All’inizio dell’autunno è mia abitudine raccontarvi che cosa io abbia fatto durante l’estate. E per alcuni anni ho avuto da narrarvi parecchie trasferte per spettacoli d’opera, attraverso l’Italia e l’Europa. Tappa fissa e irrinunciabile è sempre stato il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, dedicato alle rarità operistiche, dove mi sono recato ininterrottamente dal 2009 al 2022. Ma, poiché ogni cosa che ha un inizio ha anche una conclusione, o per lo meno una pausa, la scorsa estate ho per la prima volta disertato il festival: alcune ragioni familiari, nonché ‒ occorre dirlo ‒ un calendario della rassegna meno comodo del consueto per chi deve affrontare un lungo viaggio, mi hanno spinto a trascorrere l’intera estate a Saint-Nicolas, il paese valdostano della mia villeggiatura.
Ho colto l’occasione di una discesa in città legata alle anzidette ragioni familiari per una mini-trasferta ad Asti, dove ho assistito al concerto del baritono Ambrogio Maestri che ha concluso «AstiLirica».
Non stupitevi se il nome della rassegna vi è nuovo: l’iniziativa è infatti nuovissima, alla sua prima edizione. Promossa dal Comune di Asti (che vede in prima linea l’Assessore alla Cultura Paride Candelaresi) e affidata alla direzione artistica del regista Renato Bonajuto, la rassegna ‒ che si svolge nello storico Teatro Alfieri di Asti ‒ si propone di diffondere la cultura del teatro d’opera in terra astigiana, coinvolgendo tanto i melomani, attirati dalla qualità degli spettacoli, quanto i neofiti, che si spera possano trasformare una curiosità in interesse e passione. Il calendario ha previsto un primo appuntamento il 6 luglio, con l’intermezzo «Pimpinone» di Telemann. Non è stata eseguita per ragioni tecniche «La voix humaine» di Poulenc, rimandata al prossimo 30 Novembre. Gli ultimi due concerti sono stati consecutivi, con lo «Stabat Mater» di Pergolesi, presentato in versione scenica con la regia di Renato Bonajuto il 26 luglio, e il recital di Ambrogio Maestri del 27 luglio: in un programma che spaziava tra la vocalità da camera e quella operistica di area italiana, accanto al baritono si è esibito il soprano Eleonora Boaretto, con alcuni fuori programma affidati al giovanissimo virtuoso del violino Leonardo Moretti. La presenza di un artista di fama internazionale come Maestri accanto a due giovani di talento, e la scelta di un cartellone non scontato, sono indice della serietà con cui AstiLirica ha voluto iniziare il proprio cammino, che ci auguriamo lungo e ricco di successi.
A Saint-Nicolas e dintorni si è invece svolto un festival non strettamente musicale, ma artistico in senso ampio, al quale quest’anno ho partecipato non solo in veste di visitatore, ma anche di “protagonista”. Fondato da Giorgia Madonno nel 2021 come «Vetan Art», dall’anno scorso è diventato «A(r)titude», ed è una rassegna diffusa che si propone di portare l’arte in località di montagna, facendo dialogare le diverse arti tra di loro e proponendole come strumenti per la comprensione di sé stessi e della società. L’edizione 2023 ha previsto tre tappe, una a Saint-Nicolas capoluogo il 12-13 agosto (tema: il labirinto), una a Sarre il 26-27 agosto (tema: le fasi della vita) e una nella frazione Vens di Saint-Nicolas il 2-3 settembre (tema: gli archetipi). Accanto alle mostre di arte visiva, in cui erano esposte opere di Giorgia Madonno e di altri artisti (Marco Jaccond, Alessandra Perotta, Roberto Madonno e Laura Visetti), hanno avuto luogo diversi laboratori, performance e mini-conferenze. Tra queste ultime, una, da me tenuta e intitolata “Il labirinto interiore nel teatro d’opera”, è stata dedicata all’aria d’opera come pezzo musicale che, al pari di un labirinto, può assumere diverse forme e guidare il personaggio in un percorso di ricerca interiore. La musica è stata protagonista anche dal vivo, in due appuntamenti “internazionali” di corde pizzicate: a Saint-Nicolas, il liutista tedesco Christian Zimmermann si è esibito in un raffinato concerto di liuto rinascimentale e liuto barocco, che comprendeva, sotto il titolo di “Musica dei pianeti”, alcuni Ricercari composti sui temi musicali che Keplero associò ai vari pianeti del sistema solare, e un “Labirinto musicale” ideato da Zimmermann stesso accostando frammenti di composizioni barocche. A Sarre, il chitarrista classico francese Axel Bernolin ha interpretato con grande sensibilità «La cathédrale engloutie» di Debussy e altre pagine classiche e contemporanee (tra cui alcune scritte di propria mano) nell’ambito di una performance di musica e pittura dal vivo, mentre Giorgia Madonno dipingeva una tela che idealmente proseguiva il suo dittico esposto in mostra «La cattedrale della vita». I numerosi visitatori hanno apprezzato l’originalità di una rassegna che accosta con fecondità arti diverse, e che si spera possa trovare un concreto sostegno istituzionale in vista di nuove edizioni ancor più ricche e affascinanti.
Questo mese al botteghino…
Unione Musicale: (https://www.unionemusicale.it/) Numerosi appuntamenti da camera, tra il Conservatorio e il Teatro Vittoria. Si segnalano, al Conservatorio, il 25 ottobre recital del pianista Igor Levit (Liszt, Mahler, Wagner); il 15 novembre concerto del Trio Boccherini.
Filarmonica: (https://www.oft.it/it/) Il 24 ottobre, al Conservatorio, si inaugura la nuova stagione, intitolata “Profumi”. Il primo appuntamento, “OFT Parfum”, vede il direttore Giampaolo Pretto alla guida dell’Orchestra Filarmonica con Schumann (Ouverture, Scherzo e Finale op. 52) e Beethoven (Sinfonia n. 5).
Accademia Stefano Tempia: (https://www.stefanotempia.it/) Il 28 ottobre, alle 21, concerto corale di musiche verdiane nella chiesa di San Giuseppe Artigiano a Trofarello.
Polincontri Classica: (http://www.policlassica.polito.it/stagione) Concerti tutti i lunedì alle 18 nell’Aula magna del Politecnico. Appuntamento straordinario il 26 ottobre alle 20:30 alla Reggia di Venaria.
Educatorio della Provvidenza: (https://www.educatoriodellaprovvidenza.it/)
Concertante: Numerosi appuntamenti in varie sedi e orari. Il 29 ottobre alle 16:30, a Palazzo Barolo, quattro pianiste torinesi omaggiano Rachmaninov. Presso la Famija Turineisa, l’11 novembre alle 17 saranno presentate pagine del compositore torinese Augusto Cominotti, con il soprano Maria Claudia Bergantin e il pianista Sebastian Roggero. Nella stessa sede, il 14 novembre alle 21, recital del baritono Simone Del Savio (al pianoforte Paolo Grosa).
Orchestra Rai: (http://www.orchestrasinfonica.rai.it/) Inaugurazione di stagione il 26-27 ottobre con Fabio Luisi che dirige il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Beethoven (solista Martha Argerich) e la Sinfonia n. 5 di Cajkovskij. Robert Trevino dirige i due appuntamenti che seguono, e hanno per protagonista Mahler (Sinfonia n. 5 il 2-3 novembre; Sinfonia n. 10 il 9-10 novembre).
Concerti Lingotto: (https://www.lingottomusica.it/) L’8 novembre, in collaborazione con l’Unione Musicale, recital del pianista Grigory Sokolov.
Teatro Regio: (https://www.teatroregio.torino.it/) Fino al 29 ottobre La bohème di Puccini, con Erika Grimaldi, Liparit Avetisyan, Federica Guida, Andrey Zhilokhovsky (cui si alternano Maria Teresa Leva, Galeano Salas, Cristin Arsenova, Biagio Pizzuti), direttore Andrea Battistoni, regia di Giuseppe Patroni Griffi. Il 23 ottobre Felix Mildenberger dirige la Sinfonia n. 4 di Mahler.