“C’è chi viaggia per sé stesso e chi viaggia per raccontarlo agli altri”, M.E. viaggiatrice casellese
Come premesso nel numero di febbraio, iniziamo il racconto di questo Paese visitato nel dicembre scorso con Anja Wenger, e partiamo dalla sua capitale.
Tokyo è una metropoli immensa che si suddivide in molti quartieri, ognuno con il suo carattere unico. Ovviamente parlando di una megalopoli con oltre 24 milioni di abitanti e una superficie di 2.200 chilometri quadrati, tanto per semplificare mi concentrerò sui quartieri che abbiamo visitato.
Asakusa, il quartiere storico
Anja Wenger ad AsaKusa
Asakusa è una delle zone più antiche e caratteristiche della città, in cui si respira un’atmosfera completamente diversa da quella dei quartieri più moderni. In centro si trova il famoso Senso-ji, il tempio buddista più antico di Tokyo, che si raggiunge percorrendo Nakamise-dori, una stradina con decine di negozietti che vendono souvenir di ogni tipo.
Tempio Senso-ji: il tempio è dedicato a Kannon, venerato nella religione buddista. Secondo una leggenda, nell’anno 628 due pescatori, Hinokuma Hamanari e Hinokuma Takenari, trovarono una statua d’oro di Kannon nel fiume Sumida. Il capo del villaggio, Hajino Nakamoto, riconobbe la sacralità della statua, e decise di conservarla nella sua casa ad Asakusa, opportunamente trasformata in tempio in modo che tutti potessero venerarla.
Il Senso-ji, conosciuto anche come Tempio di Asakusa Kannon, è costituito da un edificio principale e da una pagoda a cinque piani. All’ingresso si trova Kaminarimon o “Porta del tuono”, più avanti di fronte al tempio troviamo l’Hozomon o “Palazzo del tesoro”, costruito nel 942 e ricostruito dopo la sua distruzione causata da un incendio.
Tsukiji, il mercato
Vanni a Tsukiji
Il mercato di Tsukiji è il mercato ittico più famoso di Tokyo e del Giappone. Questo quartiere ha segnato la storia della città e continua a farlo anche dopo aver spostato la sua storica sede nell’autunno 2018.
Le prime attività risalgono al 1935 e sebbene svuotata della sua secolare attività commerciale, l’area conserva ancora un certo fascino e molti dei negozietti e dei ristoranti all’esterno del vecchio mercato sono rimasti al proprio posto.
Il pesce è il grande protagonista, ma non l’unica specialità ad affollare le bancarelle, al mercato di Tsukiji c’è praticamente di tutto. Numerosi anche i punti di ristoro, in cui gustare il freschissimo sushi e tante altre specialità alimentari.
Tra le botteghe e le viuzze di questo mercato è possibile trovare qualsiasi tipo di pesce, si contano tra le 400 e le 500 varietà di specie ittiche diverse protagoniste in tutte le salse: fresco, essiccato o congelato. Non mancano molluschi, crostacei e frutti di mare disponibili in ogni periodo dell’anno. Il tonno, nelle sue varianti più pregiate, ruba la scena anche tra le bancarelle.
Shinjuku, il quartiere più movimentato di Tokyo
Il quartiere di Shinjuku costituisce uno dei centri più frenetici e trafficati di Tokyo, e racchiude in pochi chilometri alcune delle più evidenti contraddizioni tipiche della metropoli giapponese.
Ad ovest dell’immensa stazione, nella lussuosa zona di Nishi spiccano i grandi grattacieli, fra cui le due imponenti torri del Tokyo Metropolitan Building.
Ad est invece c’è l’area dei divertimenti notturni, dominata dalle luci, dai suoni, e dalle strette stradine. Qui si trova Kabukicho, che deve il suo nome ad un teatro kabuki mai terminato. Si tratta della più grande zona a luci rosse con innumerevoli ristoranti, più di 300 bar, salotti di pachinko e night club.
Ueno e il suo parco
Il Parco di Ueno è uno tra i più antichi e famosi del Giappone. Al suo interno sono presenti numerosi musei e templi, oltre allo Zoo. Qui si trovano più di 8000 alberi di vario tipo e lo stagno Shinobazu ricoperto in maggioranza da fiori di loto.
Il parco è famoso anche perché ospita numerosi templi tra cui il santuario Toshogu, l’unico che è stato in grado di resistere al passare del tempo e alle varie catastrofi, come guerre e terremoti, giungendo fino ai giorni nostri praticamente intatto. Il santuario è dedicato a Ieyasu Tokugawa, il più famoso guerriero della storia che ancora oggi viene ricordato per le sue doti di comandante. Dopo la morte è stato divinizzato e in suo onore nel 1627 venne costruito il santuario, consacrandolo così all’eternità.
L’architettura di questo santuario è uno splendido esempio dello stile tradizionale tipico del periodo Edo, e la ricchezza dei dettagli e dei decori in oro hanno reso questo luogo un’attrazione molto popolare, visitata ogni anno da tantissimi turisti da tutto il mondo.
Shibuya, shopping e vita notturna
Con le sue luci, i grandi schermi e le persone che affollano le strade ad ogni ora del giorno e della notte, Shibuya è senza ombra di dubbio uno dei quartieri più movimentati e dinamici della metropoli di Tokyo, importante centro del commercio e del divertimento.
Lo stilista Franco Moschino amava dire “Se non puoi essere elegante, sii almeno stravagante” e Shibuya rappresenta perfettamente questo concetto. Qui puoi vedere tutte le varie interpretazioni di cosa vuol dire “moda”, tanto che numerosi stilisti vanno in visita in questo quartiere alla ricerca di nuove idee.
Hachiko, il simbolo di Shibuya
Il cane Hachiko fu acquistato nel 1924 dal professore universitario Hidesaburō Ueno che lo portò con sé a Shibuya.
Ogni mattina, il cane aveva l’abitudine di accompagnare il suo padrone alla stazione ferroviaria: qui si sedeva con pazienza fino alla fine della giornata, pronto ad accoglierlo al suo ritorno.
Questa felice abitudine venne interrotta nel 1925, quando il professor Ueno morì improvvisamente al lavoro a causa di un ictus, lasciando Hachiko in attesa alla stazione. Tutti i giorni il cane si recava alla stazione di Shibuya dove attendeva invano il suo padrone.
Con il passare del tempo, il cane attirò l’attenzione dei pendolari e la sua storia iniziò a diffondersi.
Nel corso dei 10 anni successivi, il cane fedele ha continuato ad aspettare il suo padrone ogni giorno, fino a quando morì a 11 anni l’8 marzo del 1935 in una strada di Shibuya.
La notizia fece il giro del Giappone e venne dichiarato un giorno di lutto nazionale per ricordare quel gesto di estrema fedeltà nei confronti del padrone.
A lui, un maschio di razza Akita, è dedicata una statua davanti alla stazione di Shibuya.