Nuove terapie in arrivo

Siamo alle porte del nuovo anno ed il miglior augurio che vi voglio fare è la Salute, bene più prezioso del quale non possiamo fare a meno e del quale ogni giorno dobbiamo cercare di tutelare con un corretto stile di vita...

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Siamo alle porte del nuovo anno ed il miglior augurio che vi voglio fare è la Salute, bene più prezioso del quale non possiamo fare a meno e del quale ogni giorno dobbiamo cercare di tutelare con un corretto stile di vita. Nel contempo però ogni giorno migliaia di ricercatori e scienziati in tutto il mondo si adoperano per provare a migliorare le cure e per metterle a disposizione di tutti. Vi propongo quindi una lista di 7 farmaci che potrebbero rivoluzionare nei prossimi mesi la terapia e la prognosi di alcune patologie:

1. zilebesiran: terapia antipertensiva da somministrare per via iniettiva solo una volta ogni 3 o 6 mesi. Si tratta di un farmaco che abbassa in modo efficace e sicuro la pressione sanguigna negli adulti con ipertensione da lieve a moderata. Zilebesiran ha un ottimo potenziale nel migliorare l’aderenza alla terapia e di conseguenza potrà ridurre il rischio cardiovascolare nelle persone con ipertensione. L’ipertensione colpisce 1 adulto su 3 in tutto il mondo, ma solo il 20% circa delle persone la tiene sotto controllo. Un aumento del numero di pazienti efficacemente trattati per l’ipertensione potrebbe prevenire 76 milioni di morti, 120 milioni di ictus, 79 milioni di attacchi cardiaci e 17 milioni di casi di insufficienza cardiaca da qui al 2050.
2. Anticorpi monoclonali contro la malattia di Alzheimer: l’anticorpo lecanemab, che agisce contro l’Alzheimer riducendo le placche di beta-amiloide, è attualmente in valutazione presso Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) dell’Ema (l’Agenzia europea dei medicinali) e potrebbe ottenere l’approvazione per l’immissione in commercio in Europa nel primo trimestre del 2024. Il farmaco, oltre a ridurre la placca amiloide, riduce del 27% il declino cognitivo a 18 mesi. Un altro farmaco, in attesa di approvazione, è il Donanemab che ha mostrato un rallentamento del declino cognitivo del 35%.
3. Abrysvo: il primo vaccino contro la bronchiolite dei bambini, infezione frequente provocata dal virus respiratorio sinciziale (RSV). Il vaccino protegge per l’80% dalla malattia grave non solo i neonati, ma anche gli adulti con malattie croniche respiratorie. Abrysvo potrà essere somministrato alle donne al terzo trimestre di gravidanza e agli over60.
4. mRNA-4157: molto incoraggianti sono i risultati del vaccino a mRNA contro il melanoma, la cui sperimentazione dovrebbe entrare in Fase III, l’ultima prima dell’approvazione finale, entro il prossimo anno. I dati a due anni dalla somministrazione di questo vaccino mostrano una riduzione del rischio di recidiva o morte del 65% in chi lo ha ricevuto in combinazione con la tradizionale immunoterapia.
5. Veoza: il CHMP ha appena dato un parere positivo per l’immissione in commercio per questo farmaco destinato al trattamento delle vampate di calore (sintomi vasmotori) associate alla menopausa.  Veoza è una sostanza non ormonale (questa la novità!) che consente una riduzione della frequenza e della gravità dei sintomi vasomotori da moderati a gravi.
6. zuranolone: la prima pillola contro la depressione post-partum, condizione molto frequente spesso sotto-diagnosticata e sotto-trattata.
7. Orserdu: nuovo farmaco orale, italiano, sarà la prima terapia in assoluto per i pazienti con un tumore alla mammella avanzato o metastatico con mutazioni del ESR1 che sono presenti fino al 40% dei tumori al seno avanzato o metastatico.
Molte saranno anche le novità in campo oncologico, immunologico, cardiovascolare, neurologico, pediatrico e di moltissime altre specialità. Nessuna buona notizia però in merito all’immissione in commercio di nuovi antibiotici, quindi se è vero che la scienza sta facendo passi da gigante, è anche vero che è compito di ogni singolo individuo collaborare con il proprio medico ed assumere i farmaci solo dietro prescrizione perché un abuso di questi può portare oltre che ad effetti collaterali anche ad inefficacia e resistenza agli stessi con tutte le conseguenze che ne derivano.
Un felice Anno Nuovo a voi tutti!

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Stefano Di Natale
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Torino nel 2008, ho partecipato a numerosi protocolli di ricerca in ambito endocrinologico, quattro dei quali pubblicati su riviste internazionali. Mi sono specializzato in Medicina Generale nel 2014. Ho collaborato con l’associazione PCOS-Italy gestendo l’ambulatorio multidisciplinare specifico per donne con sospetta diagnosi di PCOS c/o la Fondazione Tempia di Biella. Sono stato Direttore Sanitario della casa di riposo “Madonna delle Grazie” di Cintano (To), Medico Prelevatore c/o la CDC di Torino, Medico Fiscale e Medico Necroscopo in ASL TO3, Medico Sociale per diverse società sportive tra le quali i Giaguari di football americano ed i Bassotti di calcio a 5. Ho lavorato inoltre per l’istituto di Medicina dello Sport di Torino avendo il privilegio di visitare parte della prima squadra della Juventus FC e del Torino FC. Ho lavorato per vari Juventus Summer Camp (Madonna di Campiglio, Procida e Vinovo), in RAI come medico di struttura durante la registrazione di diversi programmi televisivi, per la Piccola Casa della Divina Provvidenza “Cottolengo” di Mappano, per l’RSA “Casa Serena” a Torino, come Consulente Medico per la Scuola Superiore di Osteopatia Italiana e occasionalmente come docente per corsi di Primo Soccorso BLS per aziende pubbliche. Attualmente sono Medico di Medicina Generale a Caselle T.se, via Roma 19. Ho infine l’onore di essere il Presidente del Lions Club Caselle Torinese Airport e membro del Comitato Medico Scientifico dell’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione “Lorenzo Greco” Onlus.

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