Croce Verde, per Natale

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“Non fare del bene se poi non hai il coraggio di sopportare l’ingratitudine”, una famosa massima che i militi della Croce Verde Torino ben conoscono.
Pochi “grazie” e pochi sorrisi: tutto “dovere”.
Anche quando passano intere domeniche nella galleria del centro commerciale come durante il mese di dicembre, e trovano nella scatola delle offerte… dei dischetti di plastica, al posto delle monete.
O peggio quando si accorgono che ladruncoli da strapazzo cercano di rubare tutta la scatola.
Ma loro non si arrendono. Ci sono, sorridono, lavorano.
Un pacco dietro l’altro, arrivano clienti con il carrello stracolmo di doni: prendono le misure del dono da incartare, tagliano la carta, un bel fiocco verde e ….magico Natale: sia per loro e per tutti un grande e buon Natale. Anche a quegli “ominicchi o quaquaraquà” come ci diceva Totò.
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Mauro Giordano
Sono nato a Torino il 23 settembre 1947, dove ho studiato e lavorato in tre aziende del settore servizi fino a tutto il 2005, quando, raggiunta l’età pensionabile ho potuto lasciare tutti i miei incarichi. Risiedo a Caselle dal 1970, anno in cui mi sposai trasferendomi da Torino nella nostra città. Fin dal 1970 ebbi l’onore di conoscere ed apprezzare il fondatore del mensile Cose Nostre, il dottor Silvio Passera, il quale fin dal primo numero mi propose di scrivere notizie relative alla Croce Verde, ente di cui facevo parte come milite a Torino e poi come milite della Sezione di Borgaro, poi divenuta Sezione di Borgaro-Caselle essendo stato il fondatore del sodalizio nel 1975. Una più corposa collaborazione con il giornale è avvenuta negli ultimi tempi e sotto la direzione di Elis Calegari, anche per effetto del maggiore tempo disponibile. Attualmente collaboro - con piacere e simpatia -anche alla stesura di notizie generali, ma sempre con matrice sociale. I miei hobby sono sempre stati permeati da una grande curiosità di tutto ciò che mi circonda: persone, fatti, lavoro, natura, buon umore e solidarietà. Ho avuto modo di conoscere tutta l’Italia, ed è questo il motivo che ora desidero dedicare tempo a “Cose Nostre”.

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