Si è da poco celebrata la Giornata internazionale contro l’omofobia, istituita nel 2007 dall’Unione Europea per condannare le discriminazioni che subiscono le persone sulla base del loro orientamento sessuale. La data scelta vuole ricordare quella del 17 maggio 1990, data in cui in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. La Giornata viene celebrata in oltre 130 paesi nel mondo, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul riconoscimento e la difesa dei diritti umani, indipendentemente dall’orientamento sessuale, identità o espressione di genere. In Europa una persona arcobaleno su tre si sente discriminata in situazioni sociali per il suo orientamento sessuale e una su cinque sente la discriminazione anche nell’ambiente di lavoro. In Italia il 74% dei giovani LGBTQ+ tra i 13 e i 26 anni riferisce almeno un episodio di bullismo. Ursula Von Der Leyen, Presidente della Commissione europea, riferendosi al tema dell’uguaglianza LGBTQI+ e dell’essere liberi di essere se stessi nella Unione Europea: “Non risparmierò le forze quando si tratta di costruire un’Unione dell’uguaglianza. Un’Unione in cui ognuno possa essere sé stesso, amare chi desidera, senza paura di recriminazioni o discriminazioni. Perché essere sé stessi non è ideologia. È la propria identità. E nessuno potrà mai usurparla”.
In occasione di questa giornata la Commissione Pari Opportunità del comune di Caselle torinese ha organizzato una conferenza a Palazzo Mosca. L’intero dibattito è stato trasmesso in diretta su Facebook ed è ancora visibile sulla pagina della commissione. La moderatrice della serata, la vicepresidente della Commissione Pari Opportunità Angela Grimaldi, ha introdotto il tema proiettando due video e ha presentato gli ospiti della serata.
Sono intervenuti il consigliere comunale Alice Russello, un rappresentante di famiglie AGEDO Gianni Roggero, una esponente di Famiglie Arcobaleno Giziana Vetrano e la l’autrice Queer, casellese di nascita, Elsi Perino. Elsi ha diretto il film “Un uomo deve essere forte”, il primo documentario in Italia che racconta nella sua interezza una transizione di genere. AGEDO è un’associazione di genitori, parenti e amici di persone omosessuali e transessuali. AGEDO si propone di offrire ascolto e accoglienza alle famiglie e di prevenire il disagio giovanile attraverso un’informazione corretta e la sensibilizzazione partendo anche dal mondo della scuola. Famiglie Arcobaleno è un’associazione di genitori omosessuali che si fonda su vari pilastri: battersi, con un costante lavoro sociale, culturale e politico, per scardinare molti dei pregiudizi rispetto alla genitorialità LGBTQI+, chiedere una legge per il riconoscimento alla nascita da parte di entrambi i genitori, per i figli e le figlie delle coppie LGBTQI+ a prescindere dallo status della coppia e creare occasioni d’incontro tra soci e socie genitori o aspiranti genitori per confronti, condivisioni e riflessioni su questioni riguardanti il desiderio e l’esperienza della genitorialità.
Nell’ UE, il 47% degli intervistati LGBTQI+, vive in una grande città, l’ 11% nei sobborghi o nelle periferie di una grande città, il 30% vive in una piccola città o cittadina e il 13% in una zona rurale. Questi dati sembrerebbero supportare l’ipotesi che nelle grandi città ci si senta meno esposti e siano attivi più servizi di ascolto, associazioni e attività culturali legate alle tematiche in questione.