Mi piacciono i calendari; mi diverto ad andare a cercarli a fine anno e sostituire quelli ormai obsoleti il 31 dicembre. Ne ho uno quasi in ogni stanza; alcuni per le belle immagini, altri con gli spazi giusti per segnare ricorrenze, scadenze o appuntamenti da non dimenticare.
In questo seguo l’insegnamento di Nonna Erminia che di figli, generi, nuore e nipoti ne aveva accumulati parecchie decine. Per non dimenticare i rispettivi compleanni li segnava sul calendario nuovo. Ognuno di noi era sicuro di ricevere l’augurio della nonna il giorno esatto. La prima volta che non è arrivato, beh… è perchè nonna non c’era più.
Li scelgo già durante le vacanze estive in località lontane dall’usuale così che mi ricordino i momenti belli del viaggio.
Ce ne sono due, però, che continuano a segnare in casa lo scorrere del tempo da diversi anni: uno ha fotografie bellissime del Casentino (dove mia figlia Elena ha vissuto e lavorato negli ultimi dieci anni ed averlo davanti agli occhi ci aiutava a sentirla più vicina) ed ogni mese è una gioia sfogliarlo; l’altro racconta l’eterno cambiamento delle viti nelle vigne delle Langhe. Immutabile nel suo ciclo vitale, ma nello stesso tempo legato alle variabili del clima. Quest’ultimo l’ho condiviso con voi mese per mese.
Quando inizia il nuovo calendario mi chiedo inevitabilmente come si svilupperà l’anno nuovo e siccome sono sostanzialmente ottimista, quali piacevoli sorprese racchiude; cosa potremo fare di bello, quali località, appuntamenti culturali e goduriosi saprò suggerirvi.
Prima della fatidica “mezzanotte”, preparandomi ai festeggiamenti tra amici c’è un momento di riflessione introspettivo sui 365 giorni lasciati alle spalle.
Questa volta non posso proprio lamentarmi: per me è stato un bell’anno, anche se non sono mancati problemi e pensieri risolti o risolvibili.
Non ultimo il brivido che mi ha suscitato l’attentato a New York sulla pista ciclabile, in cui hanno perso la vita 8 persone, di cui cinque amici che avevano progettato il viaggio da tempo. Lì ci sono passata anche io a maggio, con mio marito, mia sorella e mio cognato.
Anche noi abbiamo sognato quel viaggio da sempre e realizzarlo ci è sembrato un fatto straordinario. Abbiamo camminato in quelle strade felici come pasque…
Dunque “cogli l’attimo” perché “di doman non c’è certezza”? Nel limite del possibile credo sia la cosa giusta, senza però trasformarlo in un’ossessione.
Ed ora, prima di lasciare spazio a idee e proposte per qualche svago di fine settimana, permettetemi di avvolgervi tutti in un grande abbraccio augurandovi un sereno Natale secondo tradizione ed un 2018 che più felice non si può!
Ora, dopo i dovuti auguri, vorrei portarvi con me in un altro viaggetto “a largo raggio”. Pronti…partenza…via.
Autostrada A21 fino a Piacenza? O solo fino a Casale Monferrato Sud? A voi la scelta.
Se optate per la seconda via uscite a Casale sud e puntate la prua verso Pavia attraversando la Lomellina, terra di risaie, mettendo in conto che Pavia, già capitale del Regno Longobardo, vale davvero una visita, se non altro per il suo Ponte Coperto sul Ticino.
Ora seguite senza fretta la SN234, Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini, concedendovi una sosta al Castello di Belgioioso: probabilmente fondato da Galeazzo II Visconti nella seconda metà del secolo XIV è oggi un prezioso monumento di grande valore storico-artistico.
Proseguite fino a Casalpusterlengo e poi a Cortemaggiore: “la potente benzina italiana” recitava uno slogan del secolo scorso.
Da qui ci ricongiungiamo con chi ha preferito la A21 fino a Piacenza. SP26: mèta Busseto nelle terre di Giuseppe Verdi che nacque nella frazione de “Le Roncole” (divenuta Roncole Verdi in suo onore) il 10 ottobre 1813.
Qui visse e lavorò anche lo scrittore e giornalista Giovannino Guareschi, quello del “Mondo Piccolo” e papà di “Peppone e Don Camillo”.
Nella zona di Busseto, i luoghi di Giuseppe Verdi rappresentano un interessante itinerario che, partendo dalla casa natale del Maestro, a Roncole, giunge fino alla villa di Sant’Agata di Villanova sull’Arda; a Roncole Verdi potrete visitare anche Casa Guareschi, voluta e realizzata dai figli con il Club dei 23 (in onore dei “Venitré lettori” a cui si rivolgeva nei suoi libri).
Dopo aver nutrito l’anima e la mente occupiamoci del corpo: SP9 + SP10 fino alle alzaie del Po per fermarci in Piazza Giovannino Guareschi a Polesine Zibello.
E’ la patria del culatello, salume DOP tipico del parmense assolutamente da gustare.
Se siete arrivati all’ora di pranzo entrate nella trattoria “Leon d’Oro”, sotto i portici di Palazzo Pallavicino, e lasciatevi coinvolgere dalle note della Traviata per gustare di tutto e di più! Magico!! Se non trovate posto, l’alternativa a Zibello è “La Buca”, oppure virate per il mitico “Cantarelli” di Samboseto di Busseto.
Un consiglio che ci tengo a darvi è quello di affittare le biciclette e farvi poi una bella pedalata digestiva seguendo la pittoresca pista ciclabile sulle rive del “Grande Fiume” Po (tempo permettendo naturalmente).
Dunque, siete nella Bassa Parmense, terra del “Mondo Piccolo” di Guareschi; come non raggiungere Brescello, paese di Peppone e Don Camillo?
Perciò proseguite seguendo la SP10 fino a Roccabianca; lì c’è un bellissimo maniero costruito tra il 1450 e il 1465 per volontà di Pier Maria Rossi, in onore dell’amata Bianca Pellegrini, dalla quale trae il nome. Non tralasciate la visita.
Imboccate ora la SP33 fino a Colorno e qui … altra fermata.
La Reggia di Colorno è un’elegante e monumentale struttura architettonica, con oltre 400 sale, corti e cortili abitata un tempo dai Sanseverino, dai Farnese, dai Borbone e da Maria Luigia d’Austria; è circondata da un meraviglioso giardino alla francese. Sono visitabili anche l’appartamento nuovo del Duca Ferdinando e l’Osservatorio Astronomico.
Solo 15 km vi separano da Brescello; seguite la SP41 e non potete sbagliare. La piazza principale del paese, Piazza Matteotti, è stata set di numerose scene cinematografiche; lì sorge la Chiesa di Santa Maria Nascente presso cui Don Camillo prestava servizio come parroco e nella quale è custodito il Cristo stilizzato con cui dialogava. Poco distante si trova il Municipio, base in cui risiedeva invece il simpatico antagonista del curato, il Sindaco Peppone.
Di fronte al municipio si trova proprio una statua in bronzo di quest’ultimo, posto in posa di saluto, e i visitatori fanno a turno per toccarla e farsi fotografare al suo fianco.
All’altro capo della piazza, c’è la statua in bronzo di Don Camillo, rivolto verso il rivale, con sguardo sorridente, anch’egli con il braccio alzato a dare il benvenuto ai visitatori.
Prossima ed ultima tappa Gualtieri, paesino sull’argine del Po legato al pittore Ligabue. Percorrete Via Argine, arrivando a lambire la riva destra del Po. In Piazza Bentivoglio sorge Palazzo Bentivoglio che ospita il “Museo Documentario e Centro Studi Antonio Ligabue”, dedicato alle opere del celebre pittore del Novecento che nacque a Zurigo e visse proprio a Gualtieri. Qui termina il viaggetto che abbiamo intrapreso.
Parma è a soli 30 km, ma a 41 km avete Mantova. Continuare? Tornare? A voi la scelta.
Mentre vi scrivo piove, finalmente. Ho faticato a trovare l’ombrello accantonato per tante settimane in un angolo remoto della casa.
E’ stato un piacere uscire senza sentire in bocca un retrogusto “tostato” di smog e scorgere sulle cime dei monti la prima neve. Non ci speravo più; anche il mio giardino si era rassegnato a centellinare l’ultima traccia di umidità. Ho percepito il suo respiro di soddisfazione questa mattina.
Dunque, neve in montagna. Durerà? Non lo so, però in vista delle prossime vacanze natalizie mi permetto di segnalarvi alcune iniziative per un giorno diverso tra Natale e l’Epifania.
Sono proposte di escursioni in Val di Susa alla portata di tutti, mezza giornata o giornata intera, con soste di osservazione naturalistica e ristori in rifugio.
La cosa bella è che in caso di scarsità di neve le gite si svolgeranno ugualmente a piedi senza ciaspole.
Per noleggio ciaspole e bastoni: + € 5,00 sulla tariffa base dell’escursione. Per adulti e bambini.
Sestriere – 26 Dicembre:
Ciaspolata / camminata Monte Rotta con pranzo in Rifugio (adatta ai bimbi dai 6 anni).
Bousson – 27 Dicembre:
Ciaspolata / Camminata Capanna Mautino con pranzo al rifugio
Bardonecchia – 28 Dicembre:
Ciaspolata / Camminata in Valle Stretta con pranzo al Rifugio (adatta a bimbi dai 6 anni).
Bardonecchia – 29 Dicembre:
Ciaspolata / Camminata Jafferau con pranzo al ristorante lungo le piste.
Bardonecchia – 30 Dicembre:
Ciaspolata/Camminata al bellissimo Lago Verde in Valle Stretta (se fa bello pranzo al sacco) ritorno merenda in Rifugio.
Salbertrand – 2 Gennaio 2018:
Ciaspolata/camminata nel Gran Bosco al Rifugio Arlaud (adatta a bimbi dai 6 anni).
Bardonecchia – 3 Gennaio 2018:
Ciaspolata/Camminata Valle di Rochemolles – Valfredda.
Sestriere – 4 Gennaio 2018:
Ciaspolata/Camminata Monte Rotta con pranzo in rifugio (adatta ai bimbi dai 6 anni).
Oulx – 5 Gennaio 2018:
Ciaspolata/Camminata al Cotolivier pranzo al sacco al ritorno “merenda sinoira” nel paesino di Chateaux Beaulard.
Oulx – 6 Gennaio 2018:
Ciaspolata/Camminata Notturna al Rifugio Guido Rey (Beaulard) con cena (adatta a bimbi dai 6 anni).
Cesana Torinese – 7 Gennaio 2018:
Ciaspolata della Befana in Valle di Thures con merenda in Rifugio (adatta a bimbi dai 6 anni).
Cesana Torinese – 8 Gennaio 2018:
Ciaspolata/Camminata Pian delle stelle con pranzo al sacco.
Siete in buone mani, perché ad occuparsi del programma è una Guida Naturalistica Ambientale.
Per informazioni e prenotazioni: info@vacanzeperte.eu; tel. 335 6394103.