Si è svolto, nella serata di venerdì 26 novembre, nel salone di via Madre Teresa di Calcutta 55, il primo di un ciclo di incontri aperti con i quali l’Associazione “Progetto Caselle 2027” intende confrontarsi con la cittadinanza su idee e progetti in campo urbanistico per il rilancio della città.
Oggetto di questa prima serata, l’area sopra la ferrovia interrata, dove si affacciano le due stazioni, quella vecchia, ancora in attesa dopo vent’anni di un intervento di recupero, e quella nuova, in servizio ma mai entrata nel cuore dei casellesi.
L’incontro, moderato da Dario Pidello ed introdotto da Endrio Milano, è proseguito con gli interventi di Pasquale De Carlo e Mauro Esposito, altri esponenti di spicco dell’associazione di recente costituita con lo scopo di partecipare, con una lista civica progressista, alle prossime elezioni comunali. “Un gruppo che nasce non per andare contro qualcuno, ma per fare qualcosa” spiega Esposito, prima di presentare il team di giovani architetti che, fuori orario di lavoro, stanno sviluppando per l’associazione una serie di idee progettuali per il rilancio urbanistico di Caselle. Il team, che intende lavorare con il metodo della “progettazione partecipata”, è guidato dagli architetti Davide Viano e Davide Cordani, e include Alice Tordin, Greta Morano, Lorenzo Paradiso e Massimo Beccia.
Per l’area sopra la ferrovia, che costituisce una “spina” con uno sviluppo lineare di circa 900 metri fra i due poli del Prato Fiera e Piazza Falcone, spiega l’architetto Viano, si ipotizza di ricavare un percorso pedonale e ciclabile caratterizzato da:
– nell’area Tempo, un bosco urbano e area relax con una gradonata-anfiteatro sfruttante il dislivello esistente;
– nel piazzale dell’attuale stazione, uno spazio eventi (utilizzabile, ad esempio, per mercatini di Natale) con una nuova pensilina coperta e diversi chioschi puntuali; gli eventi da organizzare potranno puntare a un pubblico non solo locale, grazie all’imminente entrata in esercizio del nuovo servizio ferroviario metropolitano innestato sul Passante di Torino;
– una passerella mobile di collegamento fra lo spazio eventi e la stazione storica, recuperata e rifunzionalizzata;
– dopo la stazione storica, la prosecuzione in direzione di piazza Falcone del percorso ciclopedonale sfruttando la copertura esistente della ferrovia e l’eliminazione, con taglio a raso, degli attuali bocchettoni di presa d’aria.
In un prossimo incontro, previsto per metà dicembre, si analizzerà un altro ambito di Caselle: il nuovo polo urbano previsto nell’area verde di fronte alla Kelemata.