In visita all’Aeroporto

Scuola Primaria

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Scoprire il fascino dei viaggi fin da piccoli e imparare a muoversi per il mondo con curiosità, libertà e rispetto per sé e gli altri. E’ con questa premessa che le insegnanti  e i ragazzi della IV B, IV C Rodari  e IVB  Collodi della scuola primaria di Caselle,  si sono recati in uscita didattica all’Aeroporto  di Torino. Un’iniziativa promossa dalla SAGAT, in collaborazione con la Polizia Aeroportuale, che si rivolge alle scuole del territorio a partire dai più piccoli della scuola materna e della scuola primaria.

L’obiettivo di questo progetto, è quello di fornire loro non solo gli strumenti necessari per diventare dei buoni viaggiatori divertendosi, ma anche scoprire come è organizzato un aeroporto, il mondo che gravita intorno ad esso, toccando temi seri e importanti come quello della sicurezza dei passeggeri. Ed è proprio grazie a questo che hanno potuto scoprire come lavorano gli animali a fianco della Polizia di Stato per tutelare, sicurezza e tranquillità dei passeggeri durante i viaggi in aereo.

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Cani e uccelli in “uniforme” per garantire la sicurezza di chi viaggia

Dietro le quinte dell’aerostazione, nell’area non aperta al pubblico, la cosiddetta area “sterile”, lavora personale specializzato coadiuvato da varie specie di animali. In quest’area i bambini hanno incontrato il servizio di falconeria  e la squadra cinofila antiesplosivo. Il falconiere e i suoi rapaci (la squadra dei falconieri dell’aeroporto di Torino, possiede una decina di esemplari fra cui un’aquila reale,  barbagianni, alcuni gufi e dei falchi) tengono a bada gli uccelli che gravitano intorno pista a tutte le ore del giorno e della notte. Chi prende l’aereo ogni giorno, staccandosi dal suolo della pista dell’aeroporto di Torino non ci fa caso, ma la sicurezza con la quale gli aeromobili decollano è frutto di calcoli e di normative precise. Tra i principali fattori, di “madre natura” da mantenere sotto controllo, c’è il bird-strike, fenomeno che avviene quando un gabbiano o un altro uccello viene assorbito o si schianta contro il motore del velivolo. Per evitare che ciò accada, il metodo più sicuro è quello di utilizzare i rapaci per allontanare le altre specie.

La squadra cinofila antiesplosivo della polizia aeroportuale di Caselle è formata da tre cinofili specializzati che lavorano in un insostituibile binomio “uomo-cane”.  Il collega a “4 zampe” è miglior ausiliario in questo mestiere e mai potrà essere sostituito dagli attuali, per quanto sofisticati, apparati elettronici. Antonio è il responsabile di questa squadra,  ed è il conduttore di Alma, un cucciolo di labrador di due anni addestrato come cane da ricerca, che lo accompagna durante il suo lavoro quotidiano. I cani impiegati nei nuclei cinofili per la ricerca degli esplosivi, vengono selezionati da cuccioli, attraverso una valutazione delle loro capacità e del loro carattere e sono affidati ad un militare conducente, con cui condivideranno tutta la loro “carriera” (ma spesso anche la pensione, poiché sempre più frequentemente i conducenti chiedono poi l’affido degli animali al termine del loro servizio). Il conduttore cinofilo, si occupa dell’animale e del suo addestramento. Fin da piccolo, il cane viene introdotto ai suoi compiti futuri, attraverso il gioco ed altre tecniche. Alma, oltre a instaurare un rapporto tutto speciale con Antonio, impara a ricercare, individuare e segnalare la presenza di sostanze esplosive.

Simulazione di un pronto intervento: allarme bomba

Ma prima di lasciare gli specialisti della sicurezza, i nostri ragazzi hanno assistito ad una vera e propria dimostrazione operativa. La squadra artificieri, il gruppo cinofilo di soccorso e i vigili del fuoco hanno messo in scena il ritrovamento di una scatola contenente una piccola quantità di esplosivo. E’ stato il momento di vedere Alma e il suo fiuto in azione. Nell’istante in cui il labrador ha trovato qualcosa, lo ha  segnalato al suo conduttore in modo molto pacifico sedendosi a terra. Un bocconcino e una coccola sono stati la ricompensa per aver fatto un buon lavoro.  Ritrovato il dispositivo, sono stati allertati immediatamente gli artificieri. Un poliziotto che indossava un tutone ignifugo e un casco di protezione, che lo faceva sembrare un palombaro, siè attivato immediatamente per riconoscere e neutralizzare l’ordigno. Messe in atto tutte le misure di sicurezza previste in questi casi  per disattivarlo, lo ha fatto brillare. Sono stati  i vigili del fuoco     a spegnere prontamente il piccolo incendio.

La gita è terminata con la visita della sala imbarchi dell’atrio partenze, un’area con tanti negozi e punti ristoro, per vivere un’esperienza da veri passeggeri.

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