Tutto cambi perché nulla cambi. Alla fine, la vita è così, nella maggior parte dei casi. E così “Il Gattopardo”, il libro, dice una grande verità da cui possiamo far partire molte riflessioni. Siamo di nuovo in estate ed è passato un anno. Ci sono sostanzialmente due momenti in cui si fanno bilanci. Il primo coincide con l’inizio dell’anno nuovo e la fine dell’anno vecchio, l’altro col periodo estivo, quando tutto il mondo sembra fermarsi, soprattutto in Italia, per poi ripartire a settembre. Chissà cosa ci riserverà il Settembre Casellese? Vedremo la città ripartire dopo la pausa estiva. Questo è stato un anno di molti cambiamenti, oppure di nessun cambiamento. Solo il tempo ci darà le risposte. L’estate fa nascere e fiorire tante progettualità, ma allo stesso tempo fa emergere molte solitudini. Le solitudini delle persone anziane che si ritrovano molte volte da sole ad affrontare questo periodo post pandemico nell’incertezza. Le solitudini degli animali che sovente vengono abbandonati, perché le persone scelgono di andare in vacanza e di mollare quelli che durante l’anno vengono chiamati i loro più “cari amici”. Non bisogna sottovalutare i mesi estivi perché sono quelli in cui emergono nuove idee, nascono nuovi progetti e, allo stesso tempo, sono i periodi delle pause di riflessione. Agosto è il mese delle ferie, o meglio il mese in cui tutto si ferma, o così sembra. Anche le tratte del treno della Torino Ceres sono diminuite, così come le corse della linea Sadem per andare a Torino. Nelle prossime settimane, o meglio, nei prossimi mesi vedremo l’apertura dell’ultimo tratto della superstrada che creerà un collegamento più veloce con Torino. E questa è una bella ripartenza.
Nelle scorse settimane Caselle Torinese ha vinto il premio come aeroporto che ha avuto un gran numero di passeggeri, e questo fa rivedere una ripartenza di quella che è l’economia aeroportuale, un’economia importante per la nostra città e attorno alla quale molti casellesi lavorano e operano. Dobbiamo guardare con ottimismo e con segnali di speranza questi momenti di ripartenza per la nostra città che, oltre ad avere un patrimonio culturale e artistico da valorizzare, ha anche delle realtà economiche che devono essere poste in rilievo. Ma non dimentichiamoci delle solitudini.
Le solitudini sono silenziose, creano dei malesseri, malesseri che poi si manifestano in disagio sociale e bisogna far sì, anche tramite tutte le realtà del territorio, che questo stento non venga acuito e che si guardi con ottimismo e speranza al futuro. Nella speranza che il Settembre Casellese porti con sé molte belle sorprese: per tutti noi, che viviamo la nostra città con entusiasmo e passione.