“Musi e visi”, una mostra di Giada Gaiotto

Dal 9 al 16 luglio in un piccolo paese della Val d'Aosta, incastonato nel Parco nazionale del Gran Paradiso: Rhêmes -Notre-Dame.

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“Musi e visi” questo il titolo della mostra in cui Giada Gaiotto racconta ancora una volta la sua predilezione per il ritratto. In una sfida continua, con gesto veloce, coglie l’unicità di ogni essere, umano o animale che sia. La mostra sarà dal 9 al 16 luglio in un piccolo paese della Val d’Aosta, incastonato nel Parco nazionale del Gran Paradiso:
Rhêmes -Notre-Dame.

 

 

Di Giada il critico Angelo Mistrangelo ha scritto:

“I percorsi della pittura appartengono all’esperienza di Giada Gaiotto, all’osservazione del mondo animale e, in tempi recenti, a quello dinamico dello sport, in una sorta di racconto che si snoda attraverso forme, ritratti, emozioni vivissime. Formatasi all’Accademia Albertina, allieva di Radu Dragumirescu e Marco Cingolani, ha sviluppato un discorso dalla controllata resa delle immagini utilizzando il tratto grafico del disegno, la leggerezza dell’acquerello e la pittura ad olio per fissare il sorriso e l’espressione di Ezio Bosso o un volto femminile. Le esposizioni alla Galleria “Fogola-Dantesca” e all’Associazione Culturale Ossimoro di Torino, le partecipazioni alle rassegne di “Tramanda” a Chieri e alle collettive della “Tesoriera” e dei Parchi Nazionali, concorrono a delineare la narrazione di Giada Gaiotto che, di volta in volta, sottolinea il fascino delle corse al trotto o di un’impresa di Marco Pantani o la straordinaria performance della staffetta veloce italiana alle Olimpiadi di Tokyo. In ogni caso, si avverte la volontà di trasmettere il gesto di un atleta, lo sguardo di Renhold Messner e l’intensità espressiva di Roberto Bolle, che occupa lo spazio del teatro con un coinvolgente e sospeso passo di danza. E dai sontuosi cavalli arabi alla copertina per il libro “Il guardiano dei lupi e altre storie” di Mariarosa Ventura ed Ezio Giuliano(Edizioni del Graffio), dalle squadre femminili e maschili di ciclismo su pista alla lunga volata vincente di Filippo Ganna, si scopre la versatilità della Gaiotto nel descrivere con immediatezza una tappa del Tour de France e il concerto di David Garrett.”
Angelo Mistrangelo

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