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Comune di Caselle Torinese
mercoledì, Maggio 15, 2024

    Ex Convitto di strada Caldano: una mozione per evitarne la demolizione

    Se ne discuterà nel Consiglio Comunale del 29 luglio

    Nell’Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Comunale casellese, programmato per il 29 luglio, figura l’approvazione del permesso a costruire convenzionato in deroga relativo all’immobile di Strada Caldano 109, a seguito della richiesta presentata dalla società ICEP srl il 17 marzo 2022.

    L’immobile in questione è quello dell’ex Convitto ove soggiornavano le giovani operaie impiegate nel vicino Lanificio Bona. L’edificio è abbandonato da diversi decenni, a seguito della chiusura di quell’attività produttiva.

    Agganciandosi a quel punto dell’Ordine del Giorno, nei giorni scorsi è stata resa nota ai media e ai social, da parte dei due gruppi consiliari di minoranza Progetto Caselle 2027 e Caselle Futura, una proposta di mozione, sottoscritta dai rispettivi capigruppo Endrio Milano e Andrea Fontana, e indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Isabella.

    La mozione riporta come oggetto:

    1. Il recupero e conservazione degli edifici aventi valore storico locale
    2. Il permesso a costruire convenzionato in deroga sopra citato.

    Fra le premesse del documento, “l’importanza  di conservare quanto più possibile la fisionomia originaria dell’edificio, anche per trasmettere alle nuove generazioni vestigia del passato” e la considerazione che “negli anni passati Caselle T.se è stata interessata da una furia iconoclasta che ha portato alla cancellazione di molti edifici a valore storico locale”.

    Seguono considerazioni  sui nuovi collegamenti ferroviari che interesseranno Caselle, che potrebbero essere l’occasione per valorizzare il nostro patrimonio storico, compreso quello delle vecchie fabbriche e degli edifici connessi o collegati, com’è il caso del Convitto di Strada Caldano 109, che è da sempre legato alla vicenda del Lanificio Bona ed anche visivamente rappresenta un tutt’uno.

    La mozione prosegue riaffermando la necessità di contemperare i diritti della proprietà con l’altrettanto legittimo interesse della comunità a preservare i luoghi della memoria collettiva, da valorizzare nel prossimo futuro.

    Le proposte con cui si chiude la proposta di mozione e sulle quali si chiede l’impegno dell’Amministrazione sono in sintesi le seguenti:

    – verificare con il privato la possibilità di modificare la richiesta presentata al fine di poter evitare la totale demolizione dell’edificio originario e la possibilità di un recupero che conservi almeno le facciate del Convitto;

    – verificare l’applicabilità di un “sistema premiale”, qualora il privato decidesse di modificare i progetti al fine di conservare l’aspetto storico dell’edificio.

     

    2 Commenti

    1. È errato scrivere che dopo essere stato convitto é chiuso da allora.. E la falegnameria dei fratelli perino? E la fabbrica di reggiseni?

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    Paolo Ribaldone
    Paolo Ribaldone
    Dopo una vita dedicata ad Ampere e Kilovolt, ora dà una mano a Cose Nostre

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