Ferragosto: un termine che arriva da molto lontano. Al tempo dei romani era considerato il riposo di Augusto. La festività era stata istituita dall’imperatore addirittura nell’8 secolo a.C., ma la tradizione popolare della gita di Ferragosto, delle ferie, delle vacanze, si è instaurata fortemente negli ultimi decenni, specie da quando molti immigrati al Nord ritornavano a fare visita ai partenti rimasti nelle loro terre del lontano Sud.
I Casellesi invece approfittavano del giorno di Ferragosto per una gita giornaliera, quasi sempre in montagna, magari in prossimità di qualche santuario, dove poter anche santificare la festa che la chiesa cattolica dedica all’Assunzione di Maria. Molte erano e sono le feste mariane che si celebrano il 15 agosto in tutti i nostri paesi, e nelle valli alpine è un rincorrersi di feste patronali legate al nome di Maria.
Anche noi Casellesi festeggiamo la Madonna Assunta in Cielo, cui è dedicata la nostra chiesa parrocchiale di Santa Maria.
Ed è proprio da qui che partiamo per un tour casalingo ferragostano, con tanta tristezza nel cuore per la notizia della prematura morte dell’insostituibile Giorgio Aghemo.
Sono poco più delle 7,30 di martedì 15 agosto: il termometro segna 25 gradi, siamo in via Carlo Cravero per raggiungere la chiesa.
In lontananza Don Giovanni Balocco arriva a passo lento e insieme a Don Claudio per concelebrare la funzione festiva. Don Giovanni inizia la liturgia con l’esclamazione “Pochi ma buoni!” e la conclude utilizzando una frase bellissima: “Che sia per tutti un Ferragosto… saltellante”. Quale miglior augurio!
Cerchiamo un bar. Unici due aperti in tutta la città il bar di piazza Boschiassi e il bar de “Il dolce, pizza e…”. , dove troviamo Domenico che serve coadiuvato dalla mamma e non ci facciamo mancare la tazzina accompagnata da un maxi “bacio di dama”.
Pensiamo anche ad un saluto che ci sembra più che doveroso alle associazioni in città, partendo dal Gruppo Alpini: porte sprangate. Più che comprensibile, visto che si stanno preparando il loro centenario. Anche l’associazione d’arma dei carabinieri in congedo è chiusa: tutto sbarrato.
In compenso ci intrattiene il muggito delle mucche della vicina azienda agricola dei fratelli Nepote. I ruminanti non sanno cos’è il Ferragosto e necessitano di costante mungitura. Riceviamo poi gli auguri dal “ Casellese dell’anno” Antonio Lo Muscio: anche qui un cartello fuori della porta della ”Stella Polare” recita “Chiuso”, ma sotto un altro cartello non dimentica di ricordare ai cittadini la grande festa degli alpini del prossimo 9 e 10 settembre. Alla Residenza Nuovo Baulino, invece, la voce cortese della signora alla reception ci ringrazia per il pensiero e assicura che gli ospiti stanno tutti bene, sono al fresco dell’aria temperata costantemente e per oggi… “menù speciale”, ci dice.
Arrivano presto le 13 e sotto il Palatenda già si irradia una festosa musica. Il Centro Incontro Caselle ha organizzato un bellissimo, elegante intrattenimento, con pranzo sociale.
Ma potevamo non andare a curiosare cosa succede al “mare nostrum “ di Borgata Francia e Caldano?
Sotto un sole cocente una famigliola ha attraversato il fiume guadandolo e alcuni bimbi giocano felici, mentre due coniugi poco più in là leggono un libro prendendo il sole. “Come mai la scelta di rimanere a Caselle?”. “Prezzi cari, affollamento e difficoltà di spostamenti” ci dicono. “Ci hanno portato qui sul fiume, dove abbiamo mangiato frutta fresca e adesso ci rinfreschiamo nella Stura. Ci saluti Caselle”.
Torniamo verso il centro.
Alla stazione ferroviaria una hostess in rigorosa divisa Ryanair non desidera essere ripresa, sta aspettando la coincidenza per l’aeroporto: partirà per Londra alle 18: buon volo!
La giornata sta per terminare, sentiamo il termometro dei servizi essenziali.
Servizio di continuità assistenziale, ex guardia medica: il dottore di turno che ci risponde si trincera dietro il segreto professionale, tuttavia ci dice che è stata una giornata nella norma con telefonate per consigli terapeutici e qualche visita domiciliare. Più accoglienza alla locale sezione della Croce Verde Borgaro-Caselle, dove era di turno la nona squadra, e il milite che ci risponde precisa che pochi sono stati gli interventi. Piccole cadute con lievi lesioni, senza gravi traumi.
Alla Caserma dei Carabinieri, invece, il segreto è totale. Molto cortesemente il carabiniere di turno ci rimanda dal suo comandante. Comprendiamo la riservatezza ancorché telefonica e auguriamo buon lavoro. Alla Protezione Civile ci risponde Claudio Battistella: “Giornata nella norma, nessuna incombenza”. Più tardi però PierLuigi Bartelloni precisa: ”Siamo in pre-allerta per il disastro di Bardonecchia; se chiamati siamo pronti a partire”. Grande, encomiabile servizio della nostra Protezione Civile.
All’imbrunire, qualche famigliola cerca un po’ di sollievo con un gelato da Galta in via generale Guibert e quando chiediamo come abbiano trascorso il Ferragosto la risposta è simpatica: “In casa, al riparo dalla calura; adesso un buon gelato, anche se cercavamo una pizzeria aperta, ma è un po’ difficile”.
Intanto si è fatto sera, si sono accese le luci sulla città, il giorno di Ferragosto è terminato. Buona notte, Caselle!