Vittima tra le vittime del Covid, tutto lo sport dilettantistico italiano.
Mentre i reiterati decreti del Consiglio dei Ministri si avvitano e cercano di ingarbugliare ancor di più la matassa, enti di promozione sportiva e molte federazioni affiliate al CONI lucrano qua e là alla ricerca di spazi reconditi e margini per consentire languide agonie.
Per il calcio “de noantri” tutto più chiaro. Dopo una settimana in cui, dopo la sospensione di tutti i campionati dilettantistici, sembrava che le almeno le scuole calcio potessero continuare la loro opera – tenendo lontano ogni contatto fisico – è giunta la mazzata della “zona rossa” a riportare al silenzio più vuoto ogni attività pallonara nostra.
Quindi, c’è ben poco da dire a proposito dei nostri rossoneri, relativamente al campionato di Promozione.
Dopo la sconfitta casalinga, già menzionata nello scorso numero, patita contro l’Ivrea Banchette, il Caselle avrebbe dovuto giocare contro l’Alpignano, ma il match veniva rinviato.
Nella sesta di campionato i nostri ospitavano il Barcanova e ne usciva un altro pareggio in una gara rocambolesca: un palo, un rigore sbagliato al 93mo, in 10 per 20 minuti, due ripartenze concesse in una gara dominata dall’inizio alla fine dai nostri. Questo il succo di una gara che ci ha visto pareggiare ancora una volta.
I gol di Zullo e Melillo ci hanno permesso la rimonta da 0-2 al due pari pur essendo in dieci. Ottimi gli esordi di tre fuori quota 2003: Edo Sorrentino, Stefano Gentile, Antonio Piras.
Prima della nuova clausura il Caselle ha reso visita al Lascaris, primo in classifica. I nostri non hanno assolutamente sfigurato, ma sono stati sconfitti per 2 a 0.
Poi è arrivato un altro “dipiciemme” e siamo di nuovo … nella bagna.
Elis