– Buongiorno, per cortesia vorrei ordinare una pizza e una birra doppio malto per le ore 20. –
“Buongiorno Ezio, dica pure.”
– Dunque, vorrei una “Quattro formaggi”…ma…scusi, come fa a conoscere il mio nome? –
“Il suo nome si trova nella Banca Dati Clienti affezionati che ci ha trasmesso la gestione precedente.”
– Ah…. Precedente? Ma non è più la pizzeria “Mare di plastica e Pesce al mercurio?” –
“No signore, l’abbiamo rilevata noi e si chiama “Pizza Web”.”
– Ma basta là. Pizza Web? Mi sa di tecnologia… –
“Certo. Sono cambiati i tempi, e noi offriamo un servizio social, oltre alla pizza. Facciamo in modo che tutti i clienti si conoscano e interagiscano tramite le nostre pagine su Internet. Così, oltre alla pizza che rimane buonissima, avrà anche un sacco di amici in più con i quali chattare, scambiarsi foto e like.”
– Oh no…ma chi se ne frega degli amici finti…vabbè, procedete pure con l’ordine, e speriamo bene. –
“Certamente Ezio, il cliente per noi è al primo posto. E anche la sua salute. Posso darle un consiglio?”
– Dica pure. –
“Non prenda la “Quattro formaggi”, prenda la “Stracchino e rucola”.”
– Eeeeeh? Stracchino e rucola non mi piace, mi sa di vegano rachitico e triste. Perché? –
“Come Le ho detto, noi teniamo alla salute dei clienti. Lei ha l’alimentazione di un facocero, assume troppi grassi e troppi zuccheri. I suoi valori di colesterolo e trigliceridi sono alle stelle. Deve mangiare leggero.”
– Ma che…. Ma come si permette? Come fa a sapere i risultati delle mie analisi? –
“Incrociando i dati dello “Studio Veterinario Casellese” con il sito “Analisi on line” li abbiamo scaricati.”
– Ma questa è bella. Sono dati personali! E la privacy che fine ha fatto? –
“Signor Ezio, ma dove vive? Con le nuove tecnologie, la privacy non esiste più, siamo tutti controllati, seguiti, fotografati ovunque. Esiste solo per gli avvocati ed i loro clienti, quando ci sono delle cause in corso.”
– Vabbè, pazienza. Portatemi sta pizza che ho una fame tale che ho visto Baglioni suonare con i Monsters. –
“Se è sicuro, va bene, come vuole. Ma guardi che deve anche fare movimento: non può solo percorrere chilometri seduto sull’auto per sedersi nuovamente ad un tavolo e ingozzarsi di schifezze.”
– Ma cosa… significa? Ma quali chilometri? –
“Dai dati di Telepass Autostrade che abbiamo scaricato, ci risulta che negli ultimi 6 mesi si è recato quasi tutti i sabati in Francia, nelle Langhe, nel Monferrato ed in Liguria con la sua Balilla. Solo per mangiare.”
– (Sto pensando di acquistare un Kalashnikov al balun di Porta Palazzo e fare una strage) Ma come fate a sapere che sono andato a mangiare? Questa è un’altra violazione della privacy! –
“Non abbiamo violato niente, è stato Lei a mettere quintali di dati su internet, o meglio ha pubblicato un sacco di foto su FessCiuc. Che puntualmente ci sono arrivate.”
– Foto? Ma quali foto? Ma su FessCiuc non avete accesso al mio profilo, come avete fatto? –
“Ha ragione Ezio, noi non abbiamo accesso, ma un nostro amico comune sì, e ci ha girato tutto per aggiornare la nostra Banca Dati Clienti. Nella prima foto si trova alla “Sagra del Pesce fritto di Camogli”, mentre sbrana una balena alla griglia bevendo due litri di Nostralino fresco; nella seconda si sta mangiando un catino di raclette a Briancon bevendo Beaujolais, ovvero quell’acqua sporca che i Francesi boriosi spacciano per vino; nella terza si strafoga con un pentolone di Gnocchi al Castelmagno alla “Sagra dei Plin di Murazzano” bevendo Barolo con la cannuccia direttamente dalla botte; nella quarta si trova a Cuneo per gli “Assaggi di Cuneesi al Rhum” sorseggiando un Passito di Pantelleria, eccetera. Devo continuare?”
– Ma robe da matti. Ma sarò padrone di mangiare cosa voglio? Mi porti sta pizza, che mi passa la voglia. –
“Certo signor Ezio, ma mi permetta: dovrebbe limitarsi anche nel bere, sta esagerando.”
– (Con gli occhi venati di rosso da film horror) Cosa? Ma come lo sa? –
“Nei dati che incrociamo con la Polstrada, lei è stato fermato 5 volte: a parte la prima per il contrabbando di acciughe al verde, e la seconda per aver portato in auto due clandestini italiani al confine con la Francia (ormai in Italia i clandestini siamo noi italiani), nelle rimanenti tre il suo tasso alcoolico era elevato.
Anzi nell’ultima volta che l’hanno fermata Le hanno trovato tracce di sangue nel Dolcetto.”
– Ma non ci posso credere. Non sarò mica su “Scherzi a Parte”? Ma la vogliamo finire? –
“No, ma guardi che è tutto nel Suo interesse. Facciamo così: in via eccezionale le prepariamo la pizza ai Quattro Formaggi, a patto che riprenda regolarmente i medicinali che Le erano stati prescritti.”
– (Con istinto omicida) Quali medicinali? Ma cosa dice? –
“I medicinali per il colesterolo che Le sono stati prescritti dal Suo dottore, facendo due giorni di coda nel suo studio di Caselle. Dai dati dei movimenti della Sua Carta di Credito in nostro possesso, ci risulta che Lei ha acquistato tre mesi fa il farmaco Vialatrippa nella Farmacia “Ultima Speranza” di Caselle.
Ora, dal momento che una confezione contiene 30 pillole, è evidente che lei ha sospeso la cura da due mesi: questo, sommato alla sua pessima alimentazione, non Le fa niente bene. Tra l’altro, dai dati che incrociamo tra l’anagrafe e il cimitero, ci risulta che lei ha quasi 58 anni. Un’età a rischio, se non si riguarda.
Poteva almeno continuare a svolgere un minimo di sport. Che dovrebbe riprendere immediatamente.”
– Ma questo è incredibile! Ma potrò fare quello che voglio? Voglio la pizza! Ma…sigh…quale sport? –
“Dalle statistiche del C.S.R.P. (Centro Sportivo per Rimbambiti Piemontesi) in nostro possesso, risulta che lei si è iscritto in palestra nel lontano 1992, frequentandola per 2 mesi. Ma è stato allontanato perché molestava le ragazze e si addormentava sulle panche, poi molestava le panche e si addormentava sulle ragazze.
Allora si è cimentato con il calcetto, ma è stato cacciato perché segnava sempre nella porta della sua squadra.
Poi ha provato con la bicicletta, ma voleva desistere a causa di due infarti. Ma da quella volta che si è tolto il sellino, non ne ha più voluto sapere. L’unico sport che pratica è il biliardo, che non serve per la salute.”
– Maledizione, è tutto vero. Ma non pensavo che per ordinare una pizza si dovesse sostenere un interrogatorio…chissà se riesco a cenare, questa sera. Stiamo parlando troppo al telefono! Andiamo! –
“Vero signor Ezio. Le compagnie telefoniche ci inviano mensilmente i dati dei nostri clienti: lei sta troppo al telefono, Le converrebbe utilizzare una tariffa più conveniente, tipo la “Over 70” o la “Ultima chiamata”.”
– Eh no. Ora basta. Andate tutti al diavolo. Voi, la vostra pizza, internet, i social, il PC e la privacy. Me ne vado.
Voglio andare in un posto dall’altra parte del pianeta, dove si viva ancora in modo naturale e spontaneo senza tutte queste idiozie. Dove uno può ancora fare quello che vuole, quando vuole! Dove uno non è fotografato ogni momento a sua insaputa, e viene visto in tutto il mondo. Dove i telefonini non prendono mai.
Dove esistono ancora i telefoni a gettoni, i libri, i giornali e le macchine fotografiche a rullino. –
“Anche se Lei è un po’ “agé”, posso capire la sua arrabbiatura e la sua difficoltà nell’adattamento ai tempi moderni. Ma mi permetta, prima di salutarla, di dirle ancora una cosa.”
– Se questo significa non sentirla più, mi dica. –
“Non può farlo. Non può partire.”
– Cooosaaaa? E per quale motivo non potrei partire? –
“Ha il passaporto scaduto.”