Una scuola e abitazioni per 390 persone

Illustrato in Commissione Urbanistica il progetto dell’area RN1a

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Il nome, un po’ criptico, di area RN1a, contrassegna, nel piano regolatore vigente dal 2001, l’ampia area compresa fra l’ultimo tratto di via Colombo e il tratto di via alle Fabbriche prospiciente la Kelemata. Il 29 gennaio, nella Sala Consiglio di Palazzo Mosca, si è svolta la seduta della Commissione Urbanistica del Comune di Caselle, convocata dalla presidente di Commissione Sonia Fava e moderata dall’Assessora all’Urbanistica Antonella Passaretti. Oggetto della riunione, l’esposizione dell’avanzamento delle attività relative alla Variante Generale del PRGC, avviate nell’aprile 2021 dalla precedente Amministrazione Baracco, con un focus particolare sul Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica per l’area RN1a, lo strumento scelto dall’odierna Amministrazione Marsaglia per sbloccare una situazione di stallo perdurante da più di venti anni. A esporre i punti salienti del Piano, il folto team di professionisti incaricati per coprire tutti gli aspetti progettuali, guidati dall’ing. Sandrone dello studio SMA Progetti. Sandrone esordisce definendo l’area RN1a “l’unica vera espansione residenziale prevista nel piano vigente, che dà conclusione all’ambito urbano oggi esistente”. Essa comprende un’area servizi e un’area residenziale fortemente connesse e oggetto di progettazione integrata. Nell’area servizi, da realizzare nella prima fase attuativa del Piano Particolareggiato, un nuovo plesso scolastico, strade interne a 20 e 30  km/h (e quindi utilizzabili anche come ciclabili), spazi verdi alberati e parcheggi in materiale permeabile. Nell’area residenziale, cinque lotti edificabili, dimensionati per 390 abitanti, con edifici di altezze variabili da 4 a 7 piani fuori terra. Per recuperare le necessarie capacità edificatorie, il Piano ha individuato tre fra le aree più degradate del centro storico, da acquisire da parte del Comune per trasformarle in aree a servizi, da destinare in particolare a posteggi, funzionali al terziario commerciale esistente nelle vie principali del centro storico.
Si apre il dibattito, con le osservazioni di due delle tre minoranze presenti (assente Caselle Futura). Endrio Milano si dichiara deluso per una proposta che perde l’opportunità di risolvere i problemi di una parte consistente della città priva di servizi e di spazi di aggregazione; servirebbe anche la presenza di negozi di prossimità per favorire la socialità di anziani e nuovi residenti; critico anche sul trasferimento di cubature dal centro storico, ove servirebbe invece una strategia di rigenerazione urbana. Luca Baracco apprezza il lavoro fatto dai progettisti, ma è perplesso per quei tre edifici di sette piani: “capisco la necessità di addensare per recuperare spazio verde, ma quei tre mini-grattacieli sono fuori del contesto, anche storico, casellese”.

Un’altra Commissione Comunale, convocata come conferenza dei capigruppo dal Presidente del Consiglio Salvatore Messina per venerdì 26 gennaio, doveva servire a fare qualche passo avanti sul grave e urgente problema della carenza di medici di base a Caselle. Era stata invitata al proposito la dott.sa Spaccapietra, direttrice del Distretto di Ciriè dell’ASLTO4, che a inizio riunione ha però dichiarato di non avere la delega del suo direttore generale Scarpetta a parlare in presenza di giornalisti. Allontanatisi i due giornalisti di testate locali presenti, la riunione è proseguita a porte chiuse. Senza passi avanti significativi, tant’è che dopo la riunione il consigliere Milano ha presentato un’interrogazione per richiedere nuovamente la convocazione in seduta pubblica dei responsabili dell’azienda sanitaria.

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1 commento

  1. Costruire costruire e ancora costruire. Ecco la specialità di tutte le amministrazioni a caselle e sempre per fare lavorare le solite imprese

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