Arriva settembre, finisce la lunga estate ed il grande caldo… scendono le gocce della prima pioggia, le rondini partono per andare a svernare in paesi caldi e lontani, ricomincia la scuola. Si rivedono gli amici, si infilano nuovamente maglioncini e felpe, si ripensa nostalgici ai mesi di vacanza appena trascorsi. Si parla di green pass e di vaccini…si torna a parlare di zone verdi, gialle, rosse con un po’ di timore, ma si pensa anche ai propositi per il nuovo anno: la voglia di rimettersi a dieta, di iscriversi in palestra, di smettere di fumare o comunque di fare qualcosa a cui abbiamo rinunciato per molto tempo.
È ampiamente dimostrato che l’attività fisica regolare riduce il rischio di patologie cardiovascolari, quali ictus ed infarti, riduce il rischio di diabete mellito di tipo 2, di obesità e di sindrome metabolica, previene l’osteoporosi aumentando la densità̀ minerale ossea ed influisce positivamente sulla salute mentale, che masi come in questo ultimo periodo è sembrata mancare. Una attività̀ fisica periodica, svolta con le dovute cautele e in condizioni di assoluta sicurezza, è quindi un elemento imprescindibile per tutti. Proprio per poter svolgere attività fisica in sicurezza, è fondamentale sottoporsi prima ad una visita medica e ad un elettrocardiogramma (ECG) a riposo con conseguente rilascio di un certificato medico, una sorta di “green pass” per poter accedere alle palestre, in piscina ed in generale in tutti i luoghi in cui si effettua attività fisica.
Tale certificato, come previsto dal decreto legge dell’8 agosto 2014, può essere rilasciato dal proprio Medico di Famiglia, dal proprio Pediatra di libera scelta o da un Medico dello Sport (un certificato rilasciato da una figura diversa dalle precedenti non ha validità legale). Il certificato suddetto è valido per 12 mesi (altra similitudine con il green pass), con decorrenza dalla data di rilascio, a meno che nel corso dell’anno cambino le condizioni di salute del soggetto.
Ma è sempre necessario un ECG? Almeno una volta nella vita è necessario per tutti, ma per gli over 60 e per tutti i soggetti affetti da patologie croniche che comportino un aumentato rischio cardiovascolare, è richiesto un ECG annuale.
Cosa si intende per attività sportiva “non agonistica”? Si definiscono attività sportive non agonistiche quelle praticate dagli alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dagli organi scolastici nell’ambito delle attività parascolastiche, coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline associate, agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, che non siano considerati atleti agonisti e infine coloro che partecipano ai giochi sportivi studenteschi.
Il medico certificatore tenuto conto della visita effettuata, può richiedere un test da sforzo massimale o altri accertamenti mirati agli specifici problemi di salute. Nei casi dubbi si ci avvale del consulto del medico specialista in medicina dello sport o, secondo il giudizio clinico, dello specialista di branca.
Alla luce della pandemia in corso è utile ricordare alcune regole generali come il corretto lavaggio delle mani, l’utilizzo della mascherina e della distanza di sicurezza dove previsto e bere (tanto) da borracce monouso, con conseguente beneficio anche per l’ambiente visto il minor utilizzo di plastica.
Pronti allora ad affrontare questo autunno? Andiamo, è tempo di camminare….in sicurezza!