Egregio signor Direttore,
desidero condividere con lei e con i lettori un episodio che ho vissuto.
Sono le 8 del mattino di alcuni giorni fa e mi trovo in ospedale a Cirié per un esame clinico. Essendo giunto in anticipo rispetto all’orario, decido di bere un caffè. Mi metto in fila per pagare la consumazione alla cassa. Davanti a me un giovanotto in evidente stato di necessità, sia sul piano della salute che su quello riguardante la lingua. Si esprimeva, ma la cassiera non comprendeva ciò che le veniva detto, neppure in inglese e il tempo passava. La fila di clienti formatasi dietro al giovane straniero nel frattempo iniziava a rumoreggiare in segno evidente di protesta. Dietro di me un “camice bianco”, che, vista la scena, è uscito dalla fila, si è scusato e si è avvicinato al giovanotto. Cercato di capire le esigenze, ha ordinato un cappuccino e un panino. Il giovanotto in quel momento era ancora più in imbarazzo in quanto non aveva sufficiente denaro.
Il “camice bianco” ha pagato e ha lasciato il resto al ragazzo che, ritirata le merce, si è recato dignitosamente in disparte per consumare, ringraziando con gentilezza il benefattore.
Pochi dei presenti hanno notato il gesto nobile del “camice bianco” e poco dopo la fila si è dissolta, ognuno è andato per la sua strada.
Ho voluto raccontare e condividere con lei e i lettori questo episodio, perché nello stesso istante in cui ho visto la grande difficoltà del giovane, ho pensato che se io fossi nato dalle sue parti oggi avrei potuto essere al suo posto.
Ed ho pensato ancora ai tanti nostri nonni e magari anche genitori emigrati nelle terre lontane d’America, le cui difficoltà saranno state esattamente come quelle del nostro giovanotto di oggi.
Ma il pensiero più grande è andato a quell’anonimo angelo che con un gesto da nulla ha permesso a una bocca di sfamarsi, ed ha evitato che il rumoreggiare della gente in coda potesse trasformarsi in un momento di razzismo.
Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Grazie Direttore per l’ospitalità.
Con i miei migliori saluti.
Lettera firmata