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Comune di Caselle Torinese
venerdì, Aprile 19, 2024

    Una spremuta di… Buche!

    Domanda facile, facile: buca è sinonimo di …?

    Roma !!!

    Ovvio no?

    Ma è proprio così ovvio, ovvio?

    Facciamoci aiutare dai numeri e dall’informazione di secondo livello, quella che galleggia sotto traccia dei roboanti comunicati nazionali.

    “Con i suoi 129.000 ettari Roma Capitale amministra un territorio grande come quello di Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Catania e Palermo messi insieme. L’insieme delle sue strade ha una lunghezza di circa 5.500 chilometri. E’ una consistenza che non ha comparazione né con altre città italiane (Bari 550 Km, Bologna 770 Km, Catania 600 Km, Firenze 750 Km, Genova 1.400 Km, Milano 1.500 Km, Napoli 1.090 Km, Torino 1.300 Km, Trieste 380 Km) né europee (la Centralità di Parigi ne ha circa 1.880 Km).” Cit. sito ufficiale di Roma capitale.

    Detto questo, la situazione del dissesto stradale romano è indubbia: più dell’80% di queste strade ha urgente necessità di interventi, spesso, radicali. Un dramma!

    Ma vediamo come sta, oggi, Firenze che, per i dati numerici sopra esposti, presenta una realtà viaria ben più contenuta della Capitale.

    “Il Comune di Firenze ha mappato le buche in città e i dati parlano da soli: sulle strade del capoluogo toscano ad oggi ci sono circa 2.000 buche per un totale di 1.080 km di manto, ovvero una media di due buche al chilometro.” Cit. Il Fatto Quotidiano, 24.4.2018

    Ma guarda … e Napoli?

    “Le strade cittadine ridotte a mulattiere, non c’è né una ad essere stata risparmiata. E’ gravissima la situazione del manto stradale cittadino, costretto negli ultimi giorni a fare i conti con pioggia incessante, che ha trasformato le numerosissime buche in vere e proprie piscine più che in pozzanghere. Sono decine le buche nuove, che si aggiungono alle vecchie che intanto sono divenute veri crateri che mettono a rischio la sicurezza di automobilisti e centauri.” Cit. Sinapsinews, 8.3.2018

    Ma dai … al Nord mica capitano ‘ste cose; Genova, per esempio …

    “In Giappone quando un oggetto si rompe gli artisti riempiono la crepa con materiali nobili come lacca e oro creando vere opere d’arte perché dal dolore nasce una forma d’arte più potente. La tecnica, che si chiama Kintsugi, è stata in un certo senso adottata da uno street artista francese, Ememem che ha scelto di “curare” con l’arte le ferite del territorio( di Genova, n.d.r.). E così i buchi nei marciapiede o le scale sbrecciate vengono valorizzate da piccole mattonelle colorate che trasformano totalmente il, paesaggio.” Cit. La Repubblica, 10.10.2016

    Capito al Nord? Le buche mica le chiudiamo … le “valorizziamo” …

    Più o meno …

    “Il corpo senza vita di un anziano di 87 anni è stato trovato in una voragine, profonda tre metri, formatasi da due anni in via Berno, nel quartiere di San Fruttuoso, a Genova. A dare l’allarme sono stati alcuni residenti della zona che hanno notato il cadavere del pensionato all’interno della buca, che si era formata nel marzo del 2016 a seguito di un’ondata di maltempo.” Cit. TGCOM24 15.3.2018

    Ma, allora?…

    Allora riparlano i numeri, e al di là della propaganda da quattro soldi ci raccontano la cruda realtà.

    “Per sistemare tutte le strade (Italiane) come si deve, occorrerebbero circa 40 miliardi di euro. Una vera e propria manovra finanziaria di grosse dimensioni. Come si è arrivati a questa stima? Il dato è riferito dalla Siteb, l’associazione che riunisce le aziende, gli enti e i professionisti che lavorano nel settore della manutenzione stradale. Come scrive il Quotidiano Nazionale, oggi vengono usati circa 22 milioni di tonnellate di conglomerati di asfalto all’anno. Un dato che può apparire enorme ma che, in realtà, è la metà esatta di quella utilizzata nel 2006. Questo taglio non dipende solo dalle scelte delle amministrazioni locali ma soprattutto dai forti tagli alla spesa pubblica. “Ai Comuni è venuto a mancare il 60% circa dagli oneri di urbanizzazione”, spiega il sindaco di Ascoli Guido Castelli, responsabile finanze locali dell’Anci. E c’è un altro problema di non poco conto. L’ultima manovra finanziaria ha bloccato per tre anni il vincolo che tutti i Comuni avevano di destinare il 25% dei soldi raccolti con le contravvenzioni alla manutenzione stradale. Ovviamente in questo modo la borsa si restringe ulteriormente.” Cit. IlGiornale.it , 12.3.2018

    Capito? Le buche ci sono, da Bolzano a Lampedusa, e si moltiplicano in modo esponenziale; ciò che non c’è è la disponibilità economica dei Comuni e con la fantasia è un po’ difficile tappare le voragini …

    Santa matematica!!!

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