Nel numero di giugno di Cose Nostre avevamo dato notizia della malattia di don Claudio ed avevamo espresso i nostri auguri di pronta guarigione. Nell’occasione del nostro saluto prima del suo ricovero ospedaliero, don Claudio ci aveva anche riferito che appena avrebbe ripreso condizioni più normali di vita, ci avrebbe risposto. Con piacere riceviamo ora e pubblichiamo integralmente il suo scritto, rinnovandogli i sensi della nostra sincera vicinanza e gli auguri di pronta guarigione. Ricordiamo ancora-per chi fosse interessato-che ogni giovedì alle ore 18, si tiene nella Chiesa di Santa Maria un momento di preghiera comunitaria, con la recita del Santo Rosario appositamente dedicato per don Claudio e per tutti gli ammalati.
Carissime-carissimi.
Anzitutto vi ringrazio per il costante vostro ricordo che mi mette nelle mani del Signore e della MADONNA.
Ringrazio anche tutti coloro ai quali non ho risposto nei messaggi.
Sto chiudendo la prima settimana di convalescenza e, ritengo, in modo positivo, anche a detta dei medici.
Il Signore, anche con la collaborazione di tutti, mi offre questa possibilità: spero di saperla sfruttare al massimo.
Inizio a parlare in un modo un po’ più comprensibile: un passo alla volta.
La prossima settimana i medici che mi hanno operato e che mi stanno seguendo da Candiolo, facilmente stabiliranno le tappe per le varie sedute e cure da seguire: per quanto possibile vi terrò aggiornati.
Ringrazio Don Giovanni e i sacerdoti dell’Unità Pastorale che si alternano per non fare mancare i servizi alla nostra comunità.
Ringrazio anche tutti coloro che, a titolo diverso, sostengono le varie iniziative e i vari impegni per la vita della Parrocchia.
Mi mancano un po’ le “ferie” di Pialpetta: le sto passando un po’ diversamente (ma va già bene che le posso passare!). Speriamo per il prossimo anno.
Continuiamo a ricordarci con sincera amicizia al Signore e alla Madonna e arrivederci a presto.
Grazie sempre di tutto: spero di potermi rimboccare nuovamente le maniche con voi al più presto e di poter condividere l’Eucarestia.
Don Claudio