“L’autunno avanza lentamente, procede con grazia, inesorabilmente s’insinua, ma senza
eccessi, e ha un sapore di cose antiche, in parte trascurate, più spesso dimenticate.
L’autunno assomiglia a un merletto raro, invecchiato dal tempo e magari un po’ ingiallito,
nascosto in un baule di qualche secolo fa. Ma basta recuperarlo e osservarlo senza fretta
per comprenderne l’eterna, immutabile bellezza, e per afferrarne, stupiti e commossi, il
prezioso, inarrivabile incanto.
L’autunno sa di pioggia lieve e sottile, di ricordi sbiaditi, di fango e di nuvole a rincorrersi in
cielo. L’autunno è un profumo di cose buone, intramontabili passioni, intramontabili
illusioni”
È la stagione che più di altre evoca la calma dopo il furore della calura estiva, in questo ultimo
anno particolarmente feroce. Ed ecco che in modo repentino e silenzioso le temperature si
abbassano, permettendo di riprendere il ritmo regolare delle giornate. Mi piace l’autunno, portatore di frutti dolcissimi, di profumi inebrianti, di mosto, di conserve casalinghe. Di colori che lentamente e gradualmente ammantano gli alberi: come un pittore che ha deciso di abbondare sulla tavolozza. La brezza più leggera lentamente porta a terra le foglie dopo averle fatte volteggiare. Gli orti ci regalano abbondanza: cavoli e cavolfiori, porri, patate, barbabietole, insalate, carote, zucche permettendoci di realizzare ricette a tutto tondo. Tempo di vendemmia, di raccolta di frutti, di passeggiate nei boschi alla ricerca di funghi…
È la stagione che ci fa apprezzare le nostre case, la ricerca di un buon libro, un po’ di musica, una tazza di tè, biscotti profumati.
La preparazione di marmellate e conserve casalinghe è arte ormai consolidata, oltre i classici sapori che conosciamo bene ne possiamo inventare secondo i nostri gusti e ciò che passa il convento. Pere e amaretti, mele e cannella, cannella che ben si sposa anche con la zucca, le arance, le prugne.
È il tempo ideale anche per camminare, vicino a casa, lungo il fiume, sul bordo di un lago; il nostro territorio ci permette di farlo senza troppa fatica, i sentieri non sempre sono in buono stato, il sottobosco è un insieme di sterpaglie, foglie secche e qualche “corpo estraneo” , il paesaggio potrebbe mutare in meglio senza troppi sforzi, (giusto e doveroso promuovere giornate di pulizia collettiva, ma sappiamo che durano quanto un gatto in tangenziale…), è sulla coscienza collettiva che si deve lavorare, gli strumenti a chi di dovere (applicarli dove e se servono, come ci è stato proclamato nella recente campagna elettorale…).
Se ci spostiamo un po’ sui monti troveremo quella stupenda policromia sugli alberi che chiamiamo pomposamente “foliage”, il fogliame che si colora di giallo, arancione, rosso e marrone…
Il piacevole effetto dei colori degli alberi e il profumo di foglie allontanano lo stress e la
depressione, si chiama cromoterapia “en plen air” . Funziona, garantito.
L’autunno durerà poco per lasciare il posto al “generale inverno” ma prima possiamo preparare i nostri giardini per l’inverno, fondamentale la pacciamatura sotto gli arbusti e per coprire piante che col freddo scompariranno ma saranno vulnerabili alle basse temperature: le hosta, le calle, le campanule, le iris, le felci più delicate, le peonie e altro ancora.
Fino a quando le temperature non scendono troppo si possono piantumare rose perenni che
fioriranno in primavera, viole del pensiero, azalee e rododendri, ovviamente tutte le bulbose che
abbiamo tolto dal terreno. Ci saremo portati avanti con il lavoro e il nostro spazio verde con i primi caldi sarà in ottima forma.
Meraviglioso autunno, toccasana per il corpo e l’anima.
Atmosfere d’autunno
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Una poesia incantevole. Grazie per avermi regalato questo momento.