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Comune di Caselle Torinese
domenica, Ottobre 13, 2024

    Marsaglia, un anno dopo

    Intervista al sindaco della Città di Caselle

    È trascorso un anno da quando Giuseppe “ Beppe” Marsaglia è tornato a sedere sulla poltrona da sindaco della Città di Caselle Torinese ed è tempo di tracciare un consuntivo relativo a questi primi dodici mesi.
    A lui la parola.

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    “ Dodici mesi affatto facili, perché se da un lato c’era l’euforia determinata dall’aver vinto le elezioni con uno scarto così ampio nei confronti degli altri candidati, così ampio da confortarci e anche un po’ sorprenderci, d’altro canto bisognava cominciare a lavorare in un contesto completamente diverso rispetto a quello ravvisabile nei miei precedenti mandati. So che dire che la pandemia e la successiva crisi politico-economica hanno modificato in modo radicale le nostre vite e anche quello delle amministrazioni, ma è incontrovertibile che lo scenario in cui ci troviamo non sia che un lontano parente di quello a cui eravamo usi.”
    C’è qualcosa a cui ti riferisci in modo particolare?-
    “ Incredibilmente è aumentato il carico burocratico e come se non bastasse il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha creato un corto circuito per le imprese: una domanda eccessiva rispetto all’offerta, con un empasse che si esplicita in scarsissima partecipazione di attori nelle gare d’appalto, o sovraccarico di lavori con l’impossibilità di portare a termine nei tempi previsti le opere in cantiere.”

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    Ti riferisci in questo modo anche a ciò che sta capitando a Caselle, con i lavori stradali che da tempo angustiano i tuoi concittadini?-
    “ Per quanto riguarda l’aspetto burocratico, come già ti avevo detto a Settembre, c’era da fare un lavoro enorme nella riorganizzazione della “ macchina comunale” e devo dirti che adesso le cose cominciano a funzionare, anche se continuiamo a patire il fatto d’avere gli uffici municipali dislocati in tre sedi diverse. Ma su questo tornerò a dirti quando affronteremo il capitolo relativo al vecchio Baulino, perché immagino che tu abbia in serbo domande relative a questo argomento.
    Invece, venendo ai cantieri stradali, alla mancata, per ora, riasfaltatura delle nostre strade, sempre come avevo già detto nell’intervista di fine estate, occorre pazienza, tanta pazienza, visto che tutto il 2023 vedrà molte delle nostre arterie occupate da scavi e transennamenti. Quello a cui stiamo assistendo è una vera rivoluzione nel campo dei “sottoservizi” della nostra città. Un ciclo di lavorazioni così si fa ogni cinquant’anni e oggi ci tocca per poter ammodernare impianti e strutture sotterranee.
    SMAT sta sostituendo tubature dell’acqua potabile che erano ancora in Eternit; abbiamo elargito ben 11 concessioni per la posa della fibra ottica; per evitare di vedere ad ogni piè sospinto in azione i camion adibiti allo spurgo d’urgenza, in alcune zone casellesi abbiamo dovuto intervenire sull’impianto fognario; Terna ed Enel Distribuzione stanno attuando l’implementazione della rete elettrica per cercare di renderla più aderente alle necessità attuali. Se ci saranno sempre più auto che necessitano di colonnine e ricariche, con la situazione attuale, senza apportare modifiche, non potremmo minimamente avvicinare il futuro. Capisco i cittadini che sono stufi dei continui blocchi stradali, però tra poco tutto tornerà alla normalità e potremo affrontare anche e in maniera capillare il capitolo della riasfaltatura delle strade.”
    Poco fa hai giustamente immaginato che ti ponessi domande relative al Baulino. Da settimane una delle componenti dell’opposizione, “Progetto Caselle 2027”, tramite il suo capogruppo consiliare Endrio Milano, ha lanciato una proposta per cambiare la destinazione d’uso del vecchio ospedale: una residenza-alloggio per lo studentato in luogo dei nuovi uffici comunali tutti condensati in un municipio al Prato della Fiera. Così peregrina la proposta da non poter neppure meritare una presa in considerazione?_
    “ La proposta in sé è affatto peregrina e da trascurare, ma è inattuabile lì e adesso ti spiego perché.
    Convengo che si sia perso in passato troppo tempo per l’attuazione del nuovo Palazzo Comunale, però adesso il progetto è in attuazione, e se la prima gara d’assegnazione dell’appalto è andata deserta, adesso con una riedizione economica dell’impianto d’opera renderemo tutto più appetibile e agile per poter portare a compimento il tutto. Il cambiamento di destinazione d’uso comporterebbe l’azzeramento dell’iter burocratico e obbligherebbe a ripartire da zero, tra l’altro con orizzonti tutti da sondare e risultati difficili da cogliere e attese di anni e anni.
    Quello che Progetto Caselle 2027 propone l’abbiamo sondato e verificato leggendo con molta attenzione il bando del MIUR. Intanto non è così scontato che i soldi arrivino automaticamente, anche perché il Ministero pone vincoli e privilegia residenze che siano assai limitrofe alle sedi universitarie, sedi che siano raggiungibili a piedi o per mezzo di piste ciclabili. Nonostante questo però inoltreremo domanda facendo un tentativo riconvertendo la sede comunale di via Carlo Cravero in alloggi per studentato. La sede attuale dell’ufficio anagrafe dista circa soli 450 metri dalla stazione ferroviaria, stazione che, a partire dal prossimo 9 dicembre, sarà collegata ogni 15 minuti con Torino. Questa facilitazione di collegamento potrebbe rappresentare un bonus da giocarci per entrare in graduatoria e tentare di trasformare l’edificio in alloggi per studentato. Sarà molto difficile, ma ci proviamo. Così come tenteremo di creare un ostello. Abbiamo contattato organizzazioni che agiscono in questo ambito per capire quale sia la strada migliore da percorrere.”
    Quindi se ipotizzi di utilizzare la sede dell’anagrafe di via Cravero, questo significa che non rientra più nell’affare relativo alla creazione del nuovo municipio al vecchio Baulino. È così?-
    “ Quando ti parlavo di riedizione e rivisitazione economica del progetto mi riferivo anche a questo. L’edificio di via Cravero è stato ritenuto dalle imprese una parte di contropartita non soddisfacente per la realizzazione del nuovo municipio, per cui, per accelerare la creazione dell’opera, sarà il nostro Comune a mettere interamente il denaro necessario per costruire il nuovo Palazzo Comunale e cercherà di gestire con una proposta autonoma e diversa la sede di via Cravero.
    Venendo al trasferimento di tutti gli uffici al Baulino, non posso che confermare quello che ho già detto più volte: abbiamo necessità di condensare in un unico edificio le tre attuali realtà. Non possiamo continuare a rincorrere il tempo perché gli uffici sono dislocati in tre posti diversi.”
    Qualcuno teme però che l’operazione preveda prima lo svuotamento di alcune sedi storiche della nostra città e poi l’abbandono. L’esempio del Baulino condannato all’ingiuria del tempo è lì a monito…-
    “ Il palazzo di Piazza Europa potrebbe e dovrebbe essere riconvertito in uno spazio museale dedicabile a mostre temporanee o permanenti. Abbiamo già avviato proficui contatti con uno dei più grandi galleristi ed esperti in ambito nazionale e internazionale e che, per fortuna nostra, è casellese, Vincenzo Sanfo, e stiamo per trovare una soluzione in tempi brevi.
    Se poi ti riferisci alla scuola Collodi, come avevo ipotizzato nella serata organizzata da Progetto Caselle 2027, oltre a diventare sede dello sportello socio assistenziale, ospiterà ben 8 ambulatori di medici di famiglia che hanno già accolto e sottoscritto il nostro invito. Poi sono al nostro vaglio altri usi degli infiniti vani che lo stabile propone. La Collodi deve diventare un fulcro, un punto nevralgico di molte attività per la nostra popolazione.”
    – Tra gli edifici in abbandono, dobbiamo menzionare la vecchia e cara Stazione. Quand’è che la liberemo da questa abominia?-
    “ In Consiglio Comunale abbiamo presentato una variazione di bilancio per 300.000€ per poter dar corso alle cose in tempi rapidi. Non sempre però tutto dipende da noi. Quando c’è di mezzo la Soprintendenza l’iter, anche giustamente, viene rallentato perché occorre verificare che nulla leda l’impianto originario. Certo è che se poi si scopre che il progetto esecutivo non era mai stato inviato alla Soprintendenza e che esisteva solo un piano lavori per tirar su un ponteggio e la stesura di teli perché non ci piovesse dentro, capisci bene che siamo partiti molto da lontano. Comunque sia, sono fiducioso che i lavori possano concretamente partire da dopo le vacanze estive.”
    E della Metalchimica si sa qualcosa di nuovo?-
    “ Proprio di recente abbiamo avuto un incontro risolutivo con l’Arpa e entro la fine dell’anno potrà partire la demolizione con annessa bonifica.”
    E sul fronte Aree ATA tutto tace?-
    “ Per ora ho avuto un solo incontro con Hines, l’attore di maggior peso nella nuova proprietà subentrata ad Aedes. Dopo il nostro totale diniego, a seguito l’accantonamento del “mall”, a trasformare tutta l’area in zona da dedicarsi alla logistica, stanno valutando qualcosa di nuovo da sottoporci. Vedremo.
    Qualcosa devono produrre.”
    So che stai guardando con molta attenzione allo sviluppo che sta avendo l’idea che ha portato alla creazione del “ Cammino delle Valli…-
    “Sì, mi piace molto questa idea perché penso che possa avere una ricaduta formidabile sul commercio del nostro territorio. Il “ Cammino” è sempre più conosciuto e deve farci capire che una fetta del nostro futuro può anche passare da lì, da un turismo buono e sostenibile.
    Non dobbiamo sottovalutarne la portata e prepararci alla bisogna.”
    – Dopo dodici mesi che bilancio fai di questa tua prima annata?-
    – Un bilancio positivo. C’era da verificare come la nostra squadra avrebbe reagito e tenuto all’impatto con dover amministrare una città da tempo ferma e abbiamo impiegato un po’ perché tutti i meccanismi funzionassero al meglio. Però ci siamo e stiamo procedendo.
    Il quadro casellese non era affatto semplice, ma sono convinto che riusciremo a risolvere molti dei problemi che ancora abbiamo, magari attuando qualche ulteriore correzione di rotta.
    Vedasi ad esempio il progetto relativo all’area parco di via Suor Vincenza. Innestare un play ground lì, così troppo vicino alle case, non aveva senso e tra breve si vedrà cosa abbiamo in animo. Di certo via Suor Vincenza verrà riasfaltata, così come vedrà la conclusione la realizzazione del collettore per le acque meteoriche, che è un’opera importantissima. Siamo riusciti a inserirci nel PNRR e abbiamo sfruttato, grazie alla Regione Piemonte che ha subito sposato l’azione, alcuni fondi destinati al Sud e che il Sud non ha saputo utilizzare.”
    – Qualcosa che cancelleresti dall’anno appena trascorso…-
    “ Be’, qualcosa da cancellare c’è. Brutto constatare come la politica sia tanto cambiata da un po’ di tempo a questa parte. Capisco i ruoli e come l’ opposizione debba fare l’opposizione, ma quello che proprio fatico a comprendere è perché tutto si debba ridurre a biechi attacchi personali. Però c’è talmente tanto da fare che non ho tempo per occuparmi di certe cose. Guardo avanti e lavoro. Come ho sempre fatto e farò.

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    Elis Calegari
    Elis Calegari
    Elis Calegari è nato a Caselle Torinese il 24 dicembre del 1952. Ha contribuito a fondare " Cose Nostre", firmandolo sin dal suo primo numero, nel marzo del '72, e, coronando un sogno, diventandone direttore responsabile nel novembre del 2004. Iscritto all' Ordine dei Giornalisti dal 1989, scrive di tennis e sport da sempre. Nel corso della sua carriera giornalistica, dopo essere stato collaboratore di prestigiose testate quali “Match Ball” e “Il Tennis Italiano”, ha creato e diretto “Nuovo Tennis” e “ 0/15 Tennis Magazine”, seguendo per più di un ventennio i più importanti appuntamenti del massimo circuito tennistico mondiale: Wimbledon, Roland Garros, il torneo di Montecarlo, le ATP Finals a Francoforte, svariati match di Coppa Davis, e gli Internazionali d'Italia per molte edizioni. “ Nuovo Tennis” e la collaborazione con altra testate gli hanno offerto la possibilità di intervistare e conoscere in modo esclusivo molti dei più grandi tennisti della storia e parecchi campioni olimpionici azzurri. È tra gli autori di due fortunati libri: “ Un marciapiede per Torino” e “Il Tennis”.

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