In occasione dei festeggiamenti per l’ottantesimo anniversario della Resistenza, la sezione ANPI “Santina Gregoris” di Caselle e Mappano e la sezione ANPI “Leo Lanfranco” di San Mauro, Castiglione e Gassino organizzano l’evento “Salimmo ai monti”.
La serata si terrà presso la sala consigliare Lea Garofalo a Mappano, venerdì 8 settembre, a partire dalle ore 20.45. La conduzione della serata è affidata a Stefano Tubia, giornalista de “Il Risveglio” e sarà presente come ospite Gabriella Roberi, figlia del partigiano Titta. Nel corso della serata verrà proiettato il film documentario: “Una stagione di libertà”, regia di Battista Gardoncini, voce narrante di Roberto Accornero e musiche originali di Francesco Manto. Battista Gardoncini, nato a Torino, ha mosso i primi passi nel giornalismo occupandosi di cronaca nera presso la redazione torinese dell’Unità. In RAI dal 1984, ha ottenuto l’incarico di caporedattore responsabile di Leonardo, il telegiornale scientifico del telegiornale regionale.
Il film racconta la storia della repubblica partigiana delle Valli di Lanzo. Per quattro mesi, tra il giugno e il settembre del 1944, le formazioni garibaldine che operavano nella zona esercitarono un pieno controllo sul territorio. Per estensione, durata e forme di organizzazione si trattò di una delle esperienze più significative di autogoverno realizzate nell’Italia occupata dai Tedeschi. Il documentario intende restituire a quei partigiani, al nonno del regista e alle popolazioni delle valli la memoria che meritano. La repubblica partigiana delle Valli di Lanzo dell’estate del ’44 si concluse tragicamente il 12 ottobre con la fucilazione a Torino del comandante della II Divisione Garibaldi ‘Piemonte’, Giovanni Battista Gardoncini e di otto suoi compagni. Il nonno del regista fu catturato nei pressi di Balme durante l’operazione di rastrellamento “Strasburg”. “Una stagione di libertà” dura quarantasette minuti ed è interamente e gratuitamente visibile su www.vimeo.com. Le riprese delle Valli di Lanzo fanno da cornice alle fotografie del tempo e ai documenti originali della repubblica partigiana di Lanzo. Il materiale iconografico è fornito dall’Istituto per la Storia della Resistenza e dal centro di documentazione “Nicola Grosa” di Lanzo. Lo spirito di questa Resistenza è ben spiegato dallo stralcio di una lettera scritta da un partigiano e inviata alla moglie: “Voglio fare qualche cosa di buono nel mondo, ne ho ancora il tempo e qualche capacità”. Il significato profondo di queste parole ci riporta alla domanda iniziale del film, che resta sempre attuale: “Che cosa avremmo fatto al loro posto?”.
Salimmo ai monti
Una serata ANPI a Mappano Per celebrare l’80° anniversario della Resistenza
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