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Comune di Caselle Torinese
giovedì, Novembre 14, 2024

    Dalla seconda alla terza ondata

    Diario Covid, a Caselle e dintorni

    Il mese di febbraio si apre col ritorno in fascia gialla. Una boccata di ossigeno soprattutto per bar e ristoranti. 

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    Il 4 febbraio il governatore Cirio aggiorna per la nostra regione il piano vaccinazioni: terminata la somministrazione del farmaco al personale medico e agli ospiti delle RSA, il piano prevede, a partire dal 21 febbraio, la vaccinazione degli over 80 fuori dalle RSA. I medici di famiglia determineranno le priorità sulla base delle patologie dei loro pazienti e le caricheranno su un’apposita piattaforma.

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    Domenica 14 febbraio, giorno di San Valentino, a Caselle si fa la “passeggiata romantica”, proposta dall’Assessorato allo Sport: una camminata non competitiva di circa 4 km, lungo i sentieri della Stura. L’iniziativa ha un discreto successo, in termini di adesioni. Ma proprio questo scatena le polemiche, innescate dal Consigliere di minoranza Andrea Fontana, che sui social chiede se, in periodo pandemico,  era proprio il caso di fare assembramenti di quel tipo. Risponde il sindaco Baracco, che ha partecipato di persona: “Sono state osservate tutte le norme, con utilizzo delle mascherine e i necessari distanziamenti. L’assistenza della Protezione Civile non la si è ritenuta necessaria dato il percorso su strade sterrate. L’attività motoria è consentita dal DPCM in vigore”.

    Il 16 febbraio è Martedì Grasso. I bambini sono a casa dalle scuole, ma la festosa sfilata di Carnevale per le vie di Caselle di un anno fa è solo un ricordo. Suppliscono in parte Biblioteca e  Servizi Giovani, con letture online e dono di maschere, preparate dal Laboratorio Creativo dei Servizi Giovani e donate ai bimbi che passano in biblioteca per il prestito di libri.

    Villa Remmert a Ciriè

    Domenica 21 febbraio a Villa Remmert, a Ciriè, si iniziano a vaccinare gli ultraottantenni del nostro distretto.

    Alcuni giornali locali riferiscono di difficoltà di parcheggio. Non concorda con loro uno dei primi vaccinati casellesi, il nostro Aldo Merlo, 81 anni, che così riferisce: “Mi sono presentato all’orario stabilito. Tutto si è svolto in maniera ordinata. Dopo aver compilato un modulo, qualche minuto d’attesa chiacchierando piacevolmente con il personale presente. Tutti molto gentili. Dopo la puntura, un quarto d’ora di attesa in osservazione. Nel frattempo, si può avvisare l’accompagnatore esterno che così ti può venire a prendere”.

    Per il distretto Ciriè-Lanzo altro punto vaccinale allestito dall’ASL TO4 è a Balangero, attivo però solo il sabato e domenica. A Nole il sindaco Bertino mette a disposizione gli spazi del Nole Forum. Anche a Caselle il sindaco Baracco, interpellato dal giornale, dichiara che che ci sono spazi resi disponibili all’ASL, che per il momento però non ha ritenuto di usufruirne.

    Lunedì 22 febbraio La Stampa scrive di contatti tra il governatore del Piemonte Cirio e SAGAT, che metterebbe a disposizione, per vaccinazioni di massa, quattro piani del parcheggio dell’aeroporto di Caselle. Una disponibilità resa possibile dallo scarso utilizzo in questi mesi del parcheggio, per la crisi del volo aereo. Non arrivano però conferme ufficiali da parte SAGAT.

    Nell’ultima settimana di febbraio si manifestano, anche a Caselle come nel resto della regione, i segnali di una recrudescenza del contagio, soprattutto per via della diffusione della più aggressiva “variante inglese”: il giorno 25 il dato giornaliero degli “attualmente positivi” a Caselle balza a 73, dai 62 del giorno prima. Questi segnali di peggioramento inducono i rappresentanti del Comune a far annullare, sabato 27,  la prevista uscita dei ragazzi di Borgaro e Caselle del gruppo Madre Natura per raccogliere spazzatura abbandonata lungo le sponde della Stura.

    I pacchi della solidarietà alimentare

     

    Il 27 febbraio un videomessaggio su YouTube del sindaco Baracco, in concomitanza con la ripresa della distribuzione dei pacchi di solidarietà alimentare.

    Il mese in giallo, febbraio, finisce. Il primo marzo si riparte con l’arancione, che dall’8 marzo  diventa arancione scuro: chiuse tutte le scuole nel torinese, tranne che nel capoluogo, fino al 20 marzo.

     

    Vietato, dal 9 marzo, anche l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport, mentre dal 6 marzo l’accesso alle attività commerciali è consentito ad un solo componente per nucleo familiare.

     

     

     

     

     

     

    Contro la chiusura delle scuole, il 5 marzo prende posizione, sulla sua seguitissima pagina Facebook, il nostro medico di famiglia dott. Stefano Dinatale:

    “Casi COVID in costante aumento? Scuole di nuovo chiuse.

    A distanza di un anno, nulla è cambiato.

    Peccato. Il problema non è dentro le scuole, ma nelle strade.

    Perché nessuno multa le persone senza mascherina?

    Perché siamo così indietro nella vaccinazione?

    Paghiamo i vaccini il doppio, il triplo, anche 100 volte di più (sarebbero comunque soldi ben spesi rispetto ai banchi a rotelle ad esempio) e multiamo pesantemente chi continua a uscire senza mascherina o chi usa mascherine prive di ogni efficacia (dovrebbero rendere obbligatoria la FFP2 per tutti), ma basta con il penalizzare i nostri bambini e ragazzi.

    Una generazione senza istruzione significa un paese senza un futuro.”

     

    Alla sollecitazione relativa ai maggiori controlli, sembra rispondere il comandante della Polizia Locale Alessandro Teppa, preannunciando una stretta da lunedì 8 marzo: «I contagi sono purtroppo aumentati e con essi il numero di casi positivi anche nella nostra città – da 70 a 110 nel giro di una settimana – Ed è per questo che, di comune accordo con l’Amministrazione comunale, abbiamo deciso di intensificare i controlli per verificare che tutti indossino correttamente la mascherina e che non si creino degli assembramenti. Sanzioneremo chi sarà scoperto a non seguire le normative in merito».

    Municipio di San Maurizio Canavese

    Lo stesso campanello d’allarme, per i casi positivi saliti sopra le tre cifre, nei comuni vicini a Caselle. A San Maurizio l’Amministrazione Comunale così il 10 marzo informa la cittadinanza: “San Maurizio Canavese non si sottrae purtroppo alla tendenza nazionale che vede nuovamente in costante crescita il numero dei contagi. Secondo gli ultimi dati di ieri pomeriggio i nostri concittadini risultati positivi all’ultimo tampone erano 105, di cui sette ricoverati in ospedale. Dati che purtroppo abbiamo dovuto aggiornare in queste ultime ore, registrando con dolore il decesso di due delle sette persone ricoverate.”

    Ormai si parla apertamente di terza ondata. La curva con l’andamento degli “attualmente positivi” a Caselle, aggiornata quotidianamente con il valore fornito dalla nostra Protezione Civile, ci aiuta a seguire l’evoluzione in corso: a sinistra, la campana della seconda ondata, con il picco di 295 positivi raggiunto il 14 novembre. A gennaio il riflusso, ma con uno zoccolo duro di casi che non scendono sotto i 50. Da inizio marzo, chiarissima, la nuova impennata verso l’alto: è l’inizio della terza ondata.

    Sarà altrettanto severa come l’ondata di novembre, che ha avuto poi la sua letale coda di decessi il mese dopo? Ci auguriamo tutti di no. Se siamo ottimisti (e rigorosi nei comportamenti), aiuterà a spianare la salita della curva il ritorno in zona rossa, ormai deciso dal 15 marzo al 5 aprile, e, speriamo, cominceranno a pesare a favore le vaccinazioni in corso.

    Aggiornamento al 20 marzo: la curva sembrava aver raggiunto il suo picco, con 126 casi, lunedì 15, e poi aver imboccato una lenta discesa. Il 20 marzo, invece, il rimbalzo a 125 casi.  Speriamo sia l’ultimo rimbalzo, e soprattutto perseveriamo nel rispetto delle regole!

     

    1 commento

    1. Grazie dell’analisi a 360° da cui si evince, analizzando contestualmente anche i dati forniti dalla Protezione Civile di Caselle, la necessità di attendere ancora per vedere calare i contagi. Giusto un controllo più rigoroso delle autorità. Una protesta: personalmente condivido l’idea riportata dal dottor Di Natale sul basso beneficio fornito dalla chiusura delle scuole rispetto ai sacrifici richiesti a bambini e ragazzi. Una proposta: io sarei per premiare i comuni più virtuosi in termini di contagi con la possibilità di progredire verso una zona di colore più favorevole la settimana successiva… o come minimo di riaprirne le scuole anche con turnazione delle classi per evitare assembramenti. Grazie, Saluti.

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    Paolo Ribaldone
    Paolo Ribaldone
    Dopo una vita dedicata ad Ampere e Kilovolt, ora dà una mano a Cose Nostre

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