Un fotografo in Val di Lanzo

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Vittorio Marchis sr ( 1895 – 1983 ) fin dall’età di quindici anni ha tenuto un diario dedicato alle ascensioni e alle escursioni. Alla data 1900 leggiamo: “Da Viù, Colle San Giovanni, Tornetti, Polpresa, Colle della Ciarmetta, Usseglio, Madonna della Consolata Bellacomba”.
Nel 1910 incominciano a comparire alcune note sulle riprese “Autochrome”; successivamente , scatti di diapositive a colori.
Numerosi i premi vinti da Marchis: dalla Targa di bronzo ( CAI, sezione Biella ) alla Medaglia d’argento per il Cinquantenario dell’Unità d’Italia sino alla Medaglia d’argento al Concours Gevaert Wedstrijd ( 1912 ).
Il Consiglio Regionale del Piemonte ha dedicato a Vittorio Marchis sr una Mostra ( 2012 ) e sul catalogo figurano annotati i dettagli e le tappe dell’escursione “Rifugio Vaccarone e Rocca d’Ambin” compiuta nei giorni 16/18 Giugno 1927 ( 1 ). Alla prima immagine del catalogo La Levanna orientale dalla punta Gerard ( 1903 ) – nuvole confuse con i monti – fanno riscontro le fotografie a colori “Lumiére Autochrome” dedicate a Benot ( 2 ). Nel primo scatto la borgata che sovrasta Usseglio raffigura il campaniletto di San Lorenzo: due ragazzi seduti su di un muro di pietra che delimita la mulattiera e una contadinella con i secchi di rame appesi a una pertica, mentre una seconda immagine è più animata e presenta ben sei persone in posa; i bambini sono forse dei villeggianti.
Ponte del Diavolo ( Lanzo ) si legge sul cartoncino che inquadra una delle fotografie del catalogo: l’imponente arcata che scavalca la Stura è nitida e una “lama” d’acqua, in primo piano, accoglie le luci del giorno. È però Mezzenile negli anni 1912-1913 a maggiormente attrarre l’attenzione di Vittorio Marchis: le rustiche abitazioni dai tetti di lose accolgono ora le Donne al lavatoio ora una Piazzetta oppure una Fontana probabilmente costruita sotto un portico. Contadine con bambini in braccio, bianchissima biancheria ricamata, copricapo e candide mantelline illuminano le immagini, storicizzando altresì il paese della Bassa Val di Lanzo.
Fra le fotografie più ardite s’annovera Salendo alle Lunelle, Lanzo, Traves; le rocce sono possenti, toccate appena da brandelli di neve e proprio sulla cima di una di esse sono fotografati tre escursionisti profilati contro il latteo cielo.
Lontano dalle Valli di Lanzo, ecco Marchis riprendere il coraggioso volo di Leon Delagrange ( Torino, 1908 ) con un aereo ricco di “vuoti”, Riflessi sul Canale Michelotti, il gioco di luci/ombre presente nel cortile della Chiesa di Sause d’Oulx.
A sé, la diapositiva a colori ( 1912 ) Piano della Mussa toccata da tenui verdi; un’opera così riuscita che il pittore Natale Reviglio ha voluto ricavarne un acquerello che il fotografo conserva nel proprio studio “sopra la macchina da scrivere”.
Una bella scoperta, dunque, che si allinea con le immagini fotografiche di Ferdinando Fino che avevamo studiato anni or sono in occasione di una mostra e del relativo catalogo promossi dalla Società Storica delle Valli di Lanzo.

1) I documenti sono stati raccolti e catalogati nel 2012 da Vittorio Marchis jr.

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2) Nel giro di pochi mesi abbiamo collezionato due dipinti, due disegni e ora le fotografie legate a un sito, Benot caro a Cesare Ferro Milone e anche a pittori a noi contemporanei quali Carlo Vaulà che ha appena esposto i propri lavori in occasione di una minipersonale promossa dalla galleria “Arte Città Amica”.

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