente l’organizzazione del Woodtstok Music. È questo un evento che porta musica per i giovani e sarà costituito da due gruppi orchestrali esperti, e da altri quattro gruppi di giovani.

    Palcoscenico scenografico, il Prato della Fiera con il palco rivolto verso il manto erboso, proprio ad indicare l’universalità della musica.

    Il memorial Marco Rollero, sarà un’altra novità, ma non tutto voglio svelare, è anche bello lasciare un po’ di suspense.”

    • E il commercio cittadino? Camminando per strada l’occhio cade più su negozi di affari immobiliari che su un commercio di generi vari.

    È solo una questione di nostra visione oppure una realtà obiettiva?

    “Sì, obiettivamente i negozi che trattano affari immobiliari sono tanti, evidentemente c’è una domanda adeguata. Per quanto riguarda poi la vendita al dettaglio di alimentari, noi abbiamo un centro storico ricco di generi che sono considerati una vera eccellenza del Piemonte. E dobbiamo vantarcene.

    Basti pensare che per molti di questi generi, la titolarità passa per successione familiare, a prova della genuinità dei prodotti, e della voglia di continuare antiche tradizioni.

    Certo poi, abbiamo la grande distribuzione che invade tutto ciò che può, ma questa è una realtà con la quale dobbiamo fare i conti, ed è comune a Ciriè, Borgaro, e tutte le altre vicine cittadine.

    Abbiamo due mercati settimanali, quello del lunedì, storico, al quale si è affiancato quello del venerdì, utile e senza aver creato scossoni alla vendita al minuto.”

    • Cosa ci può dire a proposito della norma che vieta la destinazione d’uso abitativo per gli immobili rustici del centro storico? A cosa tende questa norma?

    “Innanzi tutto devo precisare che questa è una norma aeroportuale, creata per evitare ulteriori carichi antropici sul paese.
    Caselle è nel cono di volo di atterraggio e, pertanto, vincolata da regolamenti severissimi a tutela della salute dei cittadini.
    Tuttavia tengo a precisare che se un immobile del centro storico, già in uso come abitazione lo si vuole riassettare per andare ad abitarci, nessun regolamento lo vieta. E il proprietario o chi per esso, è liberissimo di poterlo fare.
    Ripeto questa norma è volta a tutelare nuovi carichi antropici.“

    • Come si intende rilanciare il commercio di vicinato?

    “Siamo partiti alcuni anni or sono con un lavoro di condivisione fra tutti i commercianti rilanciando l’associazione di categoria, allora rimasti in pochi nella L.A.C.A. Oggi invece contiamo la quasi totalità delle presenze sul territorio, a riprova della bontà delle nostre iniziative.
    Il rilancio vero e proprio, può solo passare da un vero abbellimento del centro.
    Pensiamo quindi ad interventi in Via Carlo Cravero per renderla più graziosa, con una nuova pavimentazione in modo da rendere invitante il passeggio.
    Iniziativa cui tengo molto, sarà quella del censimento del locali commerciali sfitti e chiusi.
    Determinato il loro numero e le proprietà, allora il passaggio sarà verso i proprietari, coinvolgendoli verso il credere nel bene comune.
    Tuttavia, per rendere appetibile una operazione del genere, stiamo pensando di essere propositivi verso il proprietario invitandolo a voler locare a prezzi più vantaggiosi, trovando nel contesto un interesse in giovani imprenditori, ai quali, il Comune, potrebbe venire  incontro, con sgravi fiscali di varia natura. A fronte di tale contributo, il nuovo negoziante potrebbe impegnarsi, ad esempio, a recapitare il venduto al domicilio, per persone anziane o bisognose.
    È un progetto assai ambizioso, nel quale credo, e conto di realizzarlo, mandandolo in cantiere.”

    Un gran bel programma; auguri assessore. Tutti ci auguriamo di vedere una Caselle sempre più viva, proprio come lo è stata con le ultime iniziative dell’estate appena trascorsa. Buon lavoro.

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    Mauro Giordano
    Mauro Giordano
    Sono nato a Torino il 23 settembre 1947, dove ho studiato e lavorato in tre aziende del settore servizi fino a tutto il 2005, quando, raggiunta l’età pensionabile ho potuto lasciare tutti i miei incarichi. Risiedo a Caselle dal 1970, anno in cui mi sposai trasferendomi da Torino nella nostra città. Fin dal 1970 ebbi l’onore di conoscere ed apprezzare il fondatore del mensile Cose Nostre, il dottor Silvio Passera, il quale fin dal primo numero mi propose di scrivere notizie relative alla Croce Verde, ente di cui facevo parte come milite a Torino e poi come milite della Sezione di Borgaro, poi divenuta Sezione di Borgaro-Caselle essendo stato il fondatore del sodalizio nel 1975. Una più corposa collaborazione con il giornale è avvenuta negli ultimi tempi e sotto la direzione di Elis Calegari, anche per effetto del maggiore tempo disponibile. Attualmente collaboro - con piacere e simpatia -anche alla stesura di notizie generali, ma sempre con matrice sociale. I miei hobby sono sempre stati permeati da una grande curiosità di tutto ciò che mi circonda: persone, fatti, lavoro, natura, buon umore e solidarietà. Ho avuto modo di conoscere tutta l’Italia, ed è questo il motivo che ora desidero dedicare tempo a “Cose Nostre”.

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