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martedì, Marzo 19, 2024

    Il viaggio in Giappone continua

     

    “La consapevolezza di farcela da sola, ma anche insieme, è che, a guardarli bene, gli esseri umani sono meglio della loro reputazione”, Anja Wenger

    Riprendiamo il nostro viaggio in Giappone e questa volta andiamo a visitare due località piccole ma ricche di storia e fascino.

    Nikko, il buddismo in Giappone
    A due ore di treno da Tokyo troviamo una meta particolarmente apprezzata per il fascino dei bellissimi santuari costruiti sulle montagne, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, e per gli spettacoli offerti dalle meraviglie naturali.
    Il Santuario Toshogu
    Costruito in origine nel 1617, è l’ultimo luogo di riposo di Tokugawa Ieyasu, il fondatore dell’omonimo shogunato che governò il Giappone per oltre 250 anni fino al 1868.
    Shogunato, da shogun ovvero “comandante dell’esercito”, era un titolo ereditario conferito ai dittatori politici e militari che governarono il Giappone tra il 1192 ed il 1868. Il titolo, equivalente al grado di generale, era riservato alla carica più alta delle forze armate del paese.
    Inizialmente fu un semplice mausoleo, ma venne ingrandito dal nipote Ieyasu Iemitsu durante la prima metà del 1600. Numerose sculture in legno e grandi quantità di foglie d’oro sono state utilizzate per decorare gli edifici che si trovano in una bellissima foresta. È comune che i luoghi di culto contengano elementi di entrambe le religioni, con elementi shintoisti e buddisti che solitamente sono distinti fra loro. Nel Toshogu invece gli elementi delle due religioni sono mescolate fra loro, senza una netta separazione.
    Tra i numerosi edifici ci sono una pagoda a cinque piani di fronte all’ingresso principale. Il pilastro portante della pagoda è sospeso a dieci centimetri dal suolo, una caratteristica interessante per combattere l’allungamento e il restringimento del legno nel tempo.
    Entrando si incontrano come prima cosa un gruppo di magazzini sfarzosamente ornati: tra le numerose e colorate sculture in legno le più famose sono quelle di “non vedere il male, non parlare male e non sentire il male”, da noi conosciute come le tre scimmie sagge, e gli “elefanti immaginati” che sono stati scolpiti da un artista che non aveva mai visto gli elefanti.
    Oltre i magazzini si trova la Porta Yomeimon che è una delle strutture più ornata del Giappone, con un’aria imponente, le decorazioni intricate e le sue caratteristiche architettoniche.
    Un sentiero a sinistra della Porta Yomeimon conduce alla Sala Honjido che ospita il “drago piangente”: un grande dipinto di un drago sul soffitto che è così chiamato perché un suono squillante e luminoso può essere sentito quando due pezzi di legno sono battuti direttamente sotto la sua testa a causa dell’acustica della sala.
    Oltre la Porta Yomeimon c’è l’edificio principale del santuario, che consiste nella sala delle preghiere collegata alla sala principale.Le sale sono dedicate agli spiriti di Ieyasu e ad altre due personalità storiche più influenti del Giappone, Toyotomi Hideyoshi e Minamoto Yoritomo.
    A lato del santuario si trova la Porta di Sakashitamon, con la scultura del Nemurineko, il gatto addormentato, e con una rampa di scale che porta attraverso i boschi fino al mausoleo di Tokugawa Ieyasu.
    Al di fuori dell’area sacra si trova il Museo Nikko Toshogu inaugurato nel 2015 per commemorare il 400° anniversario della morte di Tokugawa Ieyasu. All’interno di questo edificio moderno si trova un’impressionante collezione degli effetti personali dell’ex shogun, dalle armature e spade agli utensili da scrittura e alle lettere che ha scritto.

    Nara, l’antica capitale
    Un antico poeta giapponese la definì “un fiore profumato in piena fioritura”. L’antica prefettura di Yamato, oggi prefettura di Nara, è una delle culle della civiltà giapponese.
    La città di Nara è una delle più antiche del Giappone, è stata capitale dal 719 al 794 e nel 1998 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, con i suoi templi e i quartieri tradizionali è un concentrato di arte e cultura giapponese.
    Tempio Todaiji
    Todaiji, “Grande tempio orientale” è uno dei più famosi e storicamente significativi del Giappone. Fondato nel primo periodo Nara, sotto il dominio dell’imperatore Shomu, con la sua sala principale chefu completata nel 752. Il Todaiji era il tempio principale di una rete nazionale di templi buddhisti e divenne così potente che la capitale fu trasferita da Nara a Nagaoka nel 784 per abbassare l’influenza del tempio sugli affari del governo.
    La sala principale del Todaiji, il Daibutsuden o Grande Sala del Buddha, è il più grande edificio in legno del mondo, nonostante l’attuale ricostruzione del 1709 sia solo due terzi della dimensione originale. Il massiccio edificio ospita una delle più grandi statue del Buddha in bronzo del Giappone: alto 15 metri il Buddha seduto rappresenta Vairocana, figura centrale nella filosofia dei Cinque Buddha, ed è fiancheggiato da due Bodhisattva ovvero esseri che aspirano all’Illuminazione.
    Una attrazione popolare è un pilastro con un foro nella sua base, si dice che coloro riescano a passarci attraverso riceveranno l’illuminazione nella loro prossima vita.
    Lungo la strada che porta al Todaiji si trova la Porta Nandaimon, un grande cancello di legno sorvegliato da due statue dall’aspetto feroce. Rappresentano i re guardiani Nio. Le statue sono tesori nazionali insieme al cancello stesso.
    I terreni del Todaiji sono molto ampi e coprono la maggior parte del parco settentrionale di Nara, compreso un certo numero di piccole sale del tempio e siti di interesse intorno alla Sala Daibutsuden.

    Parco di Nara
    Il parco di Nara si trova nel centro della città. Istituito nel 1880,è la sede di molte delle principali attrazioni; oltre al tempio Todaiji si trovano Il grande santuario Kasuga Taisha fondato nel 768, il complesso templare Kofukuji fondato nel 669 e il Museo Nazionale di Nara istituito nel 1889.
    Il parco ospita anche numerosi cervi in libertà, considerati i messaggeri degli dei. Gli oltre mille cervi di Nara sono diventati un simbolo della città e sono stati addirittura designati come un tesoro naturale. Nel parco sono in vendita i biscotti e alcuni cervi hanno imparato a inchinarsi ai visitatori per chiedere di essere nutriti. I cervi di Nara sono sorprendentemente addomesticati, anche se possono essere aggressivi se pensano che li prendi in giro con il cibo.
    Una leggenda narra che Takemikazuchi, una divinità shintoista del Santuario di Kashima, venne invitato al Santuario Kasuga Taisha di Nara e vi arrivò in sella ad una bellissima cerva bianca. Da quel momento i cervi sono considerati animali sacri ed intoccabili, al punto che fino alla metà del 1600 l’uccisione di un cervo di Nara era punita con la pena di morte.

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    Giovanni Cravero
    Giovanni Cravero
    Giovanni Cravero meglio conosciuto come Vanni, nato nel 1952 a Caselle di professione Agente di Commercio da sempre e da sempre con la grande passione di andare in giro ovunque sia possibile. Ho cominciato a muovermi all’età di 17 anni e senza soste questo mi ha portato a vedere ad oggi oltre 80 Paesi in tutti i 5 continenti, oltre 800 località e oltre 200 Siti Unesco, che come mi dice Trip Advisor rappresentano oltre il 60% della Terra.

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