Nella quotidiana passeggiata del periodo di “zona rossa”, il mio girovagare si è allungato e mi sono ritrovato in strada Torino, zona Caselle Center dove siamo abituati a vedere, specie la sera, un furgone illuminato e da tutti chiamato e riconosciuto come “il paninaro”.
Erano da poco passate le 19, ho trovato ferma al parcheggio un’ambulanza della Croce Verde Torino, Sezione di Borgaro-Caselle con alcuni militi in piedi vicino al bancone di mescita. I militi non erano in servizio attivo, bensì facevano un servizio a loro stessi: quello di introdurre un po’ di “carburante” nei loro stomaci vuoti: un po’ di calorie, insomma.
Mi sono fermato, per l’affetto e la riconoscenza che sempre è dovuta a queste meravigliose donne e uomini che dedicano una parte così importante del loro tempo al primo soccorso per tutti, per accompagnarmi a loro con un piacevole saluto.
Federico, Filiberto e Mirco, attendevano il loro turno, per ordinare un “mega panino” e subito hanno preso a spiegare che di lì a poco avrebbe dovuto arrivare un altro equipaggio per fare “rifornimento.
Con piacere ho atteso anche io, ma dopo pochi minuti, la voce della radio di bordo, ha segnalato che l’equipaggio in arrivo era stato dirottato su un servizio in zona nord Torino.
Rifornimento rimandato. Almeno così speravano. Già, perché alle 22 chiusura totale per tutti.
Restano i colleghi che hanno cominciato a raccontare che quello è un po’ un punto nevralgico della zona di collegamento fra Caselle, Borgaro, Mappano e sovente gli equipaggi della Croce Verde si fermano per una sosta: quando possono, una sosta per un panino veloce e poi ognuno ritorna ai suoi doveri.
Nel frattempo Maged, il “paninaro”, un egiziano con il suo fedele aiutante, ha sfornato continui panini e un profumo di carne arrosto si è espansa nei dintorni.
Lui, Maged, da dieci anni su quel piazzale conosce tutti, da lui si fermano gli uomini delle forze dell’ordine, i croceverdini ed i crocerossini.
Nei tempi della… normalità Maged trascorreva lì tutta la notte, ma ora alle 22 spegne le luci ed il forno, tuttavia non lascia mai senza un panino i suoi veri amici: tutti coloro che portano una divisa.
E per tutti loro c’è sempre un trattamento di massimo riguardo.
Questa la riconoscenza di un uomo verso l’Italia, verso chi gli ha teso la mano. Bello sentire raccontare queste storie in diretta in una msera qualunque.
Un’integrazione perfetta quella di Maged nel tessuto sociale casellese, e quando gli ho proposto di farlo entrare nelle fila della Croce Verde Torino, sorridente mi ha detto: “Io lavoro 365 giorni all’anno, giorno e notte…”
Maged fa già il suo servizio: è un motore instancabile.
Possiamo chiedergli di più?
E quando ancora gli ho chiesto se stava meglio in Egitto o se preferisce l’Italia, attende qualche secondo per rispondere e poi, quasi lasciando scorrere una lacrimuccia sorride e dice: l’Italia.
Intanto si sono fatte quasi le venti, l’equipaggio deve prendere servizio, il tempo di qualche foto ricordo e via, dalla cabina guida si riusciva ancora a sentire la voce dei colleghi.
Per loro erano trascorse dodici ore, dodici ore di una domenica al servizio dei cittadini.
Questo è il volontariato, questa è la vera differenza.
E Maged lo ha capito, lui a suo modo restituisce quel che può a coloro che offrono volontariamente quello che possono: i volontari della Croce Verde Torino che si riconoscono non perché sono differenti, ma perché non sono indifferenti, proprio come recita la nuova campagna di reclutamento. Grazie Maged, grazie militi e militesse della Croce Verde Torino
Info telefoniche al numero: 011.4501741 tutti i giorni dopo le 20 oppure mail a : borgarocaselle@croceverde.org
Via Italia, 45 Borgaro – Cascina Nuova.