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martedì, Aprile 16, 2024

    Premiato Antonio Lo Muscio

    Casellese dell'Anno 2022

    È stata una festa bellissima quella celebrata a chiusura delle festività natalizie, quella che domenica 8 gennaio l’Associazione Turistica Pro Loco di Caselle Torinese ha organizzato per conferire ad Antonio Lo Muscio il premio ottenuto quale “Casellese dell’Anno 2022”.
    Una mattinata intensa di emozioni, di battimani, di cuori che si scaldavano nel vedere Sala Cervi colma di pubblico convenuto per conoscere  e applaudire Lo Muscio, salutarlo e condividere con lui il piacere di conoscere le tante attività che la “sua creatura“, l’associazione “La Stella Polare” è riuscita a plasmare in favore di chi vive una realtà diversa e decisamente più complicata, complicata anche dalle scarse attenzioni che troppo spesso dedichiamo a chi, come ci ha poi giustamente ricordato un’ora dopo Salvatore Cesarano, il titolare del ristorante Il Portico, “ non può scegliere”.
    E tanti erano i giovani in carrozzella presenti in sala per seguire la cerimonia.
    Mattinata intensa, come dicevamo, introdotta dalla presidente della nostra Pro Loco, Silvana Menicali.

    Il punto centrale è stato poi il profilo di Lo Muscio che ha tracciato il direttore di Cose Nostre Elis Calegari, quando ha paragonato la lealtà e l’onestà intellettuale di grandi campioni del calcio da poco scomparsi come Mihajlovic, Pelè, Vialli, alla semplicità e umanità di Antonio Lo Muscio, il quale da decenni cerca di portare i valori del mondo dello sport a portata di chi non ha piena libertà di movimento. Elis ha preso spunto da alcune frasi che Gianluca Vialli ha dapprima appeso nel suo studio e che poi sono diventate parte integrante del suo libro “ Goals 98 storie + 1”.
    “Antonio Lo Muscio ha reagito ai colpi della vita esattamente come ci si aspetta dai campioni. “Ai colpi della vita, i perdenti rispondono: perché proprio io? I vincenti rispondono: mettimi alla prova!”, è così Tony ha fatto, senza compiangersi, capendo che il dolore rende davvero più forti e che a volte ci si ritrova in certe condizioni per cui l’unica via d’uscita è continuare ad avanzare. Facile immaginare che come Vialli Tony si sia dato sei regole di vita: 1) prima di pregare: credi; 2) prima di parlare: ascolta; 3) prima di spendere: guadagna; 4) prima di scrivere: pensa; 5) prima di mollare: prova; 6) prima di morire: vivi.
    “Cadere è un incidente, restare a terra una scelta “, ha proseguito  Elis Calegari, “Saper sorridere alla vita in ogni frangente è un messaggio straordinario e un esempio che ci viene da Antonio Lo Muscio. Ed è per questo che giustamente è stato eletto “Casellese dell’Anno”. Il 99% della battaglia consiste nel mettersi nel giusto stato d’animo trovando sempre un lato positivo. La Stella Polare è quel lato. Il dolore rende più forti a patto di capire la lezione che ci arriva dalla vita. Il dolore di oggi sarà la forza di domani e Lo Muscio lo abbiamo proprio conosciuto attraverso quello che è riuscito a fare.”
    Un impegno intenso nell’ambito del volontariato quello di Lo Muscio, che vive ogni momento della sua vita, sempre col sorriso e con positività, con i suoi ragazzi e per i suoi ragazzi.
    La pergamena consegnata al neo- Casellese dell’Anno reca questa motivazione: “Ad Antonio Lo Muscio uomo capace di indicarci giorno dopo giorno il giusto cammino e di insegnarci come sorridere alla vita” ed è davvero un impeccabile ritratto di Tony.
    A rappresentare ai massimi livelli l’Amministrazione Comunale sono intervenuti poi il Sindaco Giuseppe Marsaglia con il Vice Sindaco Giuliana Aghemo, che hanno consegnato la pregiata medaglia ricordo e la pergamena.
    La parola è stata quindi data al neoeletto, che, visibilmente commosso, ha ricordato i suoi quasi 50 anni di permanenza a Caselle. Come”casellese a pieno titolo” ha ricevuto quindi il benvenuto fra i “Casellesi dell’Anno” da Giovanni Verderone, che ricevette il primo riconoscimento nell’ormai lontano 2001.
    È poi seguita la seconda parte della festa, quella dedicata alle premiazioni del concorso “Caselle si colora di gentilezza”, di cui Patrizia Bertolo riferisce in altro articolo.
    Una bella conviviale conclusione con l’immancabile pranzo dagli Alpini ha terminato la giornata.

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    Mauro Giordano
    Mauro Giordano
    Sono nato a Torino il 23 settembre 1947, dove ho studiato e lavorato in tre aziende del settore servizi fino a tutto il 2005, quando, raggiunta l’età pensionabile ho potuto lasciare tutti i miei incarichi. Risiedo a Caselle dal 1970, anno in cui mi sposai trasferendomi da Torino nella nostra città. Fin dal 1970 ebbi l’onore di conoscere ed apprezzare il fondatore del mensile Cose Nostre, il dottor Silvio Passera, il quale fin dal primo numero mi propose di scrivere notizie relative alla Croce Verde, ente di cui facevo parte come milite a Torino e poi come milite della Sezione di Borgaro, poi divenuta Sezione di Borgaro-Caselle essendo stato il fondatore del sodalizio nel 1975. Una più corposa collaborazione con il giornale è avvenuta negli ultimi tempi e sotto la direzione di Elis Calegari, anche per effetto del maggiore tempo disponibile. Attualmente collaboro - con piacere e simpatia -anche alla stesura di notizie generali, ma sempre con matrice sociale. I miei hobby sono sempre stati permeati da una grande curiosità di tutto ciò che mi circonda: persone, fatti, lavoro, natura, buon umore e solidarietà. Ho avuto modo di conoscere tutta l’Italia, ed è questo il motivo che ora desidero dedicare tempo a “Cose Nostre”.

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