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sabato, Luglio 27, 2024

    La Pro Loco di Caselle ospita l’esposizione e la conferenza del progetto “/imagine – Creare immagini dalle parole“

    La Pro Loco di Caselle ospita l’esposizione e la conferenza del progetto “/imagine - Creare immagini dalle parole“

    Presso la sede della Pro Loco in Via Madre Teresa di Calcutta 55 sono stati esposti i quadri del progetto “/imagine – Creare immagini dalle parole“. Un progetto casellese ideato da Luca Alberigo e patrocinato dalla Città di Caselle torinese, dall’Istituto Comprensivo e dal Lions Club Caselle T.se Airport. Gli alunni di quarta e quinta elementare con le loro maestre erano presenti alla mostra e hanno potuto ammirare i venti quadri generati dalla piattaforma di intelligenza artificiale Midjourney a partire dai venti temi da loro scritti e premiati dalla giuria. I quadri incorniciati riportano il nome dei bambini ideatori, la frase usata come prompt per generare l’immagine e tramite un QR Code è anche possibile leggere il tema completo. Dopo la visita alla mostra, i ragazzi sono stati coinvolti in una conferenza per un confronto aperto con la giuria composta da: Luca Alberigo ideatore del progetto, Elis Calegari Direttore del giornale Cose Nostre, il Sindaco Giuseppe Marsaglia, Giuseppa Muscato Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Caselle torinese e Fabrizio Frassa Architetto e artista. Vi sarà una mostra, aperta a tutti, nel mese di settembre. In questa occasione le opere saranno messe all’asta, in modo che il ricavato possa essere devoluto nell’ambito delle attività a scopo benefico organizzate dal Lions Club Caselle T.se Airport.

    Luca Alberigo rispondendo alle nostre curiosità, così descrive il suo progetto:

    Cosa ha mosso l’idea del progetto “/imagine – Creare immagini dalle parole“?

    Ho cercato di mettere insieme tre cose apparentemente molto distanti: l’immaginazione, la scrittura e la tecnologia. Nei giovani, continuamente “bombardati” da stimoli visivi attraverso i vari dispositivi, l’immaginazione viene sempre più messa a rischio perché alla mente chiediamo sempre meno di fare “astrazione”. Essendo nel Consiglio d’Istituto, con le insegnanti capita spesso di constatare quanto sia sempre più complesso far scrivere i più giovani. E poi c’è la tecnologia, in questo caso con le fattezze dell’intelligenza artificiale generativa di Midjourney.

    Come hanno reagito e interagito le insegnanti?

    In generale non posso che esprimere riconoscenza nei confronti dell’Istituto Comprensivo di Caselle, della Preside, professoressa Muscato e dell’animatrice digitale, l’insegnante Stefania Sparano. Ho scritto un documento di progetto e coinvolto la scuola, che ha risposto velocemente e in maniera molto partecipata. Certo, nel pieno dell’autonomia didattica di ciascun insegnante, non si poteva “imporre” la partecipazione al progetto, e infatti non tutte le classi hanno aderito. Quelle però che vi hanno preso parte, lo hanno fatto con un grande entusiasmo, sia da parte degli alunni, sia da parte delle insegnanti.

    Cosa ha colpito la giuria durante la lettura dei temi?

    Alcuni giurati hanno riscontrato una “omologazione” nella descrizione dei personaggi, spesso simili tra loro. I bambini, specie nella stessa classe, condividono in parte i loro riferimenti culturali. In ogni caso, la selezione non è stata semplice, perché sono arrivati molti temi. A voler cercare uno spunto di miglioramento per i piccoli scrittori, bisognerebbe lavorare sul vocabolario, a volte un po’ limitato a poche semplici espressioni. Avranno comunque tempo e modo di crescere, magari appassionandosi alla lettura.

    L’aspetto tecnico più complicato per estrapolare le immagini.

    Quando si pensa all’intelligenza artificiale, si immagina qualcosa in grado di connettersi alla mente di chi la utilizza, per realizzare qualsiasi richiesta o desiderio. Non è così. Siamo ancora all’inizio e utilizzando questo tipo di tecnologie, ci si accorge di quanto siano ancora estremamente limitate e di quanto la mente umana sia versatile e “intelligente davvero”. L’aspetto più sfidante di questo progetto è stato riuscire a estrarre le entità di significato dai temi dei bambini e usarle per porre con semplicità e chiarezza la richiesta all’AI. Troppo informazioni, periodi troppo complessi, l’eccesso di dettagli, sono tutti elementi che riducono la qualità del risultato finale. Questo “labor limae” ha rappresentato la sfida più complicata, richiedendo molte ore di elaborazione e raffinamento.

    Un commento al successo di questo progetto.

    Non so se sia stato un successo. Personalmente sono davvero soddisfatto e pieno di gratitudine per tutte le persone che vi hanno preso parte. I soci Lions impegnati nel reperimento del materiale, la Pro Loco che ha messo a disposizione i locali per l’inaugurazione, la studentessa Giulia Barbagallo, di “Digital Strategy” dell’ITS-ICT Piemonte, che ha impiegato il suo stage su questo progetto e i “colleghi” della giuria. Mi piacerebbe trovare il modo di sviluppare da zero un nuovo filone di progetti innovativi, che pongano al centro le fasce più vulnerabili, giovani e anziani su tutti, che li aiutino a comprendere che la tecnologia non è sempre pericolosa o rischiosa. Ci vuole conoscenza e consapevolezza, ma questo è fondamentale in qualsiasi ambito della vita.

    Vi saranno progetti simili in futuro?

    La prima esperienza ha messo in luce aspetti da perfezionare. Non so se ci sarà una nuova “edizione” del progetto “/imagine – dalle parole alle immagini con la AI”. Da una parte lo sforzo organizzativo è stato molto importante, dall’altra, credo che l’effetto novità sia un po’ esaurito. Ora ho in mente una nuova iniziativa, che potrebbe coinvolgere di nuovo i più giovani, questa volta però saranno gli studenti della secondaria di primo grado. È un progetto che punta di nuovo a far emergere la creatività e far capire che esiste anche un modo virtuoso e creativo per usare i nuovi media. Lo scorso anno scolastico, con l’associazione no-profit “Social Warning – Movimento Etico Digitale”, ho incontrato gli alunni della secondaria di primo grado di Caselle. Un momento di confronto e informazione sui rischi e le opportunità del web, che spero si possa ripetere.

    1 commento

    1. Bravissima Cri e fantastico Luca. Veramente il nostro futuro in questi meravigliosi ragazzi.

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