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Comune di Caselle Torinese
martedì, Marzo 19, 2024

    Caselle naviga lenta

    Da tempo mi stavo chiedendo come mai la mia linea di casa procedesse così lentamente, e avesse pure ulteriori cali di velocità se non delle interruzioni vere e proprie.
    Ho contattato TIM, e mi è stato risposto che, dopo il sopralluogo di un tecnico presso la cabina (molto lontana), la diagnosi è: linea non velocizzabile. Così è e così me la tengo.
    Fortunatamente un altro tecnico è passato da casa e con piccoli aggiustamenti mi ha fatto guadagnare qualcosa in velocità.
    Mi sono quindi affidato a Facebook giusto per avere un quadro più ampio, e sentire l’opinione dei concittadini: riporto in breve le pochissime risposte.
    La fibra ottica fa parte di un piano nazionale, (parole confermate dal tecnico) e il Comune dà solo l’autorizzazione per gli scavi lungo le vie, le strade, che poi vengono richiuse con quella sorta di cemento color rosa antico.
    Comunque la fibra non arriva a casa, si ferma presso la cabina di derivazione (non so come si chiami), quelle col cappellotto rosso di TIM per esempio, e da lì in poi parte, e raggiunge il nostro appartamento, il vecchio cavetto telefonico. Aggiungo che se all’interno di casa ci sono giunte, scatole di ispezione, e comunque il cavo non è unico, la perdita di velocità è ancora più pesante.
    Naturalmente se la cabina fosse ad una distanza non eccessiva, si potrebbe fare richiesta di un allacciamento con fibra fino in casa, ma, come si dice, costerebbe più la salsa del pesce.
    Caso ancora diverso per i condomini che sono già stati cablati con la fibra FHHT con la quale il tanto anelato cavetto (su richiesta) arriva fino in casa propria.
    Tra le zone servite da questa tecnologia ci sono Via Suor Vincenza e Via Colombo, così ho letto, con l’installazione di centraline nelle cantine. Poi, ovviamente, l’inquilino farà richiesta dell’allacciamento.
    Un gentilissimo lettore mi ha girato la schermata del suo Speed Test che riporta una velocità stratosferica di 742 Mbps in download e 313 Mbps in upload.
    Io me la sogno.
    Detto questo, sembra non sia il Comune a fare una richiesta, ma è un qualcosa che col tempo verrà esteso in maniera sempre più capillare. Nel frattempo c’è chi consiglia il satellite, chi l’acquisto di un modem router nel quale inserire una semplicissima SIM da un centinaio di giga e navigare con quella, pagando una decina (più o meno) di euro al mese.
    Naturalmente di questi tempi sarebbe opportuno uno sviluppo della fibra per i molti che ormai lavorano da casa, e per la scuola che, per quanto leggo, non mi pare goda di una struttura adeguata alle necessità.
    Quali siano i tempi, e soprattutto a chi eventualmente richiedere anche semplici informazioni, non sono riuscito a comprenderlo: a un certo punto tutto diventa nebbioso.
    Speravo alla mia domanda rispondesse chi in Comune conosce queste problematiche: insomma, se vedo rompere la strada e poi stendere i cavi e in ultimo richiudere con quell’orrendo cemento colorato, in Comune qualcuno avrà dato l’autorizzazione per procedere allo scavo, avrà avuto contatti con… con qualcuno dal quale parte tutto.
    Mi rivolgo quindi direttamente a chi nella nuova Giunta si occupa di questo, per saperne di più.
    Anzi, lo ringrazio in anticipo.

    1 commento

    1. In effetti, diverse zone del comune sono servite in maniera indecente, io abito in via G. Cena, e l’armadio della FTTC si trova alla rotondina tra strada Caldano e viale Bona, con il risultato che dai potenziali 200 Mbps, dopo oltre 900 mt di rame, a casa mia ne arrivano circa 20, ma la bolletta è la stessa di chi abita a pochi mt dall’armadio. Nella mia famiglia ci siamo io, sue ragazzi e mia moglie, e in particolare io e i ragazzi per motivi vari facciamo un uso intensivo della connessione, quindi non possiamo usare una forma via sim, perché (ammesso che sia più veloce), avrebbe comunque una quantità di GB limitata, per intenderci, uso programmi i cui aggiornamenti da soli superano i 50 GB per volta per non parlare dei servizi in streaming (Netflix, Prime video ecc.). Inoltre, la velocità in upload, dell’ordine dei 4 Mbps, mi preclude in buona parte l’uso del cloud dove vorrei custodire fotografie, video e documenti voluminosi. Trovo veramente sconcertante che nel comune che ospita l’aeroporto più importante del Piemonte, nessuno decida di investire in una cablatura decente o in un servizio FWA ben fatto (lasciamo perdere Eolo e similari). So che non dipende dal comune, ma forse qualche pressione verso TIM, che in pochissime zone dei dintorni si è mossa (non ho capito con quale criterio) con Fibercoop verso la FTTH, l’amministrazione, sarebbe il caso la facesse.

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    Luciano Simonetti
    Luciano Simonetti
    Sono Luciano Simonetti, impiegato presso una azienda facente parte di un gruppo americano. Abito a Caselle Torinese e nacqui a Torino nel 1959. Adoro scrivere, pur non sapendolo fare, e ammiro con una punta di invidia coloro che hanno fatto della scrittura un mestiere. Lavoro a parte, nel tempo libero da impegni vari, amo inforcare la bici, camminare, almeno fin quando le articolazioni non mi fanno ricordare l’età. Ascolto molta musica, di tutti i generi, anche se la mia preferita è quella nata nel periodo ‘60, ’70, brodo primordiale di meraviglie immortali. Quando all’inizio del 2016 mi fu proposta la collaborazione con COSE NOSTRE, mi sono tremati i polsi: così ho iniziato a mettere per iscritto i miei piccoli pensieri. Scrivere è un esercizio che mi rilassa, una sorta di terapia per comunicare o semplicemente ricordare.

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