Ci voleva il coraggio di Vittorio Mosca per proporre una serata così ai Battuti.
Portare la musica pop in una chiesa, con un gruppo formato da chitarre elettriche e batteria, non è una cosa usuale a Caselle.
Sì è vero, grazie ai concerti de La Novella, pezzi di musica “moderna” si sono già accostati ai nostri luoghi sacri, ma questa volta è stato diverso.
Così, a memoria, solo un’altra volta un gruppo musicale di questa fatta aveva l’ingresso in una chiesa casellese: era, se non vado errato, il lontano 1969 quando i Bolds di Gianni Mantovani e Gegè Bonicatto proposero brani della Messa Beat dei Barritas e io, con Giorgio Aghemo, Dario Teppa, Patrizia Bertolo, Marina Dolce, Angela Debernardis e tanti altri facemmo entrare, durante la messa grande della domenica, anche un brano di De André.
Ma torniamo alla serata organizzata da Vittorio sabato scorso. Ci voleva coraggio, ma ci voleva anche musica, e della buona musica.
I dodici pezzi che i “popforzombie” di Paolo Passera hanno proposto sono stati il miglior ingrediente che si potesse avere.
“Battuti” stracolmi, gente in piazza ché non aveva trovato posto, per una serata da non dimenticare.
Caselle ha bisogno anche di queste emozioni. Ha bisogno di coraggio…e di buona musica.
Basta cercare per capire che qui abbiamo l’uno e l’altro. Se si vuole.