Caritas: lo specchio della povertà

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Papa Francesco, in occasione della settima giornata mondiale dei poveri, ci ha invitato a riflettere sulla parabola dei talenti: “Abbiamo ricevuto dal Signore il dono del suo Amore e siamo chiamati ad essere dono per gli altri”. Dice ancora il Papa: “Non sotterriamo i beni del Signore! Mettiamo in circolo la Carità, condividiamo il nostro pane, moltiplichiamo l’amore! La povertà è uno scandalo”.
Davanti ai poveri, non si fa retorica ma ci si rimbocca le maniche e si mette in pratica la fede attraverso il coinvolgimento che non può essere delegato a nessuno.
I poveri non sono persone esterne alla comunità, ma fratelli e sorelle con cui condividere la sofferenza.
Il Censis ci ha dichiarato un popolo di sonnambuli che non si rende conto dei reali problemi del paese ma si lascia trascinare da persone che parlano alla “pancia” e che creano pericoli non reali che distraggono l’attenzione dell’opinione pubblica. Passa sotto tono soprattutto un fenomeno importantissimo: quello dei giovani laureati e diplomati, che dovrebbero essere il futuro del nostro paese, che invece vanno all’estero perché qui in Italia non hanno sbocchi lavorativi per colpa di una mentalità imprenditoriale che tende allo sfruttamento in campo lavorativo offrendo paghe da fame.
Un’ ulteriore conseguenza di questa mentalità ottusa è l’aumento della povertà in Italia. Sono  poveri i lavoratori che prendono meno di 6/7 euro all’ora, in certi casi anche meno di 5 euro. Questo ha portato anche ad un aumento dei bisogni. Non più solo richieste di cibo e vestiario ma anche richieste di aiuto per bollette, affitti, cure sanitarie, ecc.
Analizzando l’elenco delle persone seguite possiamo dire che abbiamo diverse tipologie di casi: le famiglie povere sia italiane che straniere, gli anziani in coppia o soli con pensioni al minimo, donne sole con figli, divorziati senza casa, adulti fragili senza famiglia, lavoratori poveri, poveri cronici assistiti da anni, persone che oscillano tra il dentro e il fuori dallo stato di bisogno.

Sono in povertà assoluta circa il 9,7% dei residenti in Italia, un residente su dieci, circa 5.571.000 persone. Il Covid, le recenti crisi indotte dalla guerra, l’inflazione galoppante, hanno aumentato in modo esponenziale la platea degli indigenti.
La Caritas è preoccupata in quanto la povertà aumenta proprio nel momento in cui diminuisce il sostegno pubblico ai poveri con la cancellazione del reddito di cittadinanza sostituito da misure economiche rivolte ad una platea ridotta di persone. Questa situazione avrebbe bisogno di una strategia di largo respiro per la prevenzione e il contrasto della povertà. Una strategia che non consideri l’aiuto ai poveri una pura elemosina ma uno strumento per garantire la dignità delle persone e favorirne il riscatto sociale. Come diceva Nelson Mandela “Sconfiggere la povertà non è un atto di carità, è un atto di giustizia.”

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La Caritas non ha soluzioni risolutive da proporre ma vuole sensibilizzare tutta la comunità, cristiana e non, a farsi carico del problema e attenuarlo attraverso la condivisione e l’aiuto reciproco.

La CARITAS Parrocchiale di Caselle durante il 2023 ha assistito più di 70 famiglie (erano 63 l’anno precedente) fisse e alcune saltuariamente per un totale di più di 200 persone utilizzando, anche quest’anno,  quanto la comunità ha voluto offrire per supportare ed aiutare coloro che versano in stato di bisogno. Ogni mese viene consegnata alle famiglie una borsa contenete alimenti forniti da AGEA cioè la Comunità europea.
Si provvede anche ad aiuti economici per far fronte ad affitti e bollette arretrate.  Alcune delle famiglie assistite richiedono aiuto anche per il pagamento di abbonamenti ai trasporti pubblici per permettere ai figli di frequentare le scuole, per vestiti, mobili, elettrodomestici, ecc. Per queste ultime esigenze c’è il lavoro di volontari che si occupano del centro raccolta abiti e di altri che si occupano di ritirare presso i cittadini quanto loro dismettono ancora in buono stato che può essere utile alle persone.

Vorremmo in futuro, in cambio dell’aiuto economico per far fronte ad affitti e bollette arretrate, di chiedere alle persone di svolgere piccoli lavori di manutenzione e pulizia nell’ambito dei locali delle parrocchie e degli oratori, in modo che l’aiuto non sia vissuto come mero assistenzialismo. Per far questo sono necessari dei volontari con un minimo di competenza che seguano i lavori.

Le attività principali della Caritas di Caselle in sintesi:

È sempre attivo il magazzino AGEA dove un gruppo di volontarie/i si occupa mensilmente di confezionare, in base al numero dei componenti e l’età dei componenti,  le borse gratuite contenenti prodotti di prima necessità quali pasta, olio, tonno, riso, biscotti, ecc.  Questi alimenti vengono inviati dalla comunità europea. Gli alimenti vengono ritirati presso l’associazione Madre Teresa di Caselle a cura di volontari con i propri automezzi.

LA BOTTEGA SOLIDALE
Il 21 marzo 2023 la Caritas di Caselle ha aperto in via Martiri della Libertà, vicino a piazza Boschiassi, una bottega solidale, detta anche “emporio solidale”. È un “negozio” pensato per aiutare coloro che sono in difficoltà economica, un luogo dove poter prendere gratuitamente o a prezzo veramente accessibile prodotti di prima necessità, alimentari, per l’igiene personale e per la pulizia della casa.
All’emporio solidale l’utente sceglie tra gli scaffali ciò che gli serve come in un qualunque negozio, contribuendo alla spesa con una cifra minima stabilita da un punteggio definito in base all’ISEE presentato e al numero dei componenti il nucleo familiare. La finalità è quella di dare la possibilità alle persone di prendere nella bottega prodotti scelti liberamente secondo i propri bisogni e i propri gusti, evitando così gli sprechi e dare maggior dignità alle persone in quanto non c’è chi dona dall’alto e chi dal basso riceve.
Inizialmente l’attenzione è stata rivolta al necessario per l’igiene personale e della casa, ma in breve si è pensato di aggiungere una parte dedicata a quei prodotti alla base dell’alimentazione.
Nella spesa di rifornimento l’occhio è sempre puntato sulla salvaguardia del rapporto qualità-prezzo, perciò la parola d’ordine sempre valida è “caccia alle offerte”!
Con le aperture di novembre si è aggiunta la frutta fresca, ottime mele comprate appositamente dai produttori di Cavour in occasione della manifestazione “Tuttomele” e a dicembre abbiamo messo sugli scaffali degli agrumi, frutti di stagione ricchi di vitamina C per affrontare l’inverno.
L’emporio apre il martedì a settimane alterne con orario 9-12; 15-18 grazie alla disponibilità del “team dell’emporio” che non solo si occupa della gestione, ma anche della spesa di riassortimento sempre più cospicua.
Infatti se ad inizio anno le famiglie coinvolte superavano la ventina, ora il numero è più che raddoppiato e comprende giovani e anziani, italiani e stranieri, persone momentaneamente senza occupazione, ma anche in fase lavorativa a bassa retribuzione.
E se da una parte il successo avuto nell’apertura dell’emporio solidale è motivo di soddisfazione dei volontari, dall’altra purtroppo è la cartina tornasole della drammatica crisi economica che si vive.

Già da tre anni è attivo il servizio di raccolta e distribuzione abbigliamento usato in buono stato sia per adulti che per bambini . Il servizio è rivolto agli utenti della Caritas e a tutti i richiedenti con necessità finanziarie e  si svolge su appuntamento. Vengono richieste oltre al vestiario anche scarpe, borse, biancheria per la casa, stoviglierie, ecc. Il servizio è attivo anche verso enti e associazioni del territorio quali ospedali,  il Fatebenefratelli, la Caritas di Ciriè, l’ Unità di strada della Croce Rossa di Mappano, la comunità di Sant’Egidio, il  Sermig. Gli indumenti e la biancheria  non in buono stato vengono donate ai  canili. Il servizio è attivo il lunedì dalle 9 alle 11  e il giovedì dalle 15 alle 17.
Da ottobre 2023 si è dato inizio anche al Corso di lingua Italiana per straniere/i. Il corso è partito in via sperimentale con la collaborazione e il laborioso lavoro di maestre, professori e una mediatrice culturale, tutte/i professioniste/i in pensione che hanno messo a disposizione del volontariato tutto il loro bagaglio di esperienza e conoscenza per aiutare tante immigrate a conoscere e imparare la nostra lingua.
Questo corso si tiene nei locali dell’oratorio di via Gibellini tutti i mercoledì mattina.
È frequentato da 13 alunne/i di nazionalità diverse. Alunne/i che stanno aumentando gradatamente. Le alunne sono seguite in piccoli gruppi costituiti in base alla conoscenza della lingua italiana. Alcune di esse vengono preparate per il conseguimento dell’esame B1 necessario per ottenere la cittadinanza.
Dal mese di settembre 2023 è stato riattivato, grazie al lavoro di 5 nuovi volontari, dal martedì al sabato,  il servizio di raccolta presso le panetterie di Caselle del pane invenduto del giorno precedente. Il pane raccolto viene conferito alla mensa sociale rivolta ai non ambienti attiva presso la Caritas di Ciriè. Le panetterie che hanno aderito sono Allocco, Massa Micon, Di Maggio, Pallaria e Rondinelli.

ASCOLTO
Il modo di lavorare e il motto del Centro di ascolto è sempre lo stesso: fare dell’ascolto il modo proprio di servizio. Il suo “fare” prevalente è l’ascolto, cuore della relazione di aiuto, dove chi ascolta e chi è ascoltato vengono coinvolti, con ruoli diversi, in un progetto che, ricercando le soluzioni più adeguate, punta a un processo di liberazione della persona dal bisogno.
Il Centro di ascolto della Caritas parrocchiale è il luogo privilegiato dove, tradizionalmente e confermato dall’esperienza, si intessono relazioni con coloro che chiedono aiuto, si ascoltano, si cerca di capire i loro bisogni sia materiali che, a volte, psicologici e spirituali. Luogo dove si cerca di capire le cause che hanno generato lo stato di povertà e si cerca di trovare, possibilmente una soluzione.

Il Centro di Ascolto quest’anno ha incontrato numerose famiglie di cui molte prese in carico e mediante l’ascolto dei loro problemi, si è cercato, in sinergia con i servizi sociali, dove possibile, soluzioni attraverso progetti di aiuto specifico, sostenibili e rispettosi delle loro potenzialità e della loro dignità. Purtroppo ciò che tutti cercano è il lavoro, ma la percentuale delle aziende che prevedono nuove assunzioni è bassissima ed è molto difficile collocare persone che non hanno un mestiere in cui distinguersi.

L’ascolto è su appuntamento, previa telefonata al numero Caritas 345 345 6625. Il colloquio serve sempre a far emergere le problematiche e i bisogni delle persone ascoltate e, quasi sempre, compatibilmente con le risorse disponibili, vengono offerti degli aiuti materiali. In ogni caso viene garantita un’azione di orientamento e accompagnamento ai servizi e alle risorse del territorio in quanto siamo costantemente in contatto diretto con i parroci, i servizi sociali del CIS e il comune.

I problemi sono sempre gli stessi: famiglie monoreddito o senza lavoro con figli minori a carico, famiglie senza lavoro con figli maggiorenni anch’essi disoccupati, anziani con pensioni al minimo, persone sole senza reddito, ecc.
Oltre ai problemi economici questi nuclei hanno anche problemi abitativi in quanto, sovente devono scegliere tra mangiare o pagare l’affitto e le bollette, con il rischio di vedersi dare lo sfratto e di rimanere senza luce e gas. Per non parlare delle cure mediche specialistiche che per loro sono inavvicinabili.

Anche quest’anno rivolgiamo il nostro appello per la ricerca di nuovi volontari che possano apportare nuove forze e nuove idee per il futuro. Chi volesse donare un po’ del suo tempo può rivolgersi al numero della Caritas 345 345 6625.

Ringraziamo per la loro generosità:

·       I privati ed associazioni che hanno contribuito con le loro offerte.
·       L’ONLUS “Maria Madre della Provvidenza”, sezione di Caselle titolata “Giorgio Valsania”, per il consistente aiuto in generi alimentari.
·       I panifici casellesi “Allocco” di via Cravero, Massa Micon di via Cravero, Rondinelli di piazza Boschiassi, Di Maggio di via Guibert e Pallaria di Prato Fiera per la loro generosa offerta di pane e pizza.
·       I supermercati di Caselle che ci hanno ospitato durante le raccolte viveri.
·       I volontari che hanno partecipato alle raccolte alimentari, alla questua al Cimitero, alla raccolta mensile, all’acquisto merce e allestimento dell’emporio solidale, all’allestimento e vendita pacchi nelle fiere, al ritiro e distribuzione vestiario.
·       I volontari che mettono a disposizione tempo, automezzi e carburante per i vari servizi, in particolare quello di accompagnamento persone alle visite ambulatoriali.
·       Tutti coloro che ci donano mobili usati ma in ottimo stato.
·       Tutti coloro che ci donano vestiti usati ma in ottimo stato.
E…i Casellesi tutti ai quali chiediamo, di tutto cuore, di essere clementi verso i nostri errori, di cercare di comprendere le situazioni di coloro che vengono aiutati senza soffermarsi alle apparenze, di continuare a supportare il nostro lavoro con la loro generosità e di far proprio ciò che Gesù disse ”..la mano destra non sappia ciò che fa la sinistra..”

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