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Comune di Caselle Torinese
sabato, Luglio 27, 2024

    Un inno alla vita

    Intervista a Filiberto Paganini

    Chi ha frequentato le varie “notti bianche” di paese, le fiere o altri avvenimenti, si è abituato a vedere i militi della Croce Verde Torino con la loro divisa arancio, zaino in spalla e in coppia, passeggiare per le bancarelle, per gli stand, per le vie della città.
    Numerose le loro assistenze durante tutta l’estate, tanto da farci incuriosire.

    E per capire chi c’è dietro questa macchina organizzativa abbiamo intervistato il responsabile della comunicazione della Croce Verde Torino, Sezione Borgaro-Caselle, Filiberto Paganini.
    Filiberto è innanzi tutto un milite giovanissimo, 24 anni, entusiasta e “innamorato” della Croce Verde Torino. Appartiene alla seconda squadra di Borgaro-Caselle e inoltre, essendo persona con disponibilità e cultura, ha accettato il considerevole, gravoso, incarico di responsabile della comunicazione della Sezione.
    “Cosa significa essere responsabile della comunicazione della Croce Verde Torino?”
    – Il ruolo non è altro che una delle numerose cariche all’interno del nostro ente. Mi occupo di intrattenere rapporti istituzionali e non con le altre associazioni, con i giornali locali, con i Comuni e con i cittadini, affiancando in tutto e per tutto il responsabile di sezione.
    Non c’è alcuna differenza tra un milite e un qualsiasi tipo di “responsabile” della Croce Verde Torino. L’unica cosa che cambia è che chi sceglie di mettersi in gioco con una determinata funzione, dedica un po’ più di tempo all’associazione. Molti volontari scelgono di svolgere un preciso ruolo oltre che quello di soccorritore: abbiamo un presidente, un vice presidente, un direttore dei servizi, i consiglieri, i formatori e i vari responsabili degli “uffici” che potremmo trovare in qualsiasi ente o associazione. La cosa bella delle nostre vesti è che non sono “divise”, non dividono, non hanno gradi di alcun tipo, sono infatti “uniformi” e in Croce Verde Torino ogni volontario è uguale all’altro.-
    “ Qual è il tuo modo di interpretare il volontariato?”
    – Il volontario è colui che sceglie di donare parte del proprio tempo e delle proprie energie alla società. È colui che ha seguito un corso, che ha superato un esame e che opera sulle ambulanze; è colui che presta assistenza sanitaria agli eventi cittadini, ai concerti; diffonde formazione del soccorso alla cittadinanza. Il volontario è una persona in grado di farsi pagare con un sorriso o con un semplice grazie.
    La Croce Verde Torino oltre tutto ciò è una vera e propria “palestra di vita”. Immaginate di avere a che fare con una piccola porzione di società: ciò da spazio a crescita personale e ad apertura mentale.
    Appena entrato in Croce Verde, nell’ormai archiviato 2018, la mia caposquadra mi disse: “Il volontariato è una forma di sano egoismo, perché quando lo facciamo ci sentiamo meglio, ci fa bene all’anima e al cuore, ma al contempo facendo bene a noi stessi facciamo del bene al prossimo”. Una affermazione che rimarrà per sempre in me e che condivido pienamente.
    Oltre questo aspetto “professionale”, c’è poi l’aspetto più “goliardico” e amichevole, se vuoi. La squadra diventa una vera e propria seconda famiglia, spesso sanno più cose loro, i componenti della squadra, che i miei genitori! –
    “E cosa fai quando cambi casacca e indossi quella del responsabile della comunicazione?”
    – Qui arriva la parte istituzionale delle mie attività in Croce Verde Torino. Spesso mi ritrovo a parlare con funzionari dei Comuni, con giornalisti, con rappresentanti di associazioni o più semplicemente, a volte, cerco di convincere giovani e meno giovani ad entrare in Croce Verde. Affianco il responsabile di sezione nelle manifestazioni pubbliche e spesso sono chiamato a dover parlare dinnanzi a platee di ogni genere. Dunque, una nozione che sto cercando di sviluppare, è quella della versatilità. –


    “Nello specifico, nella torrida estate, quante assistenze avete effettuato e dove?”
    – Questa è stata un’estate impegnativa: la nostra sezione è stata occupata in numerose assistenze di ogni tipo: le militesse e i militi, hanno presidiato gare sportive, come le partite di calcio a Borgaro, le gare di bocce paralimpiche che si sono svolte a Caselle; abbiamo prestato assistenza alle “notti bianche” dei due comuni del nostro territorio di competenza, abbiamo anche festeggiato i 350 anni della Cappella della Madonna della Neve a Rocca, manifestazione durata ben cinque giorni consecutivi, abbiamo presenziato a camminate solidali come quella organizzata dall’Istituto Comprensivo di Borgaro o da altre associazioni di volontariato. Senza contare tutte le assistenze, alle quali hanno partecipato anche i volontari della nostra sezione e organizzate dalla sede centrale di Torino. –
    “Alla tua giovane età, stante la crisi globale del volontariato, quale appello ti senti di lanciare ai giovani come te in cerca di qualche riferimento?”
    – Direi loro :” Provateci, abbiate fiducia in voi stessi, mettetevi in gioco. La società ha bisogno di noi, facciamo ricredere le vecchie generazioni, infondiamo loro fiducia nel futuro. Vi assicuro che svolgendo qualsiasi tipo di volontariato si riceve molto di più di quanto si dà. –
    “Sempre rivolgendoti ai giovani, se dovessi trasferire l’appello di cui sopra con una canzone, quale sceglieresti?”
    – Se dovessi tradurre questo messaggio con una canzone sceglierei “Viva la Vida” dei Coldplay. Il titolo parla da sé, sceglierei dunque un inno a questa vita meravigliosa e a coloro che fanno di tutto per preservarla dalle sventure e dalla malattia. –

    La pacatezza, l’eleganza nella risposta, la disponibilità di Filiberto sono contagiose, il tempo con lui trascorre come in un meraviglioso sogno. Ci piacerebbe ancora approfondire, ma ahimè, i tempi e gli spazi sono sempre tiranni, tuttavia la nostra redazione è sempre disponibile ad ascoltare la “voce” dell’ente, che è la voce di ogni milite che offre il suo tempo e il suo sacrificio gratuitamente da oramai quasi 50 anni, per Caselle, per Borgaro e per dove c’è necessità, proprio come recita il loro bellissimo motto “incontriamoci mai, ci siamo sempre”.

    Per info su attività o adesione all’ente, telefonare al numero 011. 4501741 tutte le sere dopo le 20 oppure contatto mail borgarocaselle @croceverde.org

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    Mauro Giordano
    Mauro Giordano
    Sono nato a Torino il 23 settembre 1947, dove ho studiato e lavorato in tre aziende del settore servizi fino a tutto il 2005, quando, raggiunta l’età pensionabile ho potuto lasciare tutti i miei incarichi. Risiedo a Caselle dal 1970, anno in cui mi sposai trasferendomi da Torino nella nostra città. Fin dal 1970 ebbi l’onore di conoscere ed apprezzare il fondatore del mensile Cose Nostre, il dottor Silvio Passera, il quale fin dal primo numero mi propose di scrivere notizie relative alla Croce Verde, ente di cui facevo parte come milite a Torino e poi come milite della Sezione di Borgaro, poi divenuta Sezione di Borgaro-Caselle essendo stato il fondatore del sodalizio nel 1975. Una più corposa collaborazione con il giornale è avvenuta negli ultimi tempi e sotto la direzione di Elis Calegari, anche per effetto del maggiore tempo disponibile. Attualmente collaboro - con piacere e simpatia -anche alla stesura di notizie generali, ma sempre con matrice sociale. I miei hobby sono sempre stati permeati da una grande curiosità di tutto ciò che mi circonda: persone, fatti, lavoro, natura, buon umore e solidarietà. Ho avuto modo di conoscere tutta l’Italia, ed è questo il motivo che ora desidero dedicare tempo a “Cose Nostre”.

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