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Comune di Caselle Torinese
martedì, Ottobre 15, 2024

    Praticità e concretezza al servizio della mia città

    Intervista al vicesindaco di Caselle T.se Giuliana Aghemo

    Buongiorno Giuliana, vicesindaco di Caselle. O vicesindaca? Stando dietro al tormentone che si è scatenato con Giorgia Meloni Presidente del Consiglio oppure presidentessa, tu come preferisci essere chiamata?

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    Vicesindaco mi suona meglio.

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    Questa intervista si svolge nel tuo studio professionale di avvocato. Ci hai però anticipato che sono locali a cui tu sei particolarmente affezionata perché hanno una storia. Quale?

    Proprio in questa stanza, che è all’angolo fra via Torino e via Mazzini, c’era il negozio di ferramenta Formaggio di proprietà di mio bisnonno. Aveva l’ingresso che dava su via Torino, con l’alloggio comunicante col negozio e il deposito nel cortile. In questi spazi hanno vissuto prima i miei bisnonni, poi nonno Giovanni e nonna Luigina. Per questo ci sono molto affezionata.

    Hai citato tuo nonno Giovanni. Una persona il cui ricordo è ancora molto vivo qui a Caselle e con il quale avevi un legame molto forte, vero?

    A mio nonno Giovanni ero legatissima. Eravamo sempre assieme. Lui – io ero una bambina – mi portava in Pro Loco, quando ancora si confezionava il giornale nei locali del  Castello di piazza Boschiassi. Poi andavamo ai Battuti, ove nonno Giovanni era rettore della confraternita, e mi divertivo molto a suonare le campane e a recuperare la cera delle candele. Ero anche di casa a Palazzo Mosca, nei locali dell’AVIS di cui il nonno è stato per molti anni presidente e veniva anche mio papà Giorgio per le visite mediche ai donatori.

    Conosciamo l’impegno di tuo papà nella conduzione dell’Unitre, e il tuo personale con i Lions. Possiamo dire che l’associazionismo è nel vostro DNA di famiglia, ma anche la politica era di casa, e continua ad esserlo.

    Ho sempre, fin da piccola, sentito trattare di politica in casa: il nonno era stato consigliere comunale, e mio papà per un certo periodo sindaco di Caselle. Anche a me, in tanti appuntamenti elettorali, è capitato di essere contattata per essere inserita in lista, ma finora avevo preferito dare precedenza alla mia attività professionale. In questa tornata però mi sono resa conto che non era più sufficiente lamentarsi solo del degrado di Caselle, ma era ora di rimboccarsi le maniche. Ho capito che era il momento di provarci, e ho ritenuto di avere trovato in Beppe Marsaglia la persona giusta con cui condividere il progetto. Tutto si è svolto poi molto rapidamente, perché, come sapete, Beppe ha deciso solo ad aprile di andare avanti. La campagna elettorale è stata corta, ma ha consentito di creare un gruppo molto coeso, in cui mi sono trovata bene.

    E com’è andata come risultati, lo sappiamo tutti. Un risultato “col botto”, come ha osservato qualcuno. Però poi l’avvio di questa amministrazione è stato con fulmini e saette, soprattutto nella prima seduta di consiglio. Ora siamo arrivati alla quarta, e l’atmosfera sembrerebbe essere più rilassata. C’è chi ha osservato che in queste prime quattro sedute di consiglio hai fatto un solo intervento.  Timidezze ancora da superare?

    Non parlerei di timidezza. Da una parte, la maggior parte dei nuovi consiglieri, me compresa, non hanno precedenti esperienze, e quindi c’è anche molto da imparare. Per quanto mi riguarda, sono persona molto concreta, che non sopporta le perdite di tempo e le chiacchere a vuoto.

    Veniamo alle tue deleghe. Attività economiche – Cultura – Associazioni: un bel tridente! Sono tre campi che non per niente si prestano a molte sinergie. A fine giugno, quando hai cominciato ad operare su queste competenze, ti sei subito trovata l’impegnativa sfida di far ripartire il Settembre Casellese dopo due anni di quasi stop per la pandemia. Come è andata?

    Per me il bilancio è stato positivo, nonostante il poco tempo che abbiamo avuto a disposizione quest’anno. Avevo finora vissuto il Settembre Casellese da cittadina qualsiasi, giudicandolo dall’esterno come un contenitore di eventi talvolta un po’ ripetitivi. Mi sono invece resa conto di quanta partecipazione e voglia di fare viene messa dentro dalle tante associazioni che ci lavorano. Ho capito che è una manifestazione che ha molte potenzialità.

    Attività economiche: essendo l’Agricoltura inserita fra le deleghe di un altro assessore, le Attività Economiche con cui sarai più impegnata sono quelle dell’Artigianato e soprattutto del Commercio, in special modo il cosiddetto Commercio di Vicinato. Hai qualche idea per rilanciarlo, e in particolare, per contrastare le tante chiusure di serrande che ci sono state?

    Noi come Amministrazione abbiamo avviato un dialogo con l’Associazione Commercianti, ma vorremmo cercare di coinvolgere tutti, e non solo quel terzo dei commercianti che ha la tessera dell’Associazione. Pensiamo di farlo tramite i Comitati di Via: sono 11 zone in cui la città è suddivisa e ognuna ha un referente che la rappresenta e dialoga con noi.

    Il sindaco di Caselle è stato il primo ad annunciare, già a settembre, la decisione di non installare quest’anno le classiche luminarie natalizie. E i commercianti non l’hanno presa bene. Poi anche diversi comuni a noi vicini hanno adottato la stessa decisione. Qui poi come Amministrazione avete lanciato il progetto “Natale: Caselle si accende di Gentilezza”. Quali le motivazioni e come sta andando?

    Il messaggio che ha voluto lanciare l’Amministrazione con il progetto “Natale: Caselle si accende di Gentilezza” rappresenta un’opportunità per far parlare di sé. Un Natale tinto di lilla, che è il colore della gentilezza, proprio perché diverso dai canoni tradizionali, è finalizzato ad attirare curiosi e potenziali clienti. L’allestimento e gli addobbi dei punti illuminati della città verranno realizzati con luci a led a basso consumo. Questo non significa che Caselle resterà al buio per il periodo delle festività natalizie. Verranno coinvolte tutte le scuole nell’ottica di far confezionare a bambini e ragazzi i decori per i classici alberi di Natale che verranno installati in piazza Boschiassi per il periodo delle feste e, poi, piantati nei giardini delle medesime strutture scolastiche. Sono poi allo studio la realizzazione e l’organizzazione di eventi ed intrattenimenti tipicamente natalizi: per cui non vivremo un’atmosfera natalizia amara, ma semplicemente sarà un po’ diversa dal solito.

    Un’altra recente iniziativa, che sembra avere avuto un buon riscontro dalle famiglie casellesi con bambini o ragazzi in età scolastica, è quella presa per rendere disponibili nei mesi di novembre e dicembre, in orario extrascolastico,  dei laboratori psico-evolutivi e teatrali (questi ultimi in collaborazione con Lunathica), ospitati nei locali della Pro Loco.

    La nostra Amministrazione vuole essere molto attenta ai settori dell’infanzia e dell’adolescenza e riteniamo, in particolare, il teatro un linguaggio molto indicato per consentire ad ogni bambino/ragazzo di esprimersi rafforzando la propria sicurezza emotiva, anche nell’ottica di una normalizzazione delle criticità emerse nel corso della pandemia. Un ringraziamento alla Pro Loco e a Lunathica per l’opportunità data ai più piccoli. Restando in tema teatrale, allargato anche agli adulti, voglio anticipare che porteremo a Caselle un ciclo di spettacoli teatrali del circuito Libere Gabbie: la prima data sarà il 3 dicembre e poi seguiranno, sempre in Sala Cervi, uno spettacolo al mese fino ad arrivare a giugno 2023.

    Per chiudere, un’ultima domanda. Beppe Marsaglia nella sua intervista di inizio mandato ha detto chiaramente che il suo impegno come sindaco sarà per questi cinque anni, e non per un doppio mandato. Cinque anni che dovrebbero servire a far crescere nel frattempo una nuova classe dirigente, a cui consegnare il futuro della nostra città. Immagino che molti te l’avranno già detto che devi “studiare da sindaco”.

    Sì, qualcuno me l’ha già detto. Io penso di essere persona pratica e concreta: io vado avanti, passo per passo, e porterò avanti fino in fondo l’impegno che ho già preso. Poi si vedrà.

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    Paolo Ribaldone
    Paolo Ribaldone
    Dopo una vita dedicata ad Ampere e Kilovolt, ora dà una mano a Cose Nostre

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