Il tema è stato lanciato, con un’interrogazione presentata il 2 dicembre, dal capogruppo di Progetto Caselle 2027 Endrio Milano, i cui punti principali sono:
– il Covid ha evidenziato la necessità per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di intervenire con forza sulla medicina di base e su quella di prossimità;
– a Caselle, esiste il Poliambulatorio di via Savonarola, realizzato con un importante impegno di risorse pubbliche, Poliambulatorio che ha servito e serve non solo la popolazione di Caselle;
– operatori della sanità privata sarebbero interessati ad aprire sedi sul territorio;
– è necessario operare affinché tra SSN e sanità privata si realizzi, sul territorio, la necessaria complementarità, evitando dannose concorrenze;
– quali sono le implementazioni su servizi e prestazioni erogabili dal Poliambulatorio di via Savonarola che l’Amministrazione intende chiedere all’ASL, e quali dovrebbero essere i servizi e le prestazioni offerte dalla sanità privata per completare l’offerta salute sul territorio.
L’interrogazione si chiude chiedendo un’audizione dei vertici dell’ASL.
Invece dell’audizione, nella sua risposta il sindaco Marsaglia produce un recente carteggio con la Direzione dell’ASL TO4 che elenca puntualmente tutti i servizi erogati presso il Poliambulatorio di Caselle, i cui locali vengono dichiarati, pertanto, “saturi”. Aggiunge Marsaglia, con riferimento a uno dei punti base del suo programma elettorale: “Durante e dopo il Covid è emersa la necessità di trovare spazi, se possibile comuni, dove raggruppare più medici di base possibili; la scelta di non cedere la scuola di Piazza Resistenza va nella direzione di avere spazi usufruibili eventualmente anche raccogliendo le istanze di privati volessero implementare l’offerta di servizi sul nostro territorio”.
Il dibattito è aperto.
