Il centenario di Carlo Pollonera

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Carlo Pollonera nasce nel 1849 al Alessandra d’Egitto e scompare a Torino nel 1923; cento anni fa, dunque. La città lo ricorderà, magari con una mostra?
Il maestro – che soggiorna a Usseglio fra il 1909 e il 1913 dipingendo altresì Rive del Malone ( 1882 ), Il Malone ( 1881 ), Torrente Malone, si forma in Accademia sotto la guida di Andrea Gastaldi e anche di Fontanesi; s’accosta alla Scuola di Rivara e studia a Parigi le opere di Corot, Rousseau e dei pittori di Barbizon. Per ottenere una luce particolare negli anni 1906-1907, i dipinti presentano “una base a tempera”.
Nel passato s’è parlato di Giovanni Piumati, pittore al quale il museo di Viù ha dedicato di recente una minipersonale; Pollonera ritrae il Piumati nel 1885, sottolineando lo sguardo di un personaggio che studia e acquista i fogli leonardeschi attraverso mezza Europa.
Rimanendo nel campo della ritrattistica, cade nel 1904 l’opera di Pollonera Il pittore Raffaele al Pourtud: l’artista è colto mentre lavora al cavalletto ed è ben inserito nel paesaggio.
Si tratta di un pittore che dipinge nel 1897 l’opera Casolari di Col San Giovanni ( Viù ) già esposta al Circolo degli Artisti di Torino. Nei medesimi anni, il Pollonera realizza Colle ( sic ) ( Cortile ) rustico ( Colle San Giovanni ) per cui è più che plausibile che i due artisti abbiano lavorato insieme al borgo che s’adagia fra Viù e il Colle del Lis.
Il Pollonera riprenderà in pittura le fattezze de L’Amico Raffaele in un’opera esposta nel 1934 presso la milanese Galleria Scoponich. Un’amicizia, dunque.
Recentemente la Galleria Fogliato, nell’annuale rassegna dedicata ai pittori fra Otto e Novecento, espone il dipinto Temporale imminente in Valle di Viù: si tratta di una delle sette opere a noi note dedicate dal maestro alla valle che si conclude con il monte Lera e al Malone.
Nel 1909 Pollonera dipinge La rocca delle Streghe ( Usseglio ), olio presente nella Collezione della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino: vi è raffigurato un gran masso sovrastato da nuvolaglie, mentre agli anni 1912-1913 risalgono l’olio su cartone e l’acquerello Case rustiche a Usseglio e Case rustiche: tetti d’ardesia profilati contro i monti imbiancati, una solitaria presenza femminile, le lobbie di legno e una grande quiete contraddistinguono le due opere. Si tratta di quintane e angoli caratteristici di Usseglio simili alle abitazioni rustiche dipinte da Carlo Thermignon ( a quando una mostra ? ) e Giuseppe Sauli d’Igliano.
Siccome da molto tempo stiamo lavorando a un iniziale censimento di dipinti di paesaggi fra Langhe e Roero, citiamo alcune opere Carlo Pollonera, pittore che in tre occasioni è presente alla Biennale di Venezia: Chiesa di Murazzano ( esposta al palazzo della Cisterna nel 1927 ), Luna rossa (Murazzano )( esposta a Biella nel 1930 ), Prateria di Murazzano.
A conclusione di un dovuto ricordo, si ripropongono le parole di Marziano Bernardi rivolte a un pittore che ama dipingere “le rosse fioriture” dei peschi e dei ciliegi in fiore: “Quest’uomo ch’era un silenzioso e un solitario per temperamento, un ribelle e un intransigente; che non conosceva altro maestro all’infuori del vero …”
Nel 1998 a Carlo Pollonera l’Ed. Umberto Allemandi e C. ha dedicato un’ampia e raffinata monografia ricchissima d’immagini, curata da Aldo Picco, studioso della pittura piemontese dell’Ottocento e del primo Novecento. Abbiamo conosciuto Aldo Picco in un giorno malinconico per l’arte piemontese. Al momento di entrare nella casa di Sabina Pollonera, ci si avvede che la porta è stata forzata e che ben venti dipinti mancano dalle pareti, opere tutte di Pollonera: i capolavori. Nella pubblicazione Allemandi si ritrovano le relative immagini e le schede con la dicitura: “Opera trafugata dall’abitazione Pollonera prima dell’inventario dell’eredità giacente”.

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