Il Genius Loci di Castroreale

(tratto dal sito www.borghipiubelliditalia.it):

La grandiosa macchina barocca dell’altare maggiore della chiesa della Candelora e l’Annunciazione di Antonello Gagini nella chiesa di Sant’Agata, sono solo due delle molte opere conservate in questo piccolo scrigno d’arte che è Castroreale, borgo di tremila abitanti svettante su vallate e colline della Sicilia che lambisce il mare Tirreno. Alla bellezza di un paesaggio dolce e cangiante, fatto di pendii e crinali, che abbraccia la vista delle isole Eolie con i rilievi dei monti Peloritani e, più giù, dei Nebrodi, corrisponde un prezioso assetto urbano. Portali bugnati del XVI e XVII secolo, balconi su mensole in pietra frutto del lavoro secolare di lapicidi locali, grate di ferro battuto, e poi le tribune dorate delle chiese, le sculture di pregio, le pale d’altare, gli splendidi polittici, i preziosi arredi sacri del Museo parrocchiale: sono le testimonianze del suo passato di città alleata dei re aragonesi, che Castroreale custodisce con cura.

L’acciottolato delle piazze e delle strade, mantenuto nella quasi totalità del centro storico, la distesa dei tetti ricoperti di tegole, il rispetto degli antichi materiali nelle facciate delle case, sulle quali si aprono piccoli balconi sorretti da mensole in pietra locale, con ringhiere a petto d’oca, i portali in arenaria, le fasce in pietra lavica che interrompono sui lati il selciato delle vie più antiche, rendendo agevole il cammino, conferiscono al tessuto urbanistico uno stile inconfondibile, nel quale è facile riconoscere l’avvicendarsi delle civiltà e degli eventi storici

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