Venerdì 14 Aprile in sala F.lli Cervi alle 20:45, Walter Revello della compagnia teatrale Libere Gabbie metterà in scena lo spettacolo: “La sindrome di Sailor Moon”.
L’autore e attore racconta: “Per chi è nato negli anni ’80, l’infanzia è stata costellata di cartoni animati simbolo, da Lady Oscar a Mila&Shiro, da Ken Shiro all’Incantevole Creamy. Paolino è nato agli inizi degli Ottanta ed è cresciuto tra una girella e Bim Bum Bam, trovando nella televisione la sua migliore amica, il suo conforto e il suo confronto con il mondo. Ed è così che guardando Lotti vuole diventare un giocatore di golf, con Sanpei un pescatore, con l’Uomo Tigre un lottatore. Ma la vera rivelazione arriva incontrando I Cavalieri dello Zodiaco, che gli insegnano il valore, l’etica e la morale. Sembrerebbe per Paolino la svolta della vita: da grande farà il cavaliere dello zodiaco! Ma poi, un pomeriggio del 1995, Paolino appena dodicenne scopre Sailor Moon e la vita ha tutto un senso diverso. Paolino lo incontriamo neo quarantenne, alle prese con un se stesso, forse diverso. Quanto di quella guerriera Sailor è rimasto dentro di lui?
Una commedia a voce sola, a metà tra giullarata medievale e stand up comedy, che racconta la scoperta di sé, del mondo, del proprio io e della propria identità sessuale, con fare ironico e autoironico. Uno spettacolo che vuole raccontare il percorso di vita e di crescita, di confronto con il mondo e la realtà, sia a 12 che a 40 anni, con uno sguardo disincantato e potente sul mondo LGBT+. Un’occasione per sorridere e per ragionare sul bisogno di essere se stessi”.
L’acronimo LGBTQIA+ significa: Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali, Queer, Intersessuali e Asessuali. Il simbolo + denota un mondo inclusivo costruito con accettazione, fluidità, integrazione che lascia spazio a nuove autodeterminazioni e a nuove minoranze. La sigla include le diversità cercando di superare gli stereotipi, la negazione dei diritti e i pregiudizi e che declina i diversi aspetti di sesso biologico, di orientamento sessuale e d’identità di genere. Il sesso biologico fa riferimento alle caratteristiche genetiche, ormonali e anatomiche che definiscono l’appartenenza al sesso: maschile, femminile o intersessuale. Le condizioni d’intersessualità compaiono nell’1,7% dei nati e coinvolgono i cromosomi (Sindromi di Turner e Klinefelter), le gonadi (ermafroditismi) e la disfunzione delle ghiandole endocrine (surrene, ovaio e testicolo) con conseguente produzione atipica di ormoni. Invece l’identità di genere si riferisce al senso di appartenenza e al modo in cui l’individuo percepisce il proprio genere sessuale. L’identità di genere delle persone transgender non corrisponde al sesso biologico assegnato alla nascita. La cultura Queer, genderfluid, agender e non-binaria supera il concetto binario, uomo-donna, di genere. Con orientamento sessuale, infine, si definisce l’attrazione emotiva, romantica e fisica verso gli altri: gli omosessuali sono attratti da persone dello stesso sesso, i bisessuali possono essere attratti da ambo i sessi, gli asessuali non provano attrazione fisica, i pansessuali provano attrazione senza discriminare il sesso e il genere del partner e i demisessuali provano attrazione fisica solo se fortemente coinvolti emotivamente. Queste descrizioni non pretendono di essere esaustive.
Il costo dell’ingresso è di 10 euro. E’ possibile prenotare sul sito www.liberegabbie.org,
la stagione teatrale prevede ancora due spettacoli in programma: sabato 20 maggio e sabato 10 giugno.