Il sindaco di Mappano Francesco Grassi ha diffuso un comunicato stampa sulla situazione derivante dal deposito dell’istanza al TAR sulla legittimità dei bilanci dei comuni cosiddetti cedenti.
Un comunicato che, oltre a ribadire la posizione dell’Amministrazione mappanese, rinfocola gli animi, se mai ce ne fosse bisogno: “Come già annunciato, nel precedente comunicato, la notifica del ricorso non comprende l’istanza cautelare con la richiesta di sospensione immediata degli atti impugnati. Restiamo disponibili a negoziare le prossime fasi scorporo di Mappano che seguiranno alla delibera della Città Metropolitana.
Resta fermo che l’accordo deve essere equilibrato e in uno spirito di leale collaborazione e non deve prevedere il permanere di contenziosi contro l’istituzione del comune di Mappano e il blocco rispetto all’applicazione della legge istitutiva per quanto riguarda il trasferimento dei beni e del personale”.
Il primo cittadino ribadisce che non abbandonerà i tavoli, ma rovescia le responsabilità dell’eventuale fallimento delle trattative sull’ostruzionismo dei comuni cedenti: “Mappano non abbandonerà il tavolo negoziale, se avesse avuto tale intenzione, avrebbe già potuto farlo a luglio quando è stata rigettata la sua proposta di protocollo d’intesa in Regione ed è stato mantenuto il contenzioso presso il TAR, con la proposta per abrogare la legge istitutiva del comune di Mappano. Avremmo potuto abbandonare il tavolo negoziale anche quando ci sono state negate le necessarie risorse di personale ed economiche, ma non lo abbiamo fatto.
Se i comuni di concerto abbandonano oggi il tavolo negoziale se ne assumeranno in pieno la responsabilità politica ed in questo caso sarà inevitabile che la prosecuzione della separazione del comune di Mappano sia tutelata a livello giurisdizionale.
Ci auguriamo di essere, qualora fosse ancora necessario, stati sufficientemente chiari, sia nelle intenzioni che negli atti e ribadiamo, pur tutelandoci, la massima disponibilità ad una soluzione mediata del contenzioso”.
Continua il caos quindi… Oltretutto, se si vuole scegliere la strada della contesa legale, ci si assume il rischio di un esito incerto e, soprattutto, di tempi assai altrettanto incerti, in un momento in cui Mappano avrebbe bisogno di accordi urgenti.