La Corte Medievale di Palazzo Madama, Museo Civico d’Arte Antica di Torino, ospita sino al prossimo 10 ottobre due mostre “In cammino. La porta di Torino: itinerari sindonici sulla Via Francigena” e “Via Francigena for all”. Percorsi di turismo accessibile e inclusivo. Entrambe, percorrendo le antiche vie di fede del Piemonte, trattano argomenti di grande attualità: di un patrimonio di particolare bellezza fatto di natura, architettura, storia, culture, religioni e comunità, di turismo sostenibile, accessibile e inclusivo. A Torino è custodita la Sacra Sindone e il Piemonte è la regione dei Santi Sociali (san Giovanni Bosco, san Giuseppe Cafasso, san Giuseppe Benedetto Cafasso, i beati Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis) ed è terra di pellegrinaggi, ricca di testimonianze devozionali che, in modo differente, identificano i paesi e la loro storia, dai percorsi sindonici ai cammini della Via Francigena.
Nel medioevo le Vie Francigene (erano molteplici e non una sola!) collegavano con Roma i territori dominati dai Franchi (le attuali Francia e Germania), mentre successivamente indicavano (e indicano) quegli itinerari che i pellegrini, per la salvezza materiale del corpo e dello spirito, intraprendevano per giungere a Roma. Di grande interesse è la Via Francigena di Sigerico, che entra nella nostra Regione dalla Valle d’Aosta, attraversando il territorio morenico canavesano, il biellese e il casalese per giungere in Lombardia e quindi proseguire. In Piemonte ci sono circa 650 chilometri di itinerari percorribili, densi di ogni variare della natura e di testimonianze del fare umano, percorsi che permettono di conoscere architetture e arti poco note, ma preziose, tutte unite da una sostanziale identità di linguaggio.
Il Piemonte dei pellegrinaggi è raccontato con la mostra “In cammino. La porta di Torino: itinerari sindonici sulla via francigena” promossa dalla Fondazione Carlo Acutis, dalla Fondazione Torino Musei, in collaborazione con la Regione Piemonte.
L’esposizione è strutturata in quattro sezioni: la prima presenta sedici opere realizzate da giovani artisti che esprimono i loro concetti di viaggio, di pellegrinaggio, di spiritualità, ma che soprattutto raccontano emotivamente gli aspetti della morfologia del territorio Piemontese, del rapporto tra uomo, natura e cibo. “La meta, le mete. Sedici illustratori hanno percorso e declinato il cammino, il viaggio personale. È letterariamente la più sentita fra le metafore del vivere. L’hanno immaginato come un cammino dal monte al piano; una discesa dai monti, un andare nella piana circondata e protetta dai monti. Che sempre, nel paesaggio, stabiliscono l’orizzonte. I passi, i colli, i transiti”, spiega il curatore della mostra Giovanni C. F. Villa.
La seconda sezione, attraverso materiali video, permette al visitatore di immergersi nei paesaggi attraversati dalla via Francigena e dagli itinerari sindonici; la terza è caratterizzata da una grande mappa interattiva che evidenzia i cammini sindonici del progetto «Via Francigena for all», valorizzata e resa interessante dalle curiose fotografie che illustrano le numerose sindoni affrescate sulle pareti degli edifici collocati lungo il cammino. Sono dipinti talvolta ignorati, realizzati non da grandi artisti, ma che esprimono la profonda devozione popolare e un ciclo di arte lungo tre secoli. L’ultima sezione è dedicata alla provocatoria installazione “Vado e vengo” dell’artista torinese Carlo Gloria, proprio sul tema del cammino, del pellegrinaggio e sulla condizione dell’umanità.
Il progetto «Via Francigena for all», grazie ad un importante contributo ministeriale, è nato con l’obiettivo di rendere maggiormente accessibile e inclusivo, per le persone con disabilità, uno dei più storici cammini piemontesi sui tratti dell’itinerario Canavesano e della Valle di Susa. Inoltre, questo progetto affiancherà l’iniziativa «Chiese a porte aperte», il sistema unico in Italia di prenotazione, apertura e narrazione automatizzata di luoghi culturali tramite smartphone o QR Code che rende facilmente accessibili – tutto l’anno – 20 luoghi culturali lungo il cammino.