2023, ci siamo! Sono trascorsi tre anni da quel fatidico 31 dicembre 2019, giorno in cui la Cina comunicava al mondo la diffusione di un cluster di polmoniti atipiche, poi denominate Covid-19.
In questi tre anni abbiamo dovuto combattere una pandemia devastante, con milioni di morti in tutto il mondo e con la necessità di adeguarsi a nuove regole come il lockdown, l’isolamento e la quarantena, le mascherine ed il distanziamento. Non basta, dopo più di 70 anni di pace in Europa, Il 24 febbraio 2021 la Russia invade i territori ucraini e da allora le immagini di morte e distruzione vengono proiettate ogni giorno dalle tv di tutto il mondo (immagini che eravamo abituati a vedere in bianco e nero nei vecchi documentari delle 2 guerre mondiali) e così ci ritroviamo coinvolti in vari modi in un conflitto che a sua volta si trascina dietro la crisi economica con l’aumento del costo della vita, dalle bollette impazzite alla spesa di tutti giorni. Il 2022 è stato anche l’anno della lotta per i diritti delle Donne in Iran e delle meno note guerre in Afghanistan, Siria, Yemen, Somalia…. ok ok può bastare così.
Vi propongo di ripensare a tutto ciò che di negativo è accaduto e sta accadendo intorno a noi in modo diverso. Proviamo a considerare questo periodo come una attesa, intesa non come immobilità, ma come l’attesa di qualcosa che sta arrivando, l’attesa di un cambiamento. Non si tratta di cieco ottimismo, ma di un modo per affrontare la vita con una prospettiva diversa. Senza una visione a lungo termine tutto può sembrare più complicato di quanto lo sia davvero.
Chi non ha percepito questo periodo come una fase di disfatta ed impotenza? Proprio come un bruco che deve attraversare una fase distruttiva per poter rinascere. La crisalide rappresenta quindi uno stato di quiescenza, in cui l’insetto completa la metamorfosi con una serie di cambiamenti che trasformano il bruco nella sua forma più maestosa, la farfalla. La bellezza della farfalla è in realtà già presente nel bruco, anche se apparentemente non può essere rilevata. Ed è proprio ciò che accade agli esseri umani: in ogni persona vi è potenzialmente tutto lo splendore di ciò che si è.
Il saggio cinese Lao Tzu diceva: «Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo la chiama farfalla».
E allora cosa possiamo fare per vivere al meglio questa trasformazione? Iniziare il nuovo anno con nuovi obiettivi. Prima di tutto prendendosi cura di sé stessi: facendo attività fisica all’aria aperta; mangiando in modo sano preferendo il cibo a km0 e di stagione; per chi fuma, smettere di fumare dovrebbe essere uno dei principali propositi per questo nuovo anno, sarebbe un ottimo investimento per la propria salute ed anche per le proprie tasche. Inoltre potrebbe essere utile un piccolo investimento come l’acquisto di un bel libro, di un biglietto per un museo o per una serata al cinema o al teatro, da trascorrere con le persone che ci fanno stare bene. E, se possibile, programmare anche un piccolo viaggio, anche di pochi giorni, alla scoperta di un posto che magari abbiamo tanto desiderato ma che per vari motivi non abbiamo mai potuto visitare. Potrebbero sembrare consigli atipici eppure si tratta di un cambiamento verso il bello ed il sano che ci permetterà di stare meglio. Una volta raggiunta la pace ed il benessere con il proprio corpo e la propria mente, ci si potrebbe dedicare agli altri, a chi è più indietro di noi, a chi ha dei bisogni che potremmo colmare, almeno in parte, con le nostre energie. E allora vi auguro che possiate vivere questo 2023 come una farfalla dopo questi anni da bruchi. Che poi non è vero che le farfalle vivono un giorno solo: possono vivere anche un anno intero, come nel caso della farfalla Gonepteryx Cleopatra. Auguri a tutti voi!
Come una crisalide
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