“Fase 3! È arrivata, Italia ti voglio bene! Croce Verde Torino ti voglio bene.”
Mi piace immaginare così la ripresa. Un grande atto d’amore verso l’Italia, una delle nazioni più provate.
Ma i nostri amici della Croce Verde Torino, come hanno vissuto le fasi uno e due? Come vivranno la fase tre.? Il “lavoro intelligente da casa” per loro? Impossibile.
Loro lavorano “nelle case”, dove arrivano vestiti da palombari, nelle loro tute anti-contagio.
Nei tempi più duri, li contattavo telefonicamente, li seguivo sentendoli passare con l’ambulanza, passare e ritornare, per poi passare nuovamente: era l’ululare delle sirene che creava la differenza su tutto.
Aeroporto chiuso, traffico cittadino assente, solo il “rumore del silenzio”.
Era un rumore spettrale, nemmeno paragonabile al silenzio notturno della montagna: nella montagna non vi è mai silenzio, un ruscello d’acqua ci farà sempre compagnia, magari insieme al verso di un lupo o al fischio di un rapace notturno.
Qui si sentiva solo l’urlo delle sirene.
E chi guidava quei mezzi, chi era vicino al paziente sdraiato in barella?
Alla sera ai nostri amici militi cercavo di infondere coraggio per una notte che si sarebbe presentata all’insegna del non so cosa. Sapevo solo che l’ambulanza la guidava un mio concittadino, magari anche un mio vicino di casa e a fianco del paziente c’era un altro mio concittadino, milite o militessa che fosse. Erano proprio loro: dimenticati da tutti, mai una citazione dai media, mai un giornalista di una grande testata che avesse dedicato un vero pezzo di spessore. Come se tutto fosse dovuto.
Ho vissuto telefonicamente con loro le notti di servizio, conoscevo lo stato d’animo che non facevano trapelare, tuttavia sapevo che erano partiti da casa lasciando i loro cari. Eppure loro c’erano. Questo è coraggio, questa è abnegazione.
Avevano dato una parola, avevano assunto un impegno: non si sono tirati indietro mai.
Davanti ai primi protocolli anti-contagio, e poi alle loro modifiche e poi ancora alle ulteriori richieste di interventi extra servizio para-medico, come ad esempio la rilevazione della temperatura corporea all’aeroporto, i militi della Sezione di Borgaro-Caselle hanno sempre detto e ancora sì. Presenti e basta.
Quando poi è stato emanato un ennesimo nuovo protocollo per il cambio delle modalità di vestizione e svestizione, sempre per la sicurezza anti-contagio, addirittura è balenata loro l’idea di trovare il tempo di girare un video dell’intera procedura. Ottimo risultato: in pochi minuti tutti potevano capire l’importanza di seguire con meticolosa precisione la procedura che avrebbe permesso il riparo, certo, dal contagio.
Spesso accompagnati dall’umano dubbio: facciamo bene a continuare, facciamo bene ad esporci così tanto? E le nostre famiglie?
Hanno continuato, per fortuna nostra, questi “eroi della porta accanto”.
E li abbiamo a due passi: sono i militi Croce Verde Torino della Sezione Borgaro-Caselle. La loro sede è a Borgaro, Cascina Nuova.
Nella “fase due” per loro non è cambiato nulla: eccoli nuovamente dire sì alla richiesta del Comune di Borgaro di essere presenti al mercato settimanale per la rilevatura della temperatura corporea. Sempre sorridenti. Ho accompagnato questo articolo con la foto di un milite che rileva la temperatura ad una bimba, e ci piace associare questa immagine al simbolo della ripresa, della speranza. Anche con la speranza – e voglio auspicare la certezza – che lo Stato pensi concretamente alla ripresa ed al recupero della scuola, forse con maggiore incisione rispetto alla riapertura degli stadi e del calcio.
Spero soltanto che l’opera dei volontari della Croce Verde non venga confinata nel dimenticatoio dai più. Ancora una volta vanno ringraziati a gran voce e con tutta la mia voce li voto, ancora una volta, per l’assegnazione del titolo “Casellese dell’anno 2020”.
E la fase tre?
Spero di non avere argomenti per trattarla, spero invece di poter intrattenere i nostri lettori su tutte le altre belle iniziative che la Croce Verde Torino e la Sezione di Borgaro-Caselle metteva in atto e seguiva, nei tempi normali e di cui rendevo minuziosa cronaca.
A questo punto chissà se qualche volonteroso aspira anche solo ad avere informazioni sull’ente? Chi è e cosa fa la Croce Verde Torino? Dove sono ed operano gli “eroi della porta accanto”?
Basta telefonare tutte le sere dopo le 20 al numero 011.4501741, risponde la sezione di Borgaro-Caselle della Croce Verde Torino oppure inviare una mail a info.volontariato@croceverde.org
Mauro Giordano