Sin dalla sua entrata in servizio, il crematorio del cimitero di Mappano è stato scelto da molte pompe funebri di Torino nord, oltre che naturalmente delle Valli di Lanzo e del Canavese: pare sia più comodo, più elastico come orari di apertura e, cosa non da poco, più economico dei diretti “concorrenti” (per assenza di pagamento di diritti), ossia gli impianti di Torino (corso Novara) e Piscina, tanto che nel 2018 le cremazioni effettuate a Mappano sono state oltre tremila. Ma qualcosa è cambiato un anno fa: infatti nel marzo 2018 è stata approvata la Delibera n.17 dal Consiglio comunale, una delibera avente per oggetto “Diritti trasporti funebri – Approvazione tariffe”.
Cosa ha comportato questa delibera? Un aumento dei costi per i non residenti, in vita, a Mappano. Fino a prima dell’approvazione del documento, si applicavano le tariffe approvate dal Comune di Caselle, ovvero: una tariffa di 80 euro per “diritti inerenti trasporto feretro da altro Comune e destinato al cimitero del Comune di Mappano” o per “autorizzazione trasporto feretro destinato ad altro Comune”.
Come si può leggere nel testo della delibera, ”risulta necessario approvare le tariffe, per i trasporti funebri che interesseranno il territorio del Comune di Mappano”; “ritenuto opportuno approvare tariffe agevolate per quanto concerne il trasporto di residenti in vita nel Comune di Mappano”; “ritenuto necessario meglio specificare i diritti di trasporto legati all’ingresso, transito, sosta e uscita dei feretri o resti mortali destinati a cremazione presso il Cimitero di Mappano con conseguente uscita delle ceneri dal territorio del Comune di Mappano”.
Si è quindi proceduto a raddoppiare la tariffa per i non residenti che passa quindi da 80 a 160 euro. Però, le imprese hanno continuato a pagare secondo le vecchie tariffe e, con la chiusura dell’anno, dal Comune sono partiti i solleciti per pagare il dovuto ed anche gli arretrati di nove mesi. E proprio quest’ultimo punto è la “pietra dello scandalo” per l’ATIF (Associazione Torinese Imprese Funebri) che lamenta una mancata corretta informazione da parte dell’Ente. Ne sono seguite una serie di riunioni tra Comune e associazione per cercare di trovare una soluzione, anche perché è impensabile che, a distanza oltretutto di mesi, un’impresa vada a chiedere ai parenti di un deceduto di integrare quanto pagato…
Le parole del presidente ATIF, Ferruccio Benozzo: “Lunedì pomeriggio [11 febbraio; ndr] abbiamo incontrato Sindaco, Vice ed un dirigente. Ci hanno spiegato i motivi della delibera ed hanno parzialmente ammesso le loro lacune comunicative dovute alla difficile nascita dell’apparato amministrativo municipale. Pare però che la legge stia dalla loro parte e che quindi tali somme siano dovute anche per gli arretrati. A questo proposito ci riserviamo di consultare un nostro legale. Ovviamente tutto ciò sarà un disincentivo per le imprese funebri di Torino ad andare al crematorio di Mappano e prevedo un decremento dei numeri in tale impianto”. E quello dell’11 febbraio è stato l’ultimo incontro tenutosi tra le parti.
La dichiarazione della vicesindaco Paola Borsello: “Premetto che stiamo parlando di un argomento delicato e che necessita di molta sensibilità. Con la delibera approvata nel marzo scorso abbiamo approvato delle tariffe per i trasporti funebri: tariffe che non esistevano perché siamo un Comune nuovo e prima, logicamente, si applicavano quelle stabilite dal Comune di Caselle. Ritengo perciò non sia corretto parlare di un rincaro perché è stata istituita una tariffa ex novo. Esaminando i conti, ci siamo accorti di una notevole discrepanza tra il numero di cremazioni effettuate ed i versamenti corrisposti; di conseguenza, abbiamo mandato delle lettere di sollecito alle imprese interessate per recuperare quanto dovuto”.
“L’ultimo incontro avvenuto a febbraio ritengo sia stato positivo, anche perché ci ha permesso di conoscere le figure di riferimento delle imprese e queste ci hanno fornito degli spunti interessanti da approfondire”, prosegue la Borsello, “per quanto riguarda il recupero dei crediti che vantiamo stiamo valutando il da farsi. Dai primi dati non ci risulta comunque che ci sia stata una flessione nel numero di cremazioni effettuate. E’ poi, secondo noi come Ente, semplicistico affermare che i costi del servizio ora sono uguali a Mappano come a Torino e Piscina: sono situazioni diverse”.
“Comunque”, conclude il vicesindaco, “le cifre incamerate dal Comune servono a mantenere il livello di qualità dell’aria e della viabilità su determinati standard: stiamo parlando di una media di una decina di carri funebri, e relativi cortei, che passano sul nostro territorio ogni giorno. Sono numeri importanti e stiamo valutando di modificare la viabilità di accesso al crematorio attraverso la Reisina per evitare il passaggio nel centro paese. Siamo un Comune giovane e tutto è ancora in fase di approfondimento e costruzione: ci vuole un po’ di pazienza”.