Venerdì sera è andata in scena la seconda “Notte Bianca” programmata dall’Amministrazione casellese e le vie del nostro centro storico si sono nuovamente animate grazie alle proposte di Artigian Gusto – eccellenze italiane by Different Events. Numerosi i punti ristoro e tante le tavolate, al pari delle bancarelle che in via Cravero, Via Torino e via Guibert hanno messo in mostra una bella varietà di prodotti.
Ottima davvero l’idea di trasformare il cortile di Palazzo Mosca in un angolo più intimo dedicato al benessere: idea assolutamente da riproporre e moltiplicare. Ci sono mille altri angoli della Caselle storica che meritano di essere valorizzati.
In attesa di veder riconsegnata all’onore del mondo la piazza della stazione ( senza auto a soffocarla, ripavimentata magari in porfido, sai che scenario sarebbe per ensamble musicali e spettacoli teatrali…), non sarebbe male se anche Piazza dell’Emigrante – che è una bella chicca – potesse ospitare angoli culturali e non solo gastronomici. Anche perché la risposta c’è stata. Tantissima la gente per vie, a confermare che, da dopo la pandemia, il trend si è invertito e che qualsiasi buon appuntamento per famiglie incontra successo. Occorre perseverare, magari alzando un po’ il livello della proposta musicale.
Buonissima l’idea di alternare punti ristoro e spazi musicali, pensa quindi che bello ci fosse pure un po’ di musica di qualità superiore.
Sono tanti i musicisti a Caselle e sono tanti quelli in Valle: hanno il pregio di essere bravi e di costare pochissimo. Perché non puntare su di loro?
Rassegne musicali live ce ne sono sempre meno. Certe cover o la riproposizione di stracchi imitatori mettono tristezza. Perché non tentare quindi percorsi nuovi, ancorché a basso costo? Pensiamoci, perché il prossimo appuntamento è dietro l’angolo. Il 9 Settembre, quando la notte da “bianca” si trasformerà in “verde”, vista la concomitanza con le celebrazioni del centenario del nostro Gruppo Alpini, merita una grande festa. Continuiamo nel solco tracciato, visto che alla gente piace la proposta, ma, allo stesso tempo, perché non incrementarla facendo conoscere altri angoli casellesi, vestendoli a nuovo con bella musica e qualche altro suggerimento intrigante?