Si è concluso il percorso del laboratorio dal titolo “Naturalmente scuola”, con un evento ufficiale alla scuola “Rodari”: l’inaugurazione dell’orto-giardino installato dagli alunni della primaria (prime e seconde elementari) insieme alle maestre Elena Isaia e Claudia Giovannini.
Il modulo “orto nella scuola” era finalizzato alla conoscenza e al rispetto del territorio e alla valorizzazione del cibo sano, come frutta e verdura. I bambini hanno potuto sperimentare un primo approccio alla coltivazione delle piantine da fiore e da orto, assistendo in modo diretto allo svolgersi del ciclo di vita delle piante. Spinti dal forte legame con la natura e dalla loro naturale propensione verso tutto ciò che è vita, hanno realizzato quanto prendersi cura delle piante sia bello e fonte di grande soddisfazione. D’altronde anche Maria Montessori, con le teorie sulla natura nell’educazione dei bambini, attribuiva a questa attività, grande merito per lo sviluppo sensoriale ed emotivo, riconoscendogli il pregio della responsabilizzazione, dello stimolo all’immaginazione e del controllo delle emozioni. Insomma, si incomincia dall’amore per la natura per imparare i valori come l’impegno, il sacrificio, l’attesa e la pazienza, il rispetto della natura e dell’ambiente in cui vivono.
Questo laboratorio ha avuto una durata di 60 ore ed è partito a febbraio. In un primo momento, i 27 bambini di prima e di seconda che hanno aderito all’iniziativa, hanno lavorato in classe, procedendo alla semina delle piante in vasetti e cassette. “Molte ne sono germinate e abbiamo ottenuto risultati lusinghieri, più di quanto ci aspettavamo”, dice Elena Isaia, la maestra referente del progetto. Appena il tempo ha permesso, i lavori sono proseguiti all’esterno nei giardini della “Rodari” e oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti. Un’aiuola rocciosa e una zona allestita con manufatti realizzati dagli alunni, ornano i due ingressi principali, mentre presso la scuola Collodi, non potendo disporre di spazi verdi, è stato allestito un orto verticale in pallet, una cosa molto “shabby chic”.
Tutto questo lavoro di coltivazione è stato fatto seguendo i preziosi consigli di Katia, la titolare del Vivaio di Fiore in Fiore che ha ospitato i bambini per ben due sabati in vivaio, dove hanno potuto trapiantare insalata e violette, fragole e verbena e dove hanno visitato anche le serre.
Una terza uscita è stata organizzata presso l’orto di Giorgio Valsania Onlus, dove grazie all’ospitalità di questa famiglia, i bambini hanno svolto un interessantissimo viaggio sensoriale, preparato da Sara Duranda, agronomo della Onlus, con un percorso destinato al riconoscimento di erbe e ortaggi, che ha coinvolto tutti i cinque sensi. Anche in questa occasione i bambini hanno dato libero sfogo alle loro capacità manuali, raccogliendo fragole e piantando patate e sono stati guidati in una visita alle serre per la coltivazione di ortaggi.