“Ciao, volevo chiederti una cortesia.”
Inizia così il messaggio di un signore rimasto sconosciuto a Filiberto, un milite della Croce Verde Torino Sezione di Borgaro-Caselle e responsabile della comunicazione della Sezione.
Il messaggio prosegue in questo modo: ”Non so se hai saputo che qui nella cartiera di Mathi il mio collega Paolo Vigna, milite della Croce Verde Torino e tuo concittadino, è intervenuto tempestivamente a soccorrere un altro collega colpito da un infarto. Paolo gli ha praticato il massaggio cardiaco e chiamato i soccorsi. Quando è arrivata l’ambulanza con il medico a bordo e stabilizzato il paziente, medico e infermiere hanno fatto i complimenti al soccorritore. Inoltre i manager americani di tutte le cartiere europee, hanno voluto premiare questo loro dipendente con una pergamena di ringraziamento. A onor di cronaca ti devo anche dire che erano con Paolo anche due soccorritori della Croce Rossa”.
Conosciuta la notizia, abbiamo rispolverato l’articolo che avevamo scritto nel lontano 2018, nel corso dell’intervista alla squadra del “sabato pomeriggio”, quella dove milita Paolo. E sembra che il tempo si sia cristallizzato in quel 2018, quando dicevamo che in quella squadra “troviamo Paolo, il responsabile del sabato pomeriggio. Paolo, 56 anni dipendente di una cartiera, 8 anni di Croce Verde, con il giusto piglio del responsabile: autorevole e non autoritario”.
Paolo ha continuato da quel 2018 a vestire la divisa arancione dei soccorritori, ha combattuto con i suoi compagni del sabato pomeriggio le difficoltà del Covid e sono passati da allora altri cinque anni.
E lui è sempre così. Pronto a donarsi per il bene superiore di ogni cosa: la vita.
Nel ‘ 18 scrivevamo: “Ci viene subito in mente una celebre frase di Madre Teresa di Calcutta: quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno.”
Il gesto di un uomo straordinario, frutto degli insegnamenti della Croce Verde Torino con la messa a punto delle tecniche di rianimazione, ha permesso di salvare la vita al suo collega.
Ma quell’amore verso gli altri, senza se e senza ma, ha bisogno del nostro sostegno, del nostro grazie, del nostro aiuto morale per portarlo a conoscenza di tutti.
Paolo non ha fatto nulla per divulgarlo, ma è giusto che i suoi concittadini casellesi sappiano che vivono attorniati da angeli custodi, che in divisa o in borghese sanno come comportarsi di fronte a un qualunque evento di soccorso.
Questo è il grande valore aggiunto che acquisiscono i militi volontari della Croce Verde Torino e questo è l’enorme bagaglio di competenze che mettono a disposizione di tutti, ma proprio tutti e sempre. Paolo lo ha dimostrato in questa circostanza, e chissà in quante altre, perché i militi della Croce Verde Torino ci sono sempre, in silenzio, proprio come ha agito Paolo all’interno della cartiera di Mathi. Un grazie di cuore, Paolo Vigna.