Un’altra tessera è andata al suo posto, nell’intricato (ed interminabile) puzzle delle Aree ATA. Il passettino in avanti riguarda due delle opere stradali che la società attuatrice dell’intervento, la milanese SATAC, si era impegnata ad eseguire contestualmente all’insediamento del COM. Le due opere sono quelle che ricadono nel territorio sanmauriziese, ed interessano la prima la ex S.P.2, la seconda la ex S.P.13. La convenzione che disciplina i due interventi è stata approvata dal Consiglio Comunale di San Maurizio a fine novembre scorso, e dal Consiglio Comunale di Caselle nella seduta del 28 gennaio 2019, e ora dovrà essere ratificata anche dalla Città Metropolitana. Il coinvolgimento di Caselle nella stipula di questa convenzione è legato alla complessa situazione in termini di proprietà della ex S.P.13, che è già diventata di competenza comunale nel tratto casellese, mentre è ancora in carico alla Città Metropolitana nel tratto sanmauriziese. Complicazioni della nostra cosa pubblica!
Vediamo i dettagli dei due interventi.
L’intervento che riguarda la ex S.P.2 in corrispondenza dello svincolo in Frazione Ceretta, regione Bottegone, prevede: l’eliminazione dell’impianto semaforico all’angolo con via Stura, l’eliminazione dell’impianto semaforico all’angolo con via Ceretta Inferiore; la realizzazione di una rotatoria in coincidenza dell’intersezione fra S.P. 2 e via Stura; questa rotatoria avrà diametro esterno pari a 26 metri, corsia di 7 metri e corona sormontabile di dimensioni pari a 1 metro; la realizzazione della rotatoria prevede anche la copertura di un tratto del canale Gora del Malanghero in via Stura.
L’intervento che riguarda invece la ex S.P. 13 consiste nell’ampliamento della stessa sia nel tratto di competenza casellese (a partire dalla nuova “rotatoria 3” in uscita dal COM), sia nel tratto sanmauriziese fino ad arrivare alla rotatoria esistente all’intersezione di via Fatebenefratelli, corso Italia e corso Piemonte. Su tale tratto di strada verrà realizzata una viabilità centrale, di competenza Città Metropolitana, e due controviali laterali, lasciati alla competenza dei due comuni ognuno per la sua parte.